Vita di città
Porto turistico, ultimatum ad Italia Navigando
Se entro fino anno non arriveranno i fondi, l’accordo sarà rescisso
Trani - lunedì 20 luglio 2009
Se entro il 31 dicembre 2009 il porto di Trani non avrà ottenuto il finanziamento Cipe di 5 milioni di euro ed un signficativo prolungamento della concessione demaniale sull'area, il Comune rescinderà l'accordo con Italia Navigando per la realizzazione del porto turistico, cancellando per sempre la convenzione firmata nel gennaio del 2006.
E' quanto ha deciso la giunta comunale che ha approvato un atto di indirizzo nel quale si dà mandato al sindaco di Trani di sottoscrivere un nuovo atto di impegno con la società di sviluppo della portualità turistica controllata da Invitalia (la ex Sviluppo Italia). I termini sono perentori e portano ad una data ben precisa: o si va col vento in poppa oppure si vira con decisione, alla luce del fatto che ci sarebbero delle importanti aziende del settore che avrebbero mostrato interesse al progetto dello sviluppo del porto di Trani.
L'amministrazione però vuol giocarsi le ultime carte nella partita con Italia Navigando, da qui la decisione di mettere delle regole chiare sul piatto, dopo 3 anni di nulla. Tanti ne sono passati da quando si firmò la convenzione fra le due parti, che prevedeva la costituzione di una società di scopo ("Marina di Trani srl"), nata nel maggio del 2008. Il sindaco confida di non vanificare il lavoro svolto in questi anni e spera di intascare il prolungamento della concessione demaniale per altri 20 anni e su un'area ben più estesa rispetto a quella stabilita attualmente.
E' quanto ha deciso la giunta comunale che ha approvato un atto di indirizzo nel quale si dà mandato al sindaco di Trani di sottoscrivere un nuovo atto di impegno con la società di sviluppo della portualità turistica controllata da Invitalia (la ex Sviluppo Italia). I termini sono perentori e portano ad una data ben precisa: o si va col vento in poppa oppure si vira con decisione, alla luce del fatto che ci sarebbero delle importanti aziende del settore che avrebbero mostrato interesse al progetto dello sviluppo del porto di Trani.
L'amministrazione però vuol giocarsi le ultime carte nella partita con Italia Navigando, da qui la decisione di mettere delle regole chiare sul piatto, dopo 3 anni di nulla. Tanti ne sono passati da quando si firmò la convenzione fra le due parti, che prevedeva la costituzione di una società di scopo ("Marina di Trani srl"), nata nel maggio del 2008. Il sindaco confida di non vanificare il lavoro svolto in questi anni e spera di intascare il prolungamento della concessione demaniale per altri 20 anni e su un'area ben più estesa rispetto a quella stabilita attualmente.