«Povera Trani, come una cicala»

Pubblichiamo la controreplica del giornalista Alfredo Nolasco alle dichiarazioni del Sindaco di Trani, dott. Giuseppe Tarantini, rilasciate a traniweb per la rubrica "Un caffè con..." curata da Biagio Fanelli:
«Accipicchia, dai toni usati nel papiro dei "giochi natalizi" recapitatomi dalla Befana, a firma del sindaco - che non esita a volermi sbattere senza mezzi termini in qualche girone infernale - intuisco di averla combinata grossa, di aver toccato qualche nervo scoperto, con conseguente, probabile vespaio di polemiche. In fondo era ora, in cotanto torpore. Non immaginavo, tuttavia, una reazione così immediata (beato chi ha tanto tempo libero…), ridondante, scomposta e, a tratti, becera.

"Pinuccio" abbandoni per un attimo la caccia alle streghe e comprenda una volta per tutte che i personaggi pubblici, in generale, sono soggetti a critica, devono esserlo, nel bene e nel male: è il gioco delle parti. "Pinuccio" non si è scomposto, ieri, nei salotti TV quando tempestivamente è intervenuto a far passerella e a raccogliere il mio stesso consenso; non si scomponga oggi, in mala tempora, al cospetto di una situazione oggettivamente delicata per la città. Che la comunicazione, poi, non sia il punto forte di "Pinuccio" è storia vecchia. Qualche mese fa, all'incirca dopo Ferragosto, persino Azione Giovani, l'organizzazione giovanile di AN (cioè il partito del sindaco) ha fatto ricorso ad un comunicato stampa per denunciare pubblicamente i difetti di comunicazione dell'Amministrazione. «Ogni città ha i suoi problemi - scrivevano i ragazzi di AG - ma la percezione dei problemi da parte della gente aumenta esponenzialmente se dall'altra parte non c'è un'amministrazione comunale che riesca a dare costantemente e pubblicamente delle risposte ai perché dei cittadini. Trani è guidata da un'amministrazione che (fortunatamente) predilige i "fatti" alle "parole", ma a volte è bene dover pronunciare qualche parola in più per essere di aiuto alle domande che si pongono i Tranesi». In sostanza Azione Giovani chiedeva che l'Amministrazione si pronunciasse su questioni rilevate da molti cittadini, riguardo: la gestione del lido Marechiaro, con i problemi derivanti dalla musica in ora tarda e chiarire se esiste un limite al libero accesso dei cittadini; l'assenza della Polizia Municipale in vari quartieri, purtroppo a Trani indispensabili per ricordare ad alcune persone che la civiltà è un dovere, oltre che un diritto. Dal traffico non sempre vigilato, ai parcheggi incontrollati in particolare nelle zone periferiche della città, (ricordiamo quelli sul lido Marechiaro e l'emblematico episodio verificatosi in occasione dello spettacolo "la Ghironda"); poter rendere pubblici, in modo chiaro, i piani con cui l'amministrazione vuole affrontare il problema della sosta e del traffico.

«Siamo convinti - concludevano i ragazzi di AG - che il saper illustrare e il saper comunicare i piani che l'amministrazione comunale ha in merito a determinati argomenti e problemi, soprattutto attraverso il ruolo degli assessori, sia un passo fondamentale per essere al servizio della città, più di quanto l'amministrazione Tarantini abbia egregiamente fatto in questi anni". Insomma, maniere eleganti per far capire a tutti che perfino i "più vicini" agli amministratori hanno sempre avuto difficoltà a dialogare con essi. Figuriamoci i comuni mortali...»

Ciò premesso, accetti di buon grado, "Pinuccio", il giudizio della stampa, frutto della sacrosanta libertà di espressione, sancita dalla Costituzione (art. 21), senza scadere in quello sterile sarcasmo che fa a pugni col suo inconfutabile stile e lo rivela, adesso, palesemente confuso e in rotta col mondo intero. La smetta , "Pinuccio", di sentirsi depositario esclusivo della verità divina, da un lato, e braccato, vittima predestinata, dall'altro, fino ad arrogarsi il diritto di schedare chi ha il difetto di non pensarla (più) come lui. E soprattutto stia attento, "Pinuccio", a rilanciare con pericolose e poco velate accuse che denotano un suo incomprensibile disagio e che potrebbero sortire gravi effetti collaterali.

D'ora innanzi, "Pinuccio", mi consideri un cittadino e basta, un cittadino che non si ritrova dalla parte dove vorrebbe essere, nonostante le promesse e gli sforzi e - parafrasando Brecht - si è "seduto dalla parte del torto, dato che tutti gli altri posti erano già occupati". Un cittadino che come tanti non vuole arrendersi al cospetto del quotidiano degrado, un cittadino poco incline a farsi prendere in giro, a pagare tante tasse ricevendo servizi col contagocce. Un cittadino che non ha mai chiesto, né ricevuto poltrone e consulenze dalla sua Amministrazione e che mai potrebbe accettarle per una serie di ragioni che è inutile spiegare in questa sede (In primis perché il mio lavoro mi spinge su e giù tra Bisceglie e Napoli…).

Attento, dunque, a certe allusioni, "Pinuccio", attento a non inciampare ulteriormente per l'ansia e la presunzione di essere inattaccabile a tutti i costi. In caso contrario, invito il sindaco ad una pubblica chiacchierata a tema libero: scelga "Pinuccio" stesso, se ne ha tempo e voglia, un set e un conduttore "neutrali". Pur non volendo sparare sulla croce rossa (pare che la barca faccia acqua…), "Pinuccio" mi costringe a concludere ancora con una boutade su spettacoli e presunte spese folli: anche mia zia Clotilde avrebbe fatto programmi da mille e una notte con tutti quei soldoni… Un'estate (anzi due) da leone e tanti inverni da... "miserabili". Povera Trani, come una cicala: ieri Muti, Jamiroquai e Copeland; oggi nemmeno un "Capodanno in piazza Catuma con Alfredo Nolasco".»

Alfredo Nolasco