Vita di città
Povero Dumbo, mi vergogno per te
Circo in città. E animali in bella mostra
Trani - giovedì 29 gennaio 2009
Il circo torna in città in via Andria. Carovana viaggante di musiche e colori, di artisti ed animali, che porta con sé l'eccitazione dei bambini ma anche riflessioni e perplessità, in particolare sull'utilizzo degli animali come mezzo per divertire gli spettatori. Sull'argomento, anche nel recente passato, Traniweb ha dato spazio alla protesta di chi ha espresso, senza mezzi termini, la propria contrarietà sulla realizzazione in città degli spettacoli circensi che utilizzano gli animali. In un recente caso (settembre del 2008) alcuni lettori di Traniweb diedero il via ad una protesta telematica: tantissime mail rivolte al sindaco, con la richiesta di vietare spettacoli ritenuti "diseducativi". Chi scrive, non nasconde un disagio interiore nel vedere animali in gabbia, ammaestrati o, peggio ancora, utilizzati come volano pubblicitario per un'attività assolutamente commerciale. Quell'elefante, parcheggiato per attrattiva sul ciglio della strada, a due passi dallo svincolo per la statale 16 bis (come documentano le foto), ci ha fatto tanta tenerezza. "Povero Dumbo" abbiamo pensato con un pizzico di vergogna.
Considerazioni personali a parte (ognuno è libero di pensarla come vuole), il circo resta al centro di una vera e propria "questione morale". Alcuni sindaci hanno firmato ordinanze specifiche che vietano l'insediamento dei tendoni dei circensi nei propri territori qualora sia previsto l'utilizzo di animali in scena. Qualcosa si muove anche in Parlamento dove alcuni Onorevoli hanno firmato in favore di una legge, assolutamente bipartisan, che prevede di togliere i fondi ai circhi che fanno ricorso agli animali.
In base alla nuova normativa, il cui iter è al momento alle fasi iniziali, le risorse del Fondo unico per lo spettacolo andrebbero solo ai circhi ed agli spettacoli viaggianti che non utilizzano animali. Non solo: si prevederebbe di vietare l'ingresso in Italia ai circhi stranieri che contemplano l'utilizzo di animali e l'istituzione di una commissione presso il ministero dell'Ambiente, che si occupi di gestire la dismissione graduale degli animali già in servizio nei circhi, occupandosi di individuare le migliori sistemazioni alternative.
L'Ente circhi, dal canto suo, continua a sostenere la bontà della presenza degli animali negli spettacoli e nel proprio sito Internet dedica un'apposita sezione alla questione, spiegando come le moderne tecniche di addestramento e le condizioni di vita degli animali utilizzati negli show siano orientate al loro benessere psico-fisico.
Considerazioni personali a parte (ognuno è libero di pensarla come vuole), il circo resta al centro di una vera e propria "questione morale". Alcuni sindaci hanno firmato ordinanze specifiche che vietano l'insediamento dei tendoni dei circensi nei propri territori qualora sia previsto l'utilizzo di animali in scena. Qualcosa si muove anche in Parlamento dove alcuni Onorevoli hanno firmato in favore di una legge, assolutamente bipartisan, che prevede di togliere i fondi ai circhi che fanno ricorso agli animali.
In base alla nuova normativa, il cui iter è al momento alle fasi iniziali, le risorse del Fondo unico per lo spettacolo andrebbero solo ai circhi ed agli spettacoli viaggianti che non utilizzano animali. Non solo: si prevederebbe di vietare l'ingresso in Italia ai circhi stranieri che contemplano l'utilizzo di animali e l'istituzione di una commissione presso il ministero dell'Ambiente, che si occupi di gestire la dismissione graduale degli animali già in servizio nei circhi, occupandosi di individuare le migliori sistemazioni alternative.
L'Ente circhi, dal canto suo, continua a sostenere la bontà della presenza degli animali negli spettacoli e nel proprio sito Internet dedica un'apposita sezione alla questione, spiegando come le moderne tecniche di addestramento e le condizioni di vita degli animali utilizzati negli show siano orientate al loro benessere psico-fisico.