PRG: il Consiglio di Stato smentisce quanto ordinato dal TAR
E' valida la lettura del decreto del Presidente della Repubblica del 1977
Il Consiglio di Stato, con decisione n. 439 del 14 febbraio 2005, ha depositato la decisione sul ricorso, proposto in Appello, dal Comune di Trani nei confronti di un ricorrente in ordine alla domanda di riqualificazione di alcune aree cittadine.
Il Consiglio di Stato ha smentito quanto ordinato dal Tar Puglia in merito alla inesistenza del Piano regolatore generale della città di Trani, ritenendo così valida la lettura del decreto del Presidente della Repubblica del 1977 che validava il Piano regolatore annullandolo solo per la parte impugnata, ovvero l'area eredi Lapietra.
Per cui sono state accolte in toto le tesi difensive espresse dall'amministrazione comunale attraverso il suo legale, prof. Franco Gagliardi Lagala. "Sono stati sconfitti – dice l'assessore all'urbanistica, Ninni De Toma – coloro che avevano già dato per inesistente e non valido il nostro piano regolatore. Tutta la coraggiosa manovra urbanistica varata dall'amministrazione comunale, impostata, con convinzione, sulla valenza del Prg del 1971 e approvata dalla maggioranza del Consiglio, ha avuto pieno successo nonostante la raffica di ricorsi presentati dai cittadini, sulla scorta di alcune sentenze emesse dal Tar di Puglia, oggi ritenute smentite dal Consiglio di Stato".