Politica
Problema antenne, parla De Simone: «La delibera va annullata»
L'ex assessore all'Ambiente allarmato dal documento firmato dalla Iaculli
Trani - giovedì 27 agosto 2015
7.59
Torna di stretta attualità la questione delle antenne di telefonia mobile installate sul territorio cittadino. Sull'argomento interviene l'ex assessore Giusseppe De Simone, dimessosi il 31 dicembre 2014 in seguito ai noti fatti di cronaca del 20 dicembre, con una nota protocollata, in Comune, all'indirizzo di sindaco, segretario generale e dirigente dell'Ufficio Tecnico. Per la seconda volta, dopo un primo invio datato 1 luglio, l'ex vice-sindaco evidenzia alcune anomalie contenute nella delibera di Giunta n° 104 datata 11/06/2015, firmata dal commissario straordinario Maria Rita Iaculli.
Quattro sono i problemi rilevati da De Simone. Il primo riguarda la data: a soli tre giorni dall'effettiva elezione di Amedeo Bottaro, la decisione della Iaculli di rinnovare ai gestori di telefonia il contratto sarebbe priva di una volontà politica della nuova amministrazione. In secondo luogo, l'amministrazione uscente ha sempre rifiutato di rinnovare il contratto per nove anni a un canone ridotto. Infatti, per ciò che concerne l'area di via Falcone, ovvero l'ex campetto della Chiesa di San Giuseppe, l'ex assessore all'ambiente, per motivi di ordine tecnico (l'istallazione dell'antenna nel campetto non è mai stata autorizzata dal consiglio comunale o dalla giunta, ma con un atto monocratico palesemente illegittimo) e di opportunità (un gestore in una conferenza si è lamentato di essere stato penalizzato, pur avendo presentato domanda prima di altri) aveva deciso di prorogare il servizio a determinate condizioni: a spese dei gestori il ripristino del campo da gioco, la pulizia di tutte le zone interessate, di versare il dovuto senza alcuna riduzione e di spostare l'antenna su semplice richiesta del Comune, qualora fosse individuata un'area idonea (ed erano state indicate diverse aree).
Inoltre, la delibera non riporta il parere dell'Arpa e neppure dell'assessorato all'ambiente regionale. Infine il nuovo contratto che l'amministrazione comunale dovrà sottoscrivere non potrà non sottostare al regolamento edilizio deliberato dal consiglio comunale nel 2006, il quale vieta di istallare impianti e servizi della telefonia cellulare all'interno del perimetro del centro abitato, né all'esterno di tale perimetro, sulla copertura e in adiacenza ad edifici. Su questa norma un gestore ha già presentato ricorso avverso. De Simone si è detto disponibile a fornire ulteriori informazioni e documentazioni per supportare l'attività amministrativa in questo aspetto.
Quattro sono i problemi rilevati da De Simone. Il primo riguarda la data: a soli tre giorni dall'effettiva elezione di Amedeo Bottaro, la decisione della Iaculli di rinnovare ai gestori di telefonia il contratto sarebbe priva di una volontà politica della nuova amministrazione. In secondo luogo, l'amministrazione uscente ha sempre rifiutato di rinnovare il contratto per nove anni a un canone ridotto. Infatti, per ciò che concerne l'area di via Falcone, ovvero l'ex campetto della Chiesa di San Giuseppe, l'ex assessore all'ambiente, per motivi di ordine tecnico (l'istallazione dell'antenna nel campetto non è mai stata autorizzata dal consiglio comunale o dalla giunta, ma con un atto monocratico palesemente illegittimo) e di opportunità (un gestore in una conferenza si è lamentato di essere stato penalizzato, pur avendo presentato domanda prima di altri) aveva deciso di prorogare il servizio a determinate condizioni: a spese dei gestori il ripristino del campo da gioco, la pulizia di tutte le zone interessate, di versare il dovuto senza alcuna riduzione e di spostare l'antenna su semplice richiesta del Comune, qualora fosse individuata un'area idonea (ed erano state indicate diverse aree).
Inoltre, la delibera non riporta il parere dell'Arpa e neppure dell'assessorato all'ambiente regionale. Infine il nuovo contratto che l'amministrazione comunale dovrà sottoscrivere non potrà non sottostare al regolamento edilizio deliberato dal consiglio comunale nel 2006, il quale vieta di istallare impianti e servizi della telefonia cellulare all'interno del perimetro del centro abitato, né all'esterno di tale perimetro, sulla copertura e in adiacenza ad edifici. Su questa norma un gestore ha già presentato ricorso avverso. De Simone si è detto disponibile a fornire ulteriori informazioni e documentazioni per supportare l'attività amministrativa in questo aspetto.