Cronaca
Nuovi insulti e minacce nel carcere di Trani
Dopo l'aggressione ancora problemi, la Cosp denuncia le criticità
Trani - mercoledì 17 settembre 2014
1.11
Continuano a pervenire al Sindacato di Polizia Penitenziaria Cosp, rappresentato dal segretario generale Domenico Mastrulli, comunicazioni di insulti, minacce e tentativi di aggressioni da parte di detenuti ai danni del personale medico e paramedico Asl in servizio presso le Strutture Penitenziarie Pugliesi. Solo negli ultimi giorni clamorose sono state le situazioni denunciate, dalla stessa sigla sindacale, all'opinione pubblica per la sede di Bari e Trani ma anche in precedenza in altre Istituti della regione e che preoccupano lo stesso personale.
In queste situazioni, a rimetterci le "penne", sono poi gli Agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria in servizio d'ordine e sicurezza nei reparti detentivi costretti ad assicurare l'incolumità del personale civile medico e paramedico ma che nel corso degli interventi subiscono l'aggressività fisica dei detenuti coinvolti, con lesioni ai danni dei poliziotti e prognosi anche di 20 giorni, come accaduto a Bari di recente.
Che la situazione di criticità nelle carceri, dopo l'attuazione delle "celle aperte" e "vigilanza dinamica", imposta dal Dipartimento e canalizzata dal Prap, fosse preoccupante era già nota in questi mesi, ma che si alzassero i livelli di guardia tanto da interessare la Direzione Generale delle Asl e le Autorità, questo appare d'interesse oltre che regionale anche nazionale per un dilagarsi della criticità.
Il Sindacato chiede adeguati urgenti interventi da parte del Dipartimento Ministro della Giustizia e del Dipartimento Ministro per la Salute su quanto starebbe accadendo negli ultimi tempi sia a tutela degli Operatori Sanitari che degli Operatori della Sicurezza, coinvolti negli ultimi eventi critici contro personale sanitario nella mattinata di lunedì a Trani.
In queste situazioni, a rimetterci le "penne", sono poi gli Agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria in servizio d'ordine e sicurezza nei reparti detentivi costretti ad assicurare l'incolumità del personale civile medico e paramedico ma che nel corso degli interventi subiscono l'aggressività fisica dei detenuti coinvolti, con lesioni ai danni dei poliziotti e prognosi anche di 20 giorni, come accaduto a Bari di recente.
Che la situazione di criticità nelle carceri, dopo l'attuazione delle "celle aperte" e "vigilanza dinamica", imposta dal Dipartimento e canalizzata dal Prap, fosse preoccupante era già nota in questi mesi, ma che si alzassero i livelli di guardia tanto da interessare la Direzione Generale delle Asl e le Autorità, questo appare d'interesse oltre che regionale anche nazionale per un dilagarsi della criticità.
Il Sindacato chiede adeguati urgenti interventi da parte del Dipartimento Ministro della Giustizia e del Dipartimento Ministro per la Salute su quanto starebbe accadendo negli ultimi tempi sia a tutela degli Operatori Sanitari che degli Operatori della Sicurezza, coinvolti negli ultimi eventi critici contro personale sanitario nella mattinata di lunedì a Trani.