Vita di città
Processo su smaltimento illecito di rifiuti a Trani
Il comune ammesso come parte civile
Trani - sabato 8 novembre 2014
9.47
Il Comune di Trani, difeso dall'avvocato Francesco Paolo Sisto, è stato ammesso come parte civile nel processo, in corso presso i tribunali di Foggia e Bari, sullo sversamento illecito di rifiuti speciali in 3 Regioni (Puglia, Basilicata e Campania) a carico di 12 soggetti (quasi tutti foggiani).
Gli imputati, in concorso tra loro, al fine di conseguire ingiusto profitto rappresentato dal risparmio di spesa derivante dalla mancata attivazione delle corrette procedure di gestione dei rifiuti, con più operazioni ed attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali (pari a 297.700 tonnellate tra frazione umida e frazione secca) conferiti da ditte campane, trasportandoli e smaltendoli illecitamente nelle Province di Foggia, della Bat (in particolar modo in alcune cave dismesse di Trani), Benevento e Potenza. Queste gravissime condotte hanno arrecato al Comune di Trani un ingente danno, patrimoniale e non, con eventuali riflessi sulla salute dei cittadini, giustificando così la costituzione dell'Ente come parte civile nel processo, decisione assunta dalla giunta comunale lo scorso 19 settembre.
Gli imputati, in concorso tra loro, al fine di conseguire ingiusto profitto rappresentato dal risparmio di spesa derivante dalla mancata attivazione delle corrette procedure di gestione dei rifiuti, con più operazioni ed attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali (pari a 297.700 tonnellate tra frazione umida e frazione secca) conferiti da ditte campane, trasportandoli e smaltendoli illecitamente nelle Province di Foggia, della Bat (in particolar modo in alcune cave dismesse di Trani), Benevento e Potenza. Queste gravissime condotte hanno arrecato al Comune di Trani un ingente danno, patrimoniale e non, con eventuali riflessi sulla salute dei cittadini, giustificando così la costituzione dell'Ente come parte civile nel processo, decisione assunta dalla giunta comunale lo scorso 19 settembre.