Vita di città
Promozione dell’istituto del Concorso di Progettazione o di Idee
Lo chiedono al Comune l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri
Trani - giovedì 15 novembre 2007
Gli architetti della provincia di Bari e gli ingegneri della Bat, che risiedono e lavorano a Trani, hanno proposto ufficialmente all'amministrazione comunale il ricorso sistematico ai Concorsi di Idee e Progettazione, nel rispetto delle direttive già in vigore in termini di affidamento delle opere pubbliche. Secondo i due ordini professionali, il conferimento di incarichi ad personam o la risoluzione dell'aspetto progettuale in maniera interna, non garantirebbe il soddisfacimento delle aspettative della collettività. «Se si vuol ricercare la progettazione intesa come qualità - si legge in una nota - i concorsi ne diventano la garanzia, in virtù del confronto. Gli interventi di questi ultimi due anni sono stati discontinui. Con questa iniziativa si intende avviare una progettazione unitaria e programmatica».
A tal proposito, l'Ordine degli Architetti, attraverso la Commissione concorsi, ha dato la propria disponibilità alla redazione dei bandi ed allo svolgimento delle attività di concorso. «La qualità urbana - scrivono - diventerebbe così prerogativa portante dell'operato della pubblica amministrazione. Le aree di intervento sarebbero estese a tutto il territorio, non solo al centro storico. Così facendo, si opererebbe per conservare i Beni Culturali ed Architettonici, promuovendo anche la sostenibilità ambientale ed energetica con studi di fattibilità economico-finanziaria e con la cooperazione tra pubblico e privato. Il risultato finale ne uscirebbe rafforzato. La pubblicità degli elobrati coinvolgerebbe maggiormente la cittadinanza a cui sarà noto concorso ed iter che porterebbe alla realizzazione del progetto. In questo modo l'opera da realizzare apparterrebbe realmente alla collettività, incidendo sulla qualità della vita e riflettendosi sulla produttività della società».
A tal proposito, l'Ordine degli Architetti, attraverso la Commissione concorsi, ha dato la propria disponibilità alla redazione dei bandi ed allo svolgimento delle attività di concorso. «La qualità urbana - scrivono - diventerebbe così prerogativa portante dell'operato della pubblica amministrazione. Le aree di intervento sarebbero estese a tutto il territorio, non solo al centro storico. Così facendo, si opererebbe per conservare i Beni Culturali ed Architettonici, promuovendo anche la sostenibilità ambientale ed energetica con studi di fattibilità economico-finanziaria e con la cooperazione tra pubblico e privato. Il risultato finale ne uscirebbe rafforzato. La pubblicità degli elobrati coinvolgerebbe maggiormente la cittadinanza a cui sarà noto concorso ed iter che porterebbe alla realizzazione del progetto. In questo modo l'opera da realizzare apparterrebbe realmente alla collettività, incidendo sulla qualità della vita e riflettendosi sulla produttività della società».