Eventi e cultura
Prorogata al 26 giugno la mostra al Polo Museale "Macchine ad arte"
La decisione per il grande successo della esposizione di macchine per scrivere rivisitate da artisti
Trani - lunedì 23 maggio 2022
10.18
I tanti apprezzamenti e le crescenti richieste hanno convinto la Presidenza della Fondazione S.e.c.a e la Direzione del Polo Museale Diocesano di Trani a prorogare la mostra "MACCHINE AD ARTE" fino al 26 Giugno 2022.
Curata da Paolo Pancaldi e Graziano Urbano, Direttore del Polo Museale Diocesano di Trani, la mostra, attraverso un percorso suddiviso in tre sezioni, apre uno spaccato sul fecondo periodo della serialita industriale, indagando i meccanismi di produzione e i processi creativi che si celano dietro le opere, raccontando la loro fase di realizzazione e riutilizzo, individuando coordinate, materiali e storie entro cui sono state concepite. Per entrare nelle dinamiche della produzione artistica, molte opere sono accostate per la prima volta ai loro modelli d'ispirazione, ai disegni e ai bozzetti che le hanno "prefigurate".
Due mondi che si confrontano e si compenetrano quando l'unicità dell'arte incontra la serialità industriale. Quaranta opere eseguite con diverse tecniche, venticinque sculture realizzate con vecchie macchine per scrivere operate e trasformate da artisti internazionali di provenienze culturali diverse.
Le opere esposte sono di: L. ALINARI, D. BREVI, T. CASCELLA, B. CECCOBELLI, CELSAURO (Celso & Auro Ceccobelli), A. COLAGROSSI, J.de CHIRICO, P. DOLZAN, P. ECHAURREN, A. FETTOLINI, W. FAELLER, M. FILIPPETTA, G. GOST, HECTOR & HECTOR, KRM (Cherif & Geza), P. KOSTABI, M.LUCCIOLI, M. MAGNI, S. MAINO, MALIPIERO (Piero Maffessoli), E. MANERA, R. MENEGHETTI, V. MERCER, ONE by ONE proyect, R. RESTA, M. SANSAVINI, SHU, SKIM, S. UBERTI, L ZAMPETTI.
A determinare un risultato così eccezionalmente positivo è l'attrattività della mostra, la capacità di entusiasmare il pubblico ma anche la progressiva conoscenza dei tanti contenuti di Palazzo Lodispoto come sede di vere, grandi e importanti esposizioni d'arte e design, capaci di attrarre un pubblico ampio a livello nazionale ed internazionale. Dopo anni di lavoro, l'autorevolezza del Polo Museale Diocesano è cresciuta al punto tale che oggi viene considerato, per le sue proposte, tra le più autorevoli sedi espositive presenti nella Puglia e non solo.
Si ricorda che per l'accesso sarà necessario rispettare tutte le disposizioni anti-Covid vigenti. Per informazioni: 0883.58.24.70 o info@fondazioneseca.it.
Curata da Paolo Pancaldi e Graziano Urbano, Direttore del Polo Museale Diocesano di Trani, la mostra, attraverso un percorso suddiviso in tre sezioni, apre uno spaccato sul fecondo periodo della serialita industriale, indagando i meccanismi di produzione e i processi creativi che si celano dietro le opere, raccontando la loro fase di realizzazione e riutilizzo, individuando coordinate, materiali e storie entro cui sono state concepite. Per entrare nelle dinamiche della produzione artistica, molte opere sono accostate per la prima volta ai loro modelli d'ispirazione, ai disegni e ai bozzetti che le hanno "prefigurate".
Due mondi che si confrontano e si compenetrano quando l'unicità dell'arte incontra la serialità industriale. Quaranta opere eseguite con diverse tecniche, venticinque sculture realizzate con vecchie macchine per scrivere operate e trasformate da artisti internazionali di provenienze culturali diverse.
Le opere esposte sono di: L. ALINARI, D. BREVI, T. CASCELLA, B. CECCOBELLI, CELSAURO (Celso & Auro Ceccobelli), A. COLAGROSSI, J.de CHIRICO, P. DOLZAN, P. ECHAURREN, A. FETTOLINI, W. FAELLER, M. FILIPPETTA, G. GOST, HECTOR & HECTOR, KRM (Cherif & Geza), P. KOSTABI, M.LUCCIOLI, M. MAGNI, S. MAINO, MALIPIERO (Piero Maffessoli), E. MANERA, R. MENEGHETTI, V. MERCER, ONE by ONE proyect, R. RESTA, M. SANSAVINI, SHU, SKIM, S. UBERTI, L ZAMPETTI.
A determinare un risultato così eccezionalmente positivo è l'attrattività della mostra, la capacità di entusiasmare il pubblico ma anche la progressiva conoscenza dei tanti contenuti di Palazzo Lodispoto come sede di vere, grandi e importanti esposizioni d'arte e design, capaci di attrarre un pubblico ampio a livello nazionale ed internazionale. Dopo anni di lavoro, l'autorevolezza del Polo Museale Diocesano è cresciuta al punto tale che oggi viene considerato, per le sue proposte, tra le più autorevoli sedi espositive presenti nella Puglia e non solo.
Si ricorda che per l'accesso sarà necessario rispettare tutte le disposizioni anti-Covid vigenti. Per informazioni: 0883.58.24.70 o info@fondazioneseca.it.