Vita di città
Nuovo rinvio sul regolamento degli impianti pubblicitari
La rabbia di Lima: «Un'altra occasione persa per mettere fine a questo scempio»
Trani - giovedì 9 ottobre 2014
1.51
Ennesimo rinvio sul regolamento per gli impianti pubblicitari è stato l'esito del consiglio comunale di ieri. Il posizionamento di simili manufatti non autorizzati, sul territorio cittadino, implica infatti problematiche di natura penale, tributaria, di sicurezza stradale e di arredo urbano
Ecco il commento a caldo del consigliere di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook: «Solo io e altri tre colleghi di maggioranza, Antonio Franzese, Salvatore Sonatore, e Pasquale Brescia abbiamo detto no all'ennesimo rinvio sul regolamento per gli impianti pubblicitari. Eppure ritirammo la commissione d'inchiesta sugli abusivi per non "sostituirci" alla magistratura e alle forze inquirenti. Che dire, la democrazia è fatta di numeri e oggi la mia coerenza non è bastata».
Una vicenda partita a fine estate del 2013 quando il giovane consigliere, eletto nel Pdl, decise di andare a fondo sul tema degli impianti abusivi, da tempo presenti in vari punti della città, chiedendo una commissione d'inchiesta. Per la cui costituzione si schierarono quattordici consiglieri permettendo così di raggiungere il quorum in extremis. Una volta totalizzate le firme, si sarebbe dovuti procedere alla costituzione della commissione che avrebbe dovuto prevedere l'oggetto di indagine, l'ambito e il termine dei lavori per poi riferire in consiglio comunale. Commissione che, per l'appunto, poi fu ritirata per non intralciare il lavoro della magistratura.
«Per quanto mi riguarda - scrive Lima - la mancata approvazione del piano è un'altra occasione persa per mettere fine a questo scempio che danneggia la città e le sue casse». La domanda è questa: il consigliere riuscirà fino alla fine del suo mandato a vincere questa battaglia? Ai posteri ardua sentenza!
Ecco il commento a caldo del consigliere di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook: «Solo io e altri tre colleghi di maggioranza, Antonio Franzese, Salvatore Sonatore, e Pasquale Brescia abbiamo detto no all'ennesimo rinvio sul regolamento per gli impianti pubblicitari. Eppure ritirammo la commissione d'inchiesta sugli abusivi per non "sostituirci" alla magistratura e alle forze inquirenti. Che dire, la democrazia è fatta di numeri e oggi la mia coerenza non è bastata».
Una vicenda partita a fine estate del 2013 quando il giovane consigliere, eletto nel Pdl, decise di andare a fondo sul tema degli impianti abusivi, da tempo presenti in vari punti della città, chiedendo una commissione d'inchiesta. Per la cui costituzione si schierarono quattordici consiglieri permettendo così di raggiungere il quorum in extremis. Una volta totalizzate le firme, si sarebbe dovuti procedere alla costituzione della commissione che avrebbe dovuto prevedere l'oggetto di indagine, l'ambito e il termine dei lavori per poi riferire in consiglio comunale. Commissione che, per l'appunto, poi fu ritirata per non intralciare il lavoro della magistratura.
«Per quanto mi riguarda - scrive Lima - la mancata approvazione del piano è un'altra occasione persa per mettere fine a questo scempio che danneggia la città e le sue casse». La domanda è questa: il consigliere riuscirà fino alla fine del suo mandato a vincere questa battaglia? Ai posteri ardua sentenza!