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Qual è il segreto per un'efficiente dieta ipocalorica?

Ce lo spiega il biologo Giuseppe Labianca

Una delle scene che vengono proposte a chi segue una dieta è sicuramente la scena del film "Fantozzi contro tutti" dove il caro ragioniere decide di mettersi a dieta. Così si dirige verso la famosa clinica del Professor Birkermaier, il quale impone al ragioniere 20 giorni di digiuno totale in cella e, dopo il sesto giorno di digiuno, lo obbliga anche ad assistere alla sua cena, senza poter toccare cibo. A questo punto, tutti ricordiamo la reazione del ragioniere, che, vinto dalla fame, agguerrito si tuffa sulle polpette. Povero ragionier Fantozzi, ha subito l'"effetto paradosso della restrizione calorica".
Polpette di bavaria
In parole semplici quando si esegue una restrizione calorica si tendono ad eliminare tutti i cibi, definiti spazzatura o comunque con elevato contenuto di calorie, ciò, però, può provocare un effetto opposto. Il soggetto può esplodere e cercare tutti quei cibi, considerati proibiti, provocando, oltre che un danno dietetico per i fini dimagranti, anche un danno di tipo metabolico-nutrizionale. Perciò la cosa giusta da fare è di guidare letteralmente il soggetto ad ascoltare i propri bisogni e, anche se si trova in un regime ipocalorico, darli qualcosa di proibito, almeno nelle prime fasi, in modo da bloccare l'effetto paradosso della restrizione calorica. Inoltre dalla vicenda del nostro povero ragioniere possiamo anche riflettere su come le diete famose, del momento, spesso si rivelino fallimentari.
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