Politica
Questione Archivio di Stato, Scagliarini: «Si cerca di confondere la verità»
Il commissario cittadino di Fratelli d'Italia interviene dopo la riunione in Prefettura
Trani - giovedì 19 settembre 2024
9.18
«Lunedì scorso il Comitato "Pro Archivio di Stato a Trani", che va ringraziato per l'impegno, ha organizzato un incontro pubblico per
informare i cittadini sullo stato della vicenda e per dare lettura del verbale della Conferenza Provinciale Permanente tenutasi lo scorso 20 giugno. In quel verbale, relativo alla scelta della sede provinciale dell'Archivio di Stato, "il Prefetto chiede se, allo stato, vi sia la possibilità di accettare che venga stabilita la sede a Barletta con una
sezione a Trani"; in rappresentanza della città di Trani "il dott. Laurora afferma che il comune di Trani potrebbe accettare questa soluzione".
Quanto dichiarato dall'assessore Laurora, a nome dell'amministrazione, non
lascia spazio ad alcun tipo di interpretazione e appare in palese contraddizione con quanto deliberato dal Consiglio Comunale.
Infatti i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Andrea Ferri ed Emanuele Cozzoli ricordano che con la delibera n. 23 del 21 Aprile 2022 il
Consiglio Comunale all'unanimità, sindaco compreso, deliberò "1) di esprimere la ferma volontà politica di istituire la Sede dell'Archivio di Stato della provincia Barletta-Andria-Trani nella città di Trani, già Sede di Sezione Provinciale di Archivio di Stato ubicata presso Palazzo Valenzano; 2) di incaricare il Sindaco di farsi portavoce in tutte le sedi competenti, tra cui Provincia Barletta-Andria-Trani, Ministero della
Cultura, Ministero dell'Interno, Prefettura e Direzione Generale degli
Archivi di Stato, della volontà espressa dal Consiglio Comunale della città di Trani."
Perché – chiede il commissario cittadino di Fratelli d'Italia Michele Scagliarini – è stata disattesa la volontà del Consiglio Comunale? Per
questo motivo Fratelli d'Italia, dopo aver già presentato sull'argomento una prima interrogazione rimasta tuttora inevasa, presenterà una nuova.interrogazione chiedendo chiarimenti in merito.
Pur con il "coinvolgimento bipartisan" di tutti i parlamentari del
territorio, occorre evidenziare che se l'amministrazione comunale, durante
gli incontri istituzionali, apre alla possibilità di istituire a Barletta la sede provinciale dell'Archivio di Stato qualsiasi tipo di interlocuzione
rischia di essere superflua».
informare i cittadini sullo stato della vicenda e per dare lettura del verbale della Conferenza Provinciale Permanente tenutasi lo scorso 20 giugno. In quel verbale, relativo alla scelta della sede provinciale dell'Archivio di Stato, "il Prefetto chiede se, allo stato, vi sia la possibilità di accettare che venga stabilita la sede a Barletta con una
sezione a Trani"; in rappresentanza della città di Trani "il dott. Laurora afferma che il comune di Trani potrebbe accettare questa soluzione".
Quanto dichiarato dall'assessore Laurora, a nome dell'amministrazione, non
lascia spazio ad alcun tipo di interpretazione e appare in palese contraddizione con quanto deliberato dal Consiglio Comunale.
Infatti i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Andrea Ferri ed Emanuele Cozzoli ricordano che con la delibera n. 23 del 21 Aprile 2022 il
Consiglio Comunale all'unanimità, sindaco compreso, deliberò "1) di esprimere la ferma volontà politica di istituire la Sede dell'Archivio di Stato della provincia Barletta-Andria-Trani nella città di Trani, già Sede di Sezione Provinciale di Archivio di Stato ubicata presso Palazzo Valenzano; 2) di incaricare il Sindaco di farsi portavoce in tutte le sedi competenti, tra cui Provincia Barletta-Andria-Trani, Ministero della
Cultura, Ministero dell'Interno, Prefettura e Direzione Generale degli
Archivi di Stato, della volontà espressa dal Consiglio Comunale della città di Trani."
Perché – chiede il commissario cittadino di Fratelli d'Italia Michele Scagliarini – è stata disattesa la volontà del Consiglio Comunale? Per
questo motivo Fratelli d'Italia, dopo aver già presentato sull'argomento una prima interrogazione rimasta tuttora inevasa, presenterà una nuova.interrogazione chiedendo chiarimenti in merito.
Pur con il "coinvolgimento bipartisan" di tutti i parlamentari del
territorio, occorre evidenziare che se l'amministrazione comunale, durante
gli incontri istituzionali, apre alla possibilità di istituire a Barletta la sede provinciale dell'Archivio di Stato qualsiasi tipo di interlocuzione
rischia di essere superflua».