Eventi e cultura

R.S.U. incontra il sottosegretario alla Giustizia On. Vitali

Esposte ieri le problematiche relative ai lavoratori giudiziari tranesi

R. S. U.
RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE
UFFICI GIUDIZIARI DEL CIRCONDARIO DI TRANI

Trani, lì 18 aprile 2005


A TUTTI I LAVORATORI
DEGLI UFFICI GIUDIZIARI DEL CIRCONDARIO DI TRANI

Oggetto: incontro con il sottosegretario alla Giustizia On. Vitali


Recentemente è stato in visita ufficiale presso gli Uffici Giudiziari di Trani il sottosegretario alla Giustizia On. Vitali il quale, oltre ad incontrare il Presidente del Tribunale, il Procuratore della Repubblica ed i magistrati degli uffici giudiziari tranesi ha incontrato anche le Rappresentanze Sindacali Unitarie. Le R.S.U., anche a supporto di quanto illustrato dal Presidente del Tribunale, hanno evidenziato quelle che sono le problematiche che attanagliano i lavoratori giudiziari tranesi.

Innanzitutto si è sottolineato all'On. Vitali, che i lavoratori tranesi, come gli oltre 3 milioni di dipendenti delle pubbliche amministrazioni di tutta Italia, lavorano in virtù di un contratto scaduto da 16 mesi e del quale non si vede all'orizzonte nessuno spiraglio per un eventuale rinnovo, ad eccezion fatta delle dichiarazioni e delle conseguenti polemiche apparse sulla stampa ed in televisione nell'ultima settimana di campagna elettorale. Si è richiesto formalmente al sottosegretario di riaprire immediatamente il tavolo di contrattazione affinché si addivenga quanto prima ad una soluzione condivisa sui rinnovi contrattuali. Si è cercato di evidenziare che l'aumento che i sindacati richiedono non è una semplice questua al governo ma il risultato che scaturisce dal calcolo dell'inflazione programmata per il biennio 2004/2005 a cui va aggiunto il differenziale inflativo del biennio precedente e nuove risorse per la produttività degli uffici. Inoltre, ci si è soffermati sull'indecente esiguità del buono pasto rimasto fermo ai 4,65 €.

Altro argomento posto all'attenzione del sottosegretario è stato quello relativo ai corsi di riqualificazione del personale, bloccati da troppo tempo. Il personale giudiziario, a differenza di colleghi non solo di altri ministeri, hanno i processi di riqualificazione bloccati da 5 anni. Si è fatto notare che, la necessità dei lavoratori, non è solo quella di un avanzamento di carriera e quindi di un miglioramento della posizione economica, ma vi è anche la necessità dell'aggiornamento del proprio bagaglio professionale in virtù delle continue riforme del settore giudiziario. La riqualificazione permetterebbe di valorizzare il personale e, anche se in minima parte, alleviare le carenze organiche delle figure apicali dei piccoli uffici del circondario. L'on. Vitali ha promesso una risoluzione della controversia entro l'estate. Siamo fiduciosi!

Inoltre, si è rimarcata la necessità di adeguare le piante organiche degli uffici giudiziari tranesi alle nuove esigenze che negli anni si sono venute a creare. Vi è, innanzitutto, l'esigenza di rivisitare le piante organiche prima, comunque, del 30 aprile p.v., termine entro cui ogni amministrazione pubblica deve rivedere gli organici in virtù dell'infausta norma prevista dalla Legge Finanziaria 2005 che, in assenza di provvedimenti di rideterminazione delle dotazioni organiche entro tale data, queste saranno fissate per legge sulla base del personale presente in servizio in ogni posizione economica alla data del 31.12.2004.
L'inadeguatezza delle attuali piante organiche si ripercuote in termini di aggravamento delle condizioni di lavoro in relazione alla sostenibilità dei livelli e delle modalità delle prestazioni e dei servizi attualmente erogati. Strettamente correlata vi è la questione della mobilità del personale ormai perennemente in stand-by e con i lavoratori che attendono gli agognati trasferimenti di sede da tempo immemore.

L'inadeguatezza di alcune sedi degli uffici giudiziari accentua la gravosità delle prestazioni lavorative. Abbiamo sollecitato un'accelerazione dei lavori che si stanno effettuando presso il Palazzo Carcano affinché a breve si abbia una nuova sede degli uffici giudiziari e si limiti il numero dei palazzi che attualmente è a quota sette (Palazzo Torres – Procura e Tribunale Penale, Palazzo Candido – Tribunale Civile, Palazzo Gadaleta – Tribunale Fallimentare, Palazzo Caccetta – U.N.E.P., Palazzo Carcano – Casellario Giudiziale e Polizia Giudiziaria, Palazzo Nigretti – Sezione Lavoro e Giudici di Pace e capannoni in Via Papa Giovanni per gli archivi).

Infine, sull'informatizzazione. Abbiamo messo in evidenza come i buoni propositi di inizio legislatura sono rimasti tali a fronte di strumenti tecnologici, all'interno dei nostri uffici, assolutamente inadeguati! P.c. vecchi di dieci anni, condivisione di stampanti su quattro computer, programmi ministeriali di cui non si ha traccia nelle Cancellerie Volontaria Giurisdizione ed Espropriazioni Mobiliari del Tribunale di Trani, server che non sopportano la consistenza dei sistemi applicativi in gestione. Tutto ciò comporta, abbiamo spiegato al sottosegretario, diversi tempi morti nei nostri uffici, i lavoratori spesso vedono i propri computers bloccarsi per "cause di forza superiore". Si potrebbe, invero, impostare un nuovo modello di organizzazione e gestione del lavoro partendo dall'aggiornamento continuo e puntuale dei siti web dei singoli uffici giudiziari, in modo da far diminuire la frequentazione delle cancellerie da parte degli utenti, già informati dal sito per le udienze, i ruoli, le assegnazioni dei fascicoli, ecc., come già avviene per i siti della Cassazione, del Tar, del Consiglio di Stato e di uffici giudiziari di altre zone d'Italia. Basterebbero solo maggiori e più accurati investimenti nel campo informatico.

Al termine dell'incontro il sottosegretario ha incartato le nostre proposte e le ha riposte nella propria cartella, proprio come aveva fatto un paio d'anni or sono il sottosegretario On. Valentino. Speriamo, però, in un esito migliore delle questioni sollevate rispetto a quelle precedenti. Finora, abbiamo udito tante buone parole a favore dei lavoratori della Giustizia ma abbiamo visto solamente provvedimenti a favore di singoli "imputati". Speriamo in un inversione di tendenza di fine legislatura affinché si migliori la macchina giudiziaria e l'efficienza del servizio giustizia a cominciare dal miglioramento della condizione lavorativa di chi lo garantisce.

Per la RSU
Massimo Marcone

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