Territorio
Raccolta differenziata, Trani-Barletta-Bisceglie in un unico progetto
Realizzabile con la fusione delle "municipalizzate", Amiu si dividerà in due
Trani - mercoledì 29 luglio 2015
6.50
Un progetto ambizioso e paradossalmente innovativo per la nostra zona, la raccolta differenziata integrata spinta "porta a porta". Entro il termine massimo di un anno a Barletta, Bisceglie e Trani la raccolta dei rifiuti avverrà secondo il metodo del "porta a porta" per giungere a percentuali coerenti con gli obiettivi fissati dalle norme vigenti in materia.
È questo l'obiettivo del "Progetto unitario del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, del servizio di spazzamento delle strade e di altri complementari dell'Ambito di Raccolta Ottimale (Aro) 1 Barletta, Bisceglie, Trani" che il Dirigente della Regione Puglia, ing. Antonello Antonicelli, Commissario ad Acta, ha presentato ieri pomeriggio nella Sala Rossa del Castello di Barletta, insieme al sindaci di Barletta, Pasquale Cascella, di Bisceglie, Francesco Spina e di Trani, Amedeo Bottaro.
Conforme e coerente alla "Carta dei Servizi" approvata dal Consiglio regionale, il progetto unitario prevede l'introduzione dei cosìddetti costi "standard" in modo da garantire in ciascuna delle tre città coinvolte la progettazione di servizi di qualità elevata a parità di costi.
La vera notizia però è che una volta entrate a regime le nuove modalità è prevista la costituzione di un soggetto giuridico partecipato dai tre Comuni per l'affidamento del servizio unico, relativamente al quale è stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire il cronoprogramma per l'attuazione dell'innovativo percorso. In pratica l'Amiu di Trani e la Barsa di Barletta, oltre al "soggetto" che individuerà Bisceglie, confluiranno in un'unica società, partecipata dai tre Comuni, con i loro patrimoni, i loro beni e le risorse. A questa sarà dato il compito di gestire i servizio di "spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti" nelle tre città.
Per quanto riguarda Amiu in particolare, paventata l'ipotesi della chiusura solo una decina di giorni fa proprio dal sindaco Bottaro, questo potrebbe essere uno dei modi per farla sopravvivere e cioè scindere i rami dell'azienda con la "discarica" che rappresenterebbe un filone autonomo e che naturalmente proprio il sindaco continua a sostenere di voler riaprire.
L'incontro pubblico, a cui hanno partecipato i responsabili delle aziende municipalizzate Barsa e Amiu, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di categoria, consiglieri comunali, provinciali e regionali, ha offerto l'occasione per un confronto sulle prospettive di un servizio essenziale per le comunità del territorio.
«Le valutazioni comparative di convenienza tra i diversi modelli di affidamento della gestione in relazione agli obiettivi scelti dalle amministrazioni e nella considerazione dei valori attuali esistenti sul territorio - ha rilevato il dirigente Antonicelli esprimendosi sui risultati conseguiti nel mandato commissariale - portano a indicare quale scelta preferenziale per lo scenario definitivo della gestione del servizio rifiuti a livello d'ambito quella dell'affidamento diretto in house a società partecipata dai tre Comuni convenzionati».
È questo l'obiettivo del "Progetto unitario del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, del servizio di spazzamento delle strade e di altri complementari dell'Ambito di Raccolta Ottimale (Aro) 1 Barletta, Bisceglie, Trani" che il Dirigente della Regione Puglia, ing. Antonello Antonicelli, Commissario ad Acta, ha presentato ieri pomeriggio nella Sala Rossa del Castello di Barletta, insieme al sindaci di Barletta, Pasquale Cascella, di Bisceglie, Francesco Spina e di Trani, Amedeo Bottaro.
Conforme e coerente alla "Carta dei Servizi" approvata dal Consiglio regionale, il progetto unitario prevede l'introduzione dei cosìddetti costi "standard" in modo da garantire in ciascuna delle tre città coinvolte la progettazione di servizi di qualità elevata a parità di costi.
La vera notizia però è che una volta entrate a regime le nuove modalità è prevista la costituzione di un soggetto giuridico partecipato dai tre Comuni per l'affidamento del servizio unico, relativamente al quale è stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire il cronoprogramma per l'attuazione dell'innovativo percorso. In pratica l'Amiu di Trani e la Barsa di Barletta, oltre al "soggetto" che individuerà Bisceglie, confluiranno in un'unica società, partecipata dai tre Comuni, con i loro patrimoni, i loro beni e le risorse. A questa sarà dato il compito di gestire i servizio di "spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti" nelle tre città.
Per quanto riguarda Amiu in particolare, paventata l'ipotesi della chiusura solo una decina di giorni fa proprio dal sindaco Bottaro, questo potrebbe essere uno dei modi per farla sopravvivere e cioè scindere i rami dell'azienda con la "discarica" che rappresenterebbe un filone autonomo e che naturalmente proprio il sindaco continua a sostenere di voler riaprire.
L'incontro pubblico, a cui hanno partecipato i responsabili delle aziende municipalizzate Barsa e Amiu, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di categoria, consiglieri comunali, provinciali e regionali, ha offerto l'occasione per un confronto sulle prospettive di un servizio essenziale per le comunità del territorio.
«Le valutazioni comparative di convenienza tra i diversi modelli di affidamento della gestione in relazione agli obiettivi scelti dalle amministrazioni e nella considerazione dei valori attuali esistenti sul territorio - ha rilevato il dirigente Antonicelli esprimendosi sui risultati conseguiti nel mandato commissariale - portano a indicare quale scelta preferenziale per lo scenario definitivo della gestione del servizio rifiuti a livello d'ambito quella dell'affidamento diretto in house a società partecipata dai tre Comuni convenzionati».