Vita di città
Raimondo Lima: "Nella nuova toponomastica ricordiamo Norma Cossetto"
La proposta del dirigente di Fratelli d'Italia riporta alla memoria una delle storie più tragiche legata alle Foibe
Trani - mercoledì 14 febbraio 2024
10.39
Gli interventi sulle pagine social di Luca Morollo e di Raimondo Lima circa l'opportunità di intitolare in occasione dell'8 marzo tre strade a tre donne la cui storia possa essere emblematica del duro cammino che tuttora percorrono le donne, sono decisamente opportuni, in quanto occasione per conoscere storie - antiche, recenti e sempre tragicamente attuali - soprattutto alle giovani generazioni. La proposta di Luca Morollo, in particolare è stata accolta e arricchita da Raimondo Lima dalla proposta di ricordare la storia tragica di Norma Cossetto, vittima della violenza, anzi di un vero e proprio martirio, atroce, feroce, da parte dei partigiani di Tito. Sembrerebbe una storia lontana se non fosse che ovunque ancora le donne subiscono questo tipo di torture. A Norma Cossetto, oltretutto numerose città italiane, oltre il luogo dove la giovane donna fu sepolta, hanno dedicato epigrafi, giardini e sculture commemorative, oltre la Medaglia d'oro al merito civile "per la luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio " che le fu conferita . Morollo e Lima sono esponenti di forze politiche differenti e opposte, l'uno di Sinistra Italiana, l'altro dirigente di Fratelli d'Italia: preziosa una unione di intenti nella cura e nell'impegno a onorare la memoria del valore delle vite umane, dei sacrifici e delle sofferenze che hanno subito: memoria "che non ha colore politico", come ha sottolineato lo stesso Lima nel suo intervento, che pubblichiamo integralmente
"Ho letto la proposta consigliere di Sinistra Italiana Luca Morollo che in vista dell'8 marzo propone di intitolare 3 strade a 3 donne. Condividendo la proposta coglierei l'occasione per intitolare una strada a Norma Cossetto. La storia della ventitreenne Norma, torturata, seviziata, martoriata, violentata e gettata in una foiba, tra il settembre e l'ottobre 1943, è diventata emblema delle immense sofferenze subite da migliaia di italiani dei territori dell'Istria e della Venezia Giulia occupati dai partigiani jugoslavi.
Solo una memoria condivisa e pacificata potrà andare oltre la logica dei vinti e dei vincitori. La Storia ci insegna che la vita umana non ha colore politico. Neanche la toponomastica dovrebbe averne."
"Ho letto la proposta consigliere di Sinistra Italiana Luca Morollo che in vista dell'8 marzo propone di intitolare 3 strade a 3 donne. Condividendo la proposta coglierei l'occasione per intitolare una strada a Norma Cossetto. La storia della ventitreenne Norma, torturata, seviziata, martoriata, violentata e gettata in una foiba, tra il settembre e l'ottobre 1943, è diventata emblema delle immense sofferenze subite da migliaia di italiani dei territori dell'Istria e della Venezia Giulia occupati dai partigiani jugoslavi.
Solo una memoria condivisa e pacificata potrà andare oltre la logica dei vinti e dei vincitori. La Storia ci insegna che la vita umana non ha colore politico. Neanche la toponomastica dovrebbe averne."