Vita di città
Randagismo, problemi e aggressioni al quartiere stadio
«Assurdo che i Cittadini non si debbano poter muovere liberamente»
Trani - martedì 7 ottobre 2008
«Siamo ancora una volta a sottoporre all'attenzione del Governo Cittadino, l'annoso problema che grava sul nostro quartiere: cani randagi che gironzolano per le vie, in particolare in Via Monte D'Alba, arrecando disturbo, generando timore, e in alcuni casi, vere e proprie aggressioni. Purtroppo trattasi di situazione che si trascina sin dal lontano maggio 2006, anno in cui il comitato di quartiere segnalava a tutti gli enti preposti le prime invasioni nei condomini.
Luglio 2007, sempre nella medesima via, e non solo, il numero dei cani randagi aumentava tanto da poter parlare di un nutrito branco; purtroppo in quella circostanza fu assalita una donna, che dovette far ricorso alle cure dei sanitari. Non sono altresì mancati esposti di singoli residenti, inviati alle Istituzioni ,Procura della Repubblica compresa. Novembre 2007, stesso inconveniente segnalato nella zona Capirlo 1°.
E' della fine di luglio 2008 l'ultimo grave caso, in cui una donna residente in Via Monte D'Alba subiva un aggressione, che per prontezza di spirito , e grazie all'intervento di alcuni passanti non portò a gravi conseguenze. Anche in quest'ultimo caso c'è stata denunzia, trasmessa al Sindaco, e al Comando Polizia Municipale. Dopo tanto esposto chiediamo: come sia possibile che un problema come il Randagismo , strettamente legato alla pubblica incolumità , non debba essere una volta per tutte analizzato nelle vari sfaccettature, e portato a risoluzione?
Riteniamo assurdo che i Cittadini non si debbano poter muovere liberamente per le strade del quartiere, senza il patema di fare brutti incontri…….; parliamo pur sempre di cani randagi, le cui reazioni non sono certo controllabili. E' possibile che si debba continuare a convivere con questa incresciosa situazione , senza che gli enti preposti facciano alcunché per evitare che ciò accada?
Qualche volta al "volere - potere" sarebbe opportuno far ricorso. Eppure gli strumenti legislativi non mancano, come l'ordinanza del Ministro della salute pubblica, (G U n° 194 del 20-08-2008), riguardante l'identificazione e registrazione della popolazione canina, e il D.M 06-05-2008 pubblicato nella G.U. n° 185 del 08-08-2008, recante i criteri per la ripartizione tra le Regioni del fondo per l'attuazione della legge quadro in prevenzione del randagismo ( L. 281 / 1991 ).
Ci aspettiamo che tutti gli enti preposti con un azione sinergica debellino questo annoso e grave problema , senza dimenticare tutti gli altri inconvenienti che al pianeta "CANE" sono legati (deiezione canina, museruola e relative ordinanze disattese).»
Dott. Vito PiazzollaComitato di Quartiere Stadio
Luglio 2007, sempre nella medesima via, e non solo, il numero dei cani randagi aumentava tanto da poter parlare di un nutrito branco; purtroppo in quella circostanza fu assalita una donna, che dovette far ricorso alle cure dei sanitari. Non sono altresì mancati esposti di singoli residenti, inviati alle Istituzioni ,Procura della Repubblica compresa. Novembre 2007, stesso inconveniente segnalato nella zona Capirlo 1°.
E' della fine di luglio 2008 l'ultimo grave caso, in cui una donna residente in Via Monte D'Alba subiva un aggressione, che per prontezza di spirito , e grazie all'intervento di alcuni passanti non portò a gravi conseguenze. Anche in quest'ultimo caso c'è stata denunzia, trasmessa al Sindaco, e al Comando Polizia Municipale. Dopo tanto esposto chiediamo: come sia possibile che un problema come il Randagismo , strettamente legato alla pubblica incolumità , non debba essere una volta per tutte analizzato nelle vari sfaccettature, e portato a risoluzione?
Riteniamo assurdo che i Cittadini non si debbano poter muovere liberamente per le strade del quartiere, senza il patema di fare brutti incontri…….; parliamo pur sempre di cani randagi, le cui reazioni non sono certo controllabili. E' possibile che si debba continuare a convivere con questa incresciosa situazione , senza che gli enti preposti facciano alcunché per evitare che ciò accada?
Qualche volta al "volere - potere" sarebbe opportuno far ricorso. Eppure gli strumenti legislativi non mancano, come l'ordinanza del Ministro della salute pubblica, (G U n° 194 del 20-08-2008), riguardante l'identificazione e registrazione della popolazione canina, e il D.M 06-05-2008 pubblicato nella G.U. n° 185 del 08-08-2008, recante i criteri per la ripartizione tra le Regioni del fondo per l'attuazione della legge quadro in prevenzione del randagismo ( L. 281 / 1991 ).
Ci aspettiamo che tutti gli enti preposti con un azione sinergica debellino questo annoso e grave problema , senza dimenticare tutti gli altri inconvenienti che al pianeta "CANE" sono legati (deiezione canina, museruola e relative ordinanze disattese).»
Dott. Vito PiazzollaComitato di Quartiere Stadio