Vita di città
Rastrelliere, polemica Precchiazzi-Comunisti Italiani
L’assessore replica al segretario cittadino, Cosimo Nenna
Trani - lunedì 9 marzo 2009
Il segretario cittadino dei Comunisti Italiani, Cosimo Nenna, ha duramente attaccato l'assessore Precchiazzi sul caso rastrelliere. L'assessore ha risposto alle critiche con una nota di cui diamo diffusione:
«Ringrazio il segretario politico del Pdci per la buona considerazione che ha della mia persona dal punto di vista professionale; penso, però, che sia opportuno fornire ulteriori chiarimenti e rispondere alle questioni sollevate a proposito dell'installazione delle rastrelliere. Ho a lungo riflettuto sul tipo di risposta e sono giunto, come è solitamente mio costume, alla conclusione che polemiche sterili e poco costruttive non portano da nessuna parte. A questo punto è proprio doveroso e necessario un chiarimento intorno all'argomento.
"Quando si è giunti alla frutta" e non si hanno altre questioni da sottoporre nell'interesse della città, può accadere , come in questo caso, di avviare campagne di sensibilizzazione intorno a questioni che riguardano un comune arredo urbano, che per altri versi mi auguro possa, al più presto, trovare larga utilizzazione da parte dei cittadini. Stiamo parlando di 60 rastrelliere dislocate in vari punti della città.
Per coloro i quali non fossero a conoscenza del percorso tecnico amministrativo che ha portato alla concretizzazione di questa iniziativa è giusto che ad integrazione di quanto precedentemente comunicato da questo Assessorato in un precedente articolo, vengano aggiunte ulteriori informazioni per meglio chiarire i termini della questione.
L'installazione delle rastrelliere è inserito in un progetto più ampio denominato: "Bike Sharing" proposto dalla provincia di Bari - Assessorato all'Ambiente e condiviso con la stessa provincia di Bari e la istituenda provincia BAT- Andria –Barletta-Trani. Nell'ambito di questo più ampio progetto, condiviso con un protocollo d'intesa tra le quattro città, furono previste somme da destinare all'installazione di stazioni attrezzate con bici dotate di tessera magnetica, all'acquisto di nuove bici, alla realizzazione di piste ciclabili ed all'istallazione di rastrelliere.
Mi rendo conto che per alcuni, purtroppo ancorati a vecchie logiche di campanile, ragionare in un'ottica di opportunità che investa "un'area vasta" può rappresentare un grande sforzo, però penso che siano maturi i tempi, visto l'approssimarsi delle elezioni per la nuova provincia, che anche i più lenti, comincino a ragionare nella prospettiva di una maggiore condivisione delle opportunità che abbracciano territori più ampi, e che per effetto di questa sinergia producano effetti più rapidi ed immediati per la collettività, peraltro stanca ed annoiata delle lunghe e complicate procedure burocratiche "applicate senza frontiere" .
Se direttamente, per gli aspetti strettamente politici, sono cosciente, orgoglioso e fermamente convinto di aver dato un segnale importante nell'ottica di incentivare l'uso di mezzi alternativi non inquinanti, indirettamente, per gli aspetti tecnico-gestionali, sono pure fermamente convinto che se avessimo, per assurdo, incaricato 60 progettisti per elaborare una proposta di dislocazione delle rastrelliere, avremmo avuto 60 proposte una diversa dall'altra, così come sono convinto che su ciascuna proposta, Pierino avrebbe avuto qualcosa da ridire circa l'una o l'altra posizione.
Per questa ragione non è concesso a nessuno formulare false tesi o teorie circa le modalità con le quali i tre comuni costituenti la BAT hanno inteso collaborare per realizzare "un semplicissimo progetto, dai banalissimi contenuti tecnici, architettonici ed artistici" , fermo restando la grandissima portata che l'intervento assume dal punto di vista sociale e ambientale.»
Matteo Precchiazzi
Assessore comunale
«Ringrazio il segretario politico del Pdci per la buona considerazione che ha della mia persona dal punto di vista professionale; penso, però, che sia opportuno fornire ulteriori chiarimenti e rispondere alle questioni sollevate a proposito dell'installazione delle rastrelliere. Ho a lungo riflettuto sul tipo di risposta e sono giunto, come è solitamente mio costume, alla conclusione che polemiche sterili e poco costruttive non portano da nessuna parte. A questo punto è proprio doveroso e necessario un chiarimento intorno all'argomento.
"Quando si è giunti alla frutta" e non si hanno altre questioni da sottoporre nell'interesse della città, può accadere , come in questo caso, di avviare campagne di sensibilizzazione intorno a questioni che riguardano un comune arredo urbano, che per altri versi mi auguro possa, al più presto, trovare larga utilizzazione da parte dei cittadini. Stiamo parlando di 60 rastrelliere dislocate in vari punti della città.
Per coloro i quali non fossero a conoscenza del percorso tecnico amministrativo che ha portato alla concretizzazione di questa iniziativa è giusto che ad integrazione di quanto precedentemente comunicato da questo Assessorato in un precedente articolo, vengano aggiunte ulteriori informazioni per meglio chiarire i termini della questione.
L'installazione delle rastrelliere è inserito in un progetto più ampio denominato: "Bike Sharing" proposto dalla provincia di Bari - Assessorato all'Ambiente e condiviso con la stessa provincia di Bari e la istituenda provincia BAT- Andria –Barletta-Trani. Nell'ambito di questo più ampio progetto, condiviso con un protocollo d'intesa tra le quattro città, furono previste somme da destinare all'installazione di stazioni attrezzate con bici dotate di tessera magnetica, all'acquisto di nuove bici, alla realizzazione di piste ciclabili ed all'istallazione di rastrelliere.
Mi rendo conto che per alcuni, purtroppo ancorati a vecchie logiche di campanile, ragionare in un'ottica di opportunità che investa "un'area vasta" può rappresentare un grande sforzo, però penso che siano maturi i tempi, visto l'approssimarsi delle elezioni per la nuova provincia, che anche i più lenti, comincino a ragionare nella prospettiva di una maggiore condivisione delle opportunità che abbracciano territori più ampi, e che per effetto di questa sinergia producano effetti più rapidi ed immediati per la collettività, peraltro stanca ed annoiata delle lunghe e complicate procedure burocratiche "applicate senza frontiere" .
Se direttamente, per gli aspetti strettamente politici, sono cosciente, orgoglioso e fermamente convinto di aver dato un segnale importante nell'ottica di incentivare l'uso di mezzi alternativi non inquinanti, indirettamente, per gli aspetti tecnico-gestionali, sono pure fermamente convinto che se avessimo, per assurdo, incaricato 60 progettisti per elaborare una proposta di dislocazione delle rastrelliere, avremmo avuto 60 proposte una diversa dall'altra, così come sono convinto che su ciascuna proposta, Pierino avrebbe avuto qualcosa da ridire circa l'una o l'altra posizione.
Per questa ragione non è concesso a nessuno formulare false tesi o teorie circa le modalità con le quali i tre comuni costituenti la BAT hanno inteso collaborare per realizzare "un semplicissimo progetto, dai banalissimi contenuti tecnici, architettonici ed artistici" , fermo restando la grandissima portata che l'intervento assume dal punto di vista sociale e ambientale.»
Matteo Precchiazzi
Assessore comunale