Territorio
Reati ambientali, la Bat terza Provincia per segnalazioni
Mare e coste, i casi più denunciati sono Boccadoro ed ex Memonada. Il bilancio del WWF delle segnalazioni estive
BAT - giovedì 4 ottobre 2012
9.31
Anche il 2012, per il nono anno consecutivo, si è svolto dal 15 giugno al 15 settembre il progetto del numero verde per la segnalazione dei reati ambientali, indetto dal WWF e che ha consentito ai cittadini di segnalare presunti reati ambientali sul demanio marittimo regionale.
Quest'anno sono pervenute 420 segnalazioni, dato che conferma la tendenza degli anni precedenti: 13 sono relative a territorio al di fuori della Puglia, 407 sono relative alla Puglia. Le segnalazione sono state classificate in 260 record, dei quali 166 sono di competenza demaniale e 94 sono ricadenti al di fuori del Demanio Marittimo. Complessivamente le telefonate ricevute hanno superato quota 1500. La Bat è la terza Provincia dopo Bari e Lecce per segnalazioni: 42 in tutto, 24 per situazioni denunciate su area demianiale e 18 su area non demaniale.
Delle segnalazioni trasmesse ad oggi il 70% ha ricevuto riscontro da parte degli Enti interessati, mentre per il rimanente 30% si è ancora in attesa di conoscere l'esito delle segnalazioni, in quanto i relativi accertamenti sono ancora in corso. L'azione di verifica e l'attività di controllo sul territorio è stata molto intensa ed efficace ed ha comportato diverse sanzioni amministrative, in relazione alle trasgressioni accertate in materia ambientale.
Particolarmente rilevanti i reati relativi alla distruzione del sistema dunale costiero (11%), che spesso è causato dal camping selvaggio (11%) ed è correlato alle costruzioni abusive (13%) e cementificazioni costiere. Numerose le degnazioni di violazione dell'ordinanza balneare della Regione Puglia (23%) e le lamentele per gli arenili sporchi e abbandonati al degrado (16%). Non sono mancati i natanti che hanno messo a rischio la sicurezza balneare (8%) e le denunce di maltrattamento degli animali (15%).
Dai dati è emerso chiaramente come sulle coste pugliesi sia ancora troppo frequente il mancato rispetto dell'ordinanza balneare della Regione Puglia e delle concessioni dei lidi. In tutte le province pugliesi sono state numerose le segnalazioni di spiagge invase dai rifiuti di tipo urbano e di alghe in decomposizione.
Grazie alle numerose segnalazioni pervenute al numero verde è stato possibile realizzare una fotografia della situazione ambientale in Puglia e delle prepotenze avverso l'ambiente dei pugliesi, come realmente percepito dalla popolazione nelle sue peculiarità e criticità. Su Trani, due i casi denunciati in maniera reiterata: le condizioni dell'area Boccadoro e quella dell'area ex Memonada sul lungomare.
Quest'anno sono pervenute 420 segnalazioni, dato che conferma la tendenza degli anni precedenti: 13 sono relative a territorio al di fuori della Puglia, 407 sono relative alla Puglia. Le segnalazione sono state classificate in 260 record, dei quali 166 sono di competenza demaniale e 94 sono ricadenti al di fuori del Demanio Marittimo. Complessivamente le telefonate ricevute hanno superato quota 1500. La Bat è la terza Provincia dopo Bari e Lecce per segnalazioni: 42 in tutto, 24 per situazioni denunciate su area demianiale e 18 su area non demaniale.
Delle segnalazioni trasmesse ad oggi il 70% ha ricevuto riscontro da parte degli Enti interessati, mentre per il rimanente 30% si è ancora in attesa di conoscere l'esito delle segnalazioni, in quanto i relativi accertamenti sono ancora in corso. L'azione di verifica e l'attività di controllo sul territorio è stata molto intensa ed efficace ed ha comportato diverse sanzioni amministrative, in relazione alle trasgressioni accertate in materia ambientale.
Particolarmente rilevanti i reati relativi alla distruzione del sistema dunale costiero (11%), che spesso è causato dal camping selvaggio (11%) ed è correlato alle costruzioni abusive (13%) e cementificazioni costiere. Numerose le degnazioni di violazione dell'ordinanza balneare della Regione Puglia (23%) e le lamentele per gli arenili sporchi e abbandonati al degrado (16%). Non sono mancati i natanti che hanno messo a rischio la sicurezza balneare (8%) e le denunce di maltrattamento degli animali (15%).
Dai dati è emerso chiaramente come sulle coste pugliesi sia ancora troppo frequente il mancato rispetto dell'ordinanza balneare della Regione Puglia e delle concessioni dei lidi. In tutte le province pugliesi sono state numerose le segnalazioni di spiagge invase dai rifiuti di tipo urbano e di alghe in decomposizione.
Grazie alle numerose segnalazioni pervenute al numero verde è stato possibile realizzare una fotografia della situazione ambientale in Puglia e delle prepotenze avverso l'ambiente dei pugliesi, come realmente percepito dalla popolazione nelle sue peculiarità e criticità. Su Trani, due i casi denunciati in maniera reiterata: le condizioni dell'area Boccadoro e quella dell'area ex Memonada sul lungomare.