Sanità
Riconvertire il Pta di Trani in ospedale di comunità, De Simola: «E' giunto l'obbligo di farsi sentire in Regione»
Il segretario cittadino d'Italia in vista dei 631milioni di euro ottenuti dalla Regione per l'ammodernamento del settore sanità
Trani - giovedì 21 ottobre 2021
10.45
«La Regione Puglia ha ottenuto oltre 631 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l'ammordenamento del settore sanità. Nel dettaglio, per la digitalizzazione e l'acquisto di macchinari vanno oltre 200 milioni, per gli interventi di messa in sicurezza e interventi antisismici vanno 160 milioni, per le Case di Comunità vanno 157 milioni e infine 78 milioni per gli ospedali di comunità». E' quanto annuncia in una nota Vincenzo De Simola, segretario cittadino d'Italia in Comune.
«Si tratta di una ipotesi di linee di finanziamento che dovrà essere confermata, ma indica una prospettiva più che positiva per la sanità pugliese. È evidente che attrezzare a Trani l'ospedale di comunità, quale presidio territoriale destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari clinici a bassa intensità, non erogabili a domicilio, significherebbe ridare dignità ad una struttura incogruamente poco valorizzata da anni. Lo stesso dicasi per una riconversione per casa di comunità, quale struttura sanitaria nella quale fornire tutti i servizi sanitari di base, in modo che il medico di Medicina Generale e i pediatri lavorino in sinergia, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali, logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione.
Per mezzo della casa di comunità sarebbe possibile coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici. È giunto, per Trani, l'improcrastinabile obbligo di farsi sentire presso la Regione Puglia, attraverso i propri rappresentanti politici, Sindaco in primis, il quale deve garantire pubblicamente il proprio impegno personale su questa materia ad altissimo impatto sociale. Ancor di più nell'attuale momento storico, che ci ha mostrato in maniera inequivocabile cosa voglia dire avere sul territorio una Sanità forte, efficiente e al servizio di tutti».
«Si tratta di una ipotesi di linee di finanziamento che dovrà essere confermata, ma indica una prospettiva più che positiva per la sanità pugliese. È evidente che attrezzare a Trani l'ospedale di comunità, quale presidio territoriale destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari clinici a bassa intensità, non erogabili a domicilio, significherebbe ridare dignità ad una struttura incogruamente poco valorizzata da anni. Lo stesso dicasi per una riconversione per casa di comunità, quale struttura sanitaria nella quale fornire tutti i servizi sanitari di base, in modo che il medico di Medicina Generale e i pediatri lavorino in sinergia, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali, logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione.
Per mezzo della casa di comunità sarebbe possibile coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici. È giunto, per Trani, l'improcrastinabile obbligo di farsi sentire presso la Regione Puglia, attraverso i propri rappresentanti politici, Sindaco in primis, il quale deve garantire pubblicamente il proprio impegno personale su questa materia ad altissimo impatto sociale. Ancor di più nell'attuale momento storico, che ci ha mostrato in maniera inequivocabile cosa voglia dire avere sul territorio una Sanità forte, efficiente e al servizio di tutti».