Vita di città
Ridiamo vita a villa Guastamacchia, urla il quartiere Stadio
Nota del Comitato all'amministrazione per il nuovo spazio d'aggregazione
Trani - mercoledì 10 settembre 2014
8.39
Torna ad alzare la voce il comitato di quartiere Stadio-Alberolongo, torna a chiedere all'amministrazione comunale di intervenire su villa Giuastamacchia per trasformarla in un logo di aggregazione e un punto di riferimento per il quartiere. «Abbandono. Questo è l'unico vocabolo che viene in mente a chi osserva villa Guastamacchia - scrive Attilio Carbonara, Presidente del Comitato -. Dovrebbe essere luogo di vita, aggregazione, socialità; è solo un luogo depresso, frustrato e governato, per l'appunto, dall'abbandono e dall'incuria.
Non possiamo, pertanto, non ribadire un preciso invito all'amministrazione comunale: ridiamo vita a villa Guastamacchia. Dopo tanti anni di attesa, contraddistinti dalle speranze e dalle aspettative dei residenti del quartiere Stadio, oltre che da sconfortanti scelte politiche, ci si aspettava che la Giunta Riserbato cogliesse di buon grado l'esito del contenzioso tra gli eredi Guastamacchia ed il Comune di Trani e la conseguente attribuzione al Comune della piena proprietà sulla villa, intraprendendo specifiche iniziative volte alla rivalutazione di essa. Così non è stato. Non potendo accettare che questa situazione si protragga ulteriormente, torniamo a chiedere con forza al Sindaco ed all'Assessore all'Ambiente di trasformare la villa in un giardino pubblico attrezzato aperto ai cittadini e di gestire diversamente gli spazi di cui la struttura consta, rendendoli all'altezza delle aspettative dei cittadini.
Attualmente la villa è vittima del degrado ambientale ed ostaggio di ratti ed insetti di vario genere che con la loro compagnia non allietano affatto gli utenti della villa ed i residenti delle aree ad essa limitrofe. Il nostro Comitato, peraltro, attende anche una risposta concreta alle richieste di disinfestazione e derattizzazione della villa, da programmarsi con cadenza periodica.
A nulla è valsa, inoltre, la nostra richiesta di potatura del verde incolto, in varie aree della villa (tra le altre, vi sono quelle prospicienti il muro di via Pugliese e quelle a ridosso della rete di ferro che si affaccia su via S. Annibale Maria di Francia, coprendo finanche i pali della pubblica illuminazione). È ora che si ponga fine a questo stato di cose e si inizi a dedicare più attenzione a questo polmone verde della città.
Chiediamo all'amministrazione comunale - conclude Carbonara - di promuovere in tempi brevi un concorso di idee per la definizione di un ottimale utilizzo degli spazi verdi di villa Guastamacchia in sinergia con gli ordini professionali di ingegneri ed architetti ed in ossequio a quanto disposto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bari che ivi ha apposto un vincolo. Attendiamo fiduciosi».
Non possiamo, pertanto, non ribadire un preciso invito all'amministrazione comunale: ridiamo vita a villa Guastamacchia. Dopo tanti anni di attesa, contraddistinti dalle speranze e dalle aspettative dei residenti del quartiere Stadio, oltre che da sconfortanti scelte politiche, ci si aspettava che la Giunta Riserbato cogliesse di buon grado l'esito del contenzioso tra gli eredi Guastamacchia ed il Comune di Trani e la conseguente attribuzione al Comune della piena proprietà sulla villa, intraprendendo specifiche iniziative volte alla rivalutazione di essa. Così non è stato. Non potendo accettare che questa situazione si protragga ulteriormente, torniamo a chiedere con forza al Sindaco ed all'Assessore all'Ambiente di trasformare la villa in un giardino pubblico attrezzato aperto ai cittadini e di gestire diversamente gli spazi di cui la struttura consta, rendendoli all'altezza delle aspettative dei cittadini.
Attualmente la villa è vittima del degrado ambientale ed ostaggio di ratti ed insetti di vario genere che con la loro compagnia non allietano affatto gli utenti della villa ed i residenti delle aree ad essa limitrofe. Il nostro Comitato, peraltro, attende anche una risposta concreta alle richieste di disinfestazione e derattizzazione della villa, da programmarsi con cadenza periodica.
A nulla è valsa, inoltre, la nostra richiesta di potatura del verde incolto, in varie aree della villa (tra le altre, vi sono quelle prospicienti il muro di via Pugliese e quelle a ridosso della rete di ferro che si affaccia su via S. Annibale Maria di Francia, coprendo finanche i pali della pubblica illuminazione). È ora che si ponga fine a questo stato di cose e si inizi a dedicare più attenzione a questo polmone verde della città.
Chiediamo all'amministrazione comunale - conclude Carbonara - di promuovere in tempi brevi un concorso di idee per la definizione di un ottimale utilizzo degli spazi verdi di villa Guastamacchia in sinergia con gli ordini professionali di ingegneri ed architetti ed in ossequio a quanto disposto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bari che ivi ha apposto un vincolo. Attendiamo fiduciosi».