Vita di città
Rifiuti, a Trani la differenziata non va avanti
I Verdi chiedono all’amministrazione comunale di incrementare il servizio
Trani - mercoledì 7 gennaio 2009
Raccolta differenziata ancora all'anno zero a Trani, con percentuali nettamente al di sotto del 10 per cento e con un impianto di ricicleria (potrebbe differenziare il cosiddetto "rifiuto tal quale") mai entrato in funzione. E la situazione non va meglio a livello di Ato, l'Autorità d'ambito ottimale che dovrebbe gestire i rifiuti nei dieci Comuni del bacino Bari 1 e di cui è presidente il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. A denunciare le gravi carenze della raccolta rifiuti a Trani, che ha una propria società di raccolta e smaltimento, ovvero l'Amiu spa, sono i Verdi che hanno presentato un'apposita interrogazione consiliare. Il tutto mentre in Salento imperversa l'emergenza rifiuti. «Il piano regionale varato dal presidente Vendola - ricorda il capogruppo Michele di Gregorio - prevede un forte incremento della raccolta differenziata che entro l'anno 2010 dovrebbe arrivare al 55 per cento. Anche l'amministrazione di centrodestra che governa Trani da oltre cinque anni ha molte volte, demagogicamente, promesso incentivi e risorse per aumentare la percentuale di raccolta differenziata che resta al di sotto del 10% non facendo mai seguire i fatti alle promesse (tranne un piccolo esperimento indirizzato agli alunni delle scuole con l'operazione di sensibilizzazione denominata "Capitan Eco"). Eppure i vantaggi di ridurre la quantità di rifiuti da destinare in discarica in maniera indifferenziata - continua - sono notevoli soprattutto dal punto di vista economico. E soprattutto sono conosciuti dalla stessa Amiu che gestisce la raccolta dei rifiuti a Trani».
Infatti leggendo i dati relativi all'esercizio 2005, quando il Comune di Trani ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata del 4,24% del totale, ai consorzi di filiera (Comieco, Conai, etc) sono stati venduti materiali recuperati (carta, plastica, alluminio, plastica, etc) con un ricavo di circa 85mila euro; a ciò occorre aggiungere il minore costo per il mancato smaltimento in discarica per circa 72mila euro. In sostanza nel 2005 il Comune di Trani ha avuto un guadagno di circa 158mila euro derivante dal recupero dei rifiuti.
«E' evidente - sottolinea l'esponente dei Verdi - che l'incremento percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti porterebbe a incrementare questi ricavi. Tuttavia, nonostante le tante promesse di raccolta differenziata cosiddetta ‘porta a porta', mai nulla è stato fatto; anzi, molti cittadini sono impossibilitati a differenziare i rifiuti poiché in molte zone della città mancano i bidoni specifici per la differenziata».
Analogo immobilismo viene denunciato dai Verdi anche nell'ambito dell'Ato, anche se l'assessore in sede di competente commissione consiliare, ha dichiarato l'imminente potenziamento del servizio di raccolta differenziata. «Ma sino ad ora, come al solito, sono rimaste solo parole - rimarca di Gregorio. Anche se un grande aiuto deriverebbe dall'entrata in funzione della ricicleria, realizzata vicino alla discarica e non ancora entrata in funzione (manca il collaudo). Non si dimentichi, infine, che l'incremento della raccolta differenziata renderebbe necessaria per l'Amiu - conclude il consigliere - anche l'assunzione di nuovo personale, a beneficio dei numerosi disoccupati tranesi».
Infatti leggendo i dati relativi all'esercizio 2005, quando il Comune di Trani ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata del 4,24% del totale, ai consorzi di filiera (Comieco, Conai, etc) sono stati venduti materiali recuperati (carta, plastica, alluminio, plastica, etc) con un ricavo di circa 85mila euro; a ciò occorre aggiungere il minore costo per il mancato smaltimento in discarica per circa 72mila euro. In sostanza nel 2005 il Comune di Trani ha avuto un guadagno di circa 158mila euro derivante dal recupero dei rifiuti.
«E' evidente - sottolinea l'esponente dei Verdi - che l'incremento percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti porterebbe a incrementare questi ricavi. Tuttavia, nonostante le tante promesse di raccolta differenziata cosiddetta ‘porta a porta', mai nulla è stato fatto; anzi, molti cittadini sono impossibilitati a differenziare i rifiuti poiché in molte zone della città mancano i bidoni specifici per la differenziata».
Analogo immobilismo viene denunciato dai Verdi anche nell'ambito dell'Ato, anche se l'assessore in sede di competente commissione consiliare, ha dichiarato l'imminente potenziamento del servizio di raccolta differenziata. «Ma sino ad ora, come al solito, sono rimaste solo parole - rimarca di Gregorio. Anche se un grande aiuto deriverebbe dall'entrata in funzione della ricicleria, realizzata vicino alla discarica e non ancora entrata in funzione (manca il collaudo). Non si dimentichi, infine, che l'incremento della raccolta differenziata renderebbe necessaria per l'Amiu - conclude il consigliere - anche l'assunzione di nuovo personale, a beneficio dei numerosi disoccupati tranesi».