Territorio
Rifiuti, il Tar ferma Terlizzi. Gongola l'Amiu
Respinta la richiesta di sospensiva dell'atto per l’aumento delle tariffe. L'ex municipalizzata potrà continuare a fatturare ed esigere il dovuto
Puglia - venerdì 9 novembre 2012
12.20
Anche se non direttamente evocata in giudizio, l'Amiu può tirare un sospiro di sollievo. La prima sezione del Tar Puglia ha respinto la richiesta presentata dal Comune di Terlizzi per la sospensione dell'efficacia della delibera del 16 maggio 2012 con cui l'Ato Ba/1 aveva disposto l'aumento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti nel terzo lotto della discarica di Trani da 40,60 euro a 44,97 euro.
Il Comune terlizzese, oltre a non pagare più da quella data, aveva presentato ricorso contro il provvedimento assunto dall'Ato chiedendo la sospensione dell'atto deliberativo. Il Tar però ha respinto la sospensione, ritenendo il pregiudizio rappresentato da Terlizzi non attuale in quanto Amiu, al momento del ricorso, aveva soltanto annunciato e non ancora concretamente intrapreso iniziative per il pagamento della tariffa. I giudici hanno inoltre ritenuto che questo presunto pregiudizio non presenta carattere di irreparabilità poiché, anche in caso accoglimento dell'impugnativa, il Comune di Terlizzi potrebbe recuperare in qualsiasi momento quanto indebitamente pagato.
Come detto, anche se non coinvolta in prima persona nel giudizio, l'Amiu tira un sospiro di sollievo. L'eventuale accoglimento del ricorso avrebbe messo in crisi la politica di recupero crediti posta in essere negli ultimi mesi dall'azienda. Scongiurato il rischio di paralisi, l'Amiu potrà continuare a fatturare ed esigere il dovuto.
Il Comune terlizzese, oltre a non pagare più da quella data, aveva presentato ricorso contro il provvedimento assunto dall'Ato chiedendo la sospensione dell'atto deliberativo. Il Tar però ha respinto la sospensione, ritenendo il pregiudizio rappresentato da Terlizzi non attuale in quanto Amiu, al momento del ricorso, aveva soltanto annunciato e non ancora concretamente intrapreso iniziative per il pagamento della tariffa. I giudici hanno inoltre ritenuto che questo presunto pregiudizio non presenta carattere di irreparabilità poiché, anche in caso accoglimento dell'impugnativa, il Comune di Terlizzi potrebbe recuperare in qualsiasi momento quanto indebitamente pagato.
Come detto, anche se non coinvolta in prima persona nel giudizio, l'Amiu tira un sospiro di sollievo. L'eventuale accoglimento del ricorso avrebbe messo in crisi la politica di recupero crediti posta in essere negli ultimi mesi dall'azienda. Scongiurato il rischio di paralisi, l'Amiu potrà continuare a fatturare ed esigere il dovuto.