Vita di città
Rifiuti pericolosi a pochi passi dal mare
Scoperta a Trani una discarica a cielo aperto
Trani - mercoledì 7 luglio 2010
Un tratto di costa lungo circa 400 metri adibito a discarica abusiva con presenza di rifiuti speciali e pericolosi (tra i quali amianto) è stato segnalato quest'oggi alle autorità marittime e comunali dai Volontari dell'organizzazione di volontariato Folgore di Trani.
Guidati dall'ispettore regionale Nunzio Di Lauro, i volontari del "Nucleo Operativo a Guardia Ambientale e Protezione Civile Folgore" hanno rinvenuto nella zona alle spalle delle segherie dei marmi, lungo il litorale nord di Trani, un ingente quantitativo di rifiuti abbandonati e scaricati illegalmente a pochi metri dalla costa.
«Mentre effettuavamo le riprese video e fotografiche del sito - spiega Di Lauro - ci siamo imbattuti in un gruppo di persone intenti alla balneazione, ed altre che si recavano sulla battigia attraversando un vasto cumulo di lattine vuote di solventi infiammabili, lastre di eternit (amianto), batterie esauste, monitor, tv, vetri rotti e sparpagliati dappertutto, residui di materiali incendiati, una montagna di rifiuti di edilizia, rifiuti di carrozzeria, pneumatici, siringhe usate da tossicodipendenti. La malsana abitudine che hanno i privati cittadini e le imprese di disfarsi dei rifiuti con una facilità quasi naturale - continua Di Lauro - gettandoli ovunque capiti e nei posti più impensabili, costituisce un dato allarmante a testimonianza non solo di una mentalità distorta e disinformata che contribuisce al degrado ambientale di Trani e ad una concreta minaccia igienico-sanitaria posta in essere, che nuoce alla pubblica salute.
Perché un'impresa dovrebbe "pagare" per smaltire i propri rifiuti speciali di lavorazione, quando basta recarsi in uno spiazzo o angolo in periferia e buttarli lì per terra? Un altro dato allarmante è il proliferare degli incendi di pneumatici, tomaie ed altri residui di lavorazione, che avviene quasi sempre di sera, così al buio non è visibile il fumo nero sprigionato da questi materiali. Per chi non lo sapesse i pneumatici si caratterizzano per odore acre e fumo nerissimo. Queste gomme bruciano per ore ed ore prima di estinguersi, sprigionando esalazioni tossiche: dalle diossine ai terribili Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici), tra cui il Benzopirene, cancerogeno per l'uomo, di cui sono noti gli effetti sull'apparato respiratorio.
Questo modo di agire è diventata una consuetudine nel tempo di una buona parte di piccole imprese artigianali e non, infischiandosene delle conseguenze nel tempo anche per loro stessi e per le loro famiglie che vivono in Trani. Non è civile, non è corretto, né tantomeno è utile ad alcun cittadino che si debba ricorrere agli estremi provvedimenti di denuncia di questi particolari reati ambientali, quando è possibile, assumendo una giusta attitudine di cooperazione e di buon senso, eliminare questo fenomeno di abusivismo risolvibile anche con una corretta informazione nel rispetto altrui e nel rispetto delle leggi che tutelano il nostro diritto a vivere in un ambiente sano e pulito. Tutti i cittadini hanno il diritto di essere informati ed indirizzati per un corretto comportamento in materia di soluzioni per lo smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto domestico, artigianale e industriale, così da evitare ed abbandonare l'abitudinaria tendenza alla "discarica abusiva e selvaggia". Ed ogni singolo cittadino ha il dovere di segnalare alle Autorità competenti coloro che attentano alla nostra salute, perché la Protezione Civile non è composta soltanto dalle organizzazioni di volontariato, ma da ogni singolo individuo diligente e cosciente.»
Guidati dall'ispettore regionale Nunzio Di Lauro, i volontari del "Nucleo Operativo a Guardia Ambientale e Protezione Civile Folgore" hanno rinvenuto nella zona alle spalle delle segherie dei marmi, lungo il litorale nord di Trani, un ingente quantitativo di rifiuti abbandonati e scaricati illegalmente a pochi metri dalla costa.
«Mentre effettuavamo le riprese video e fotografiche del sito - spiega Di Lauro - ci siamo imbattuti in un gruppo di persone intenti alla balneazione, ed altre che si recavano sulla battigia attraversando un vasto cumulo di lattine vuote di solventi infiammabili, lastre di eternit (amianto), batterie esauste, monitor, tv, vetri rotti e sparpagliati dappertutto, residui di materiali incendiati, una montagna di rifiuti di edilizia, rifiuti di carrozzeria, pneumatici, siringhe usate da tossicodipendenti. La malsana abitudine che hanno i privati cittadini e le imprese di disfarsi dei rifiuti con una facilità quasi naturale - continua Di Lauro - gettandoli ovunque capiti e nei posti più impensabili, costituisce un dato allarmante a testimonianza non solo di una mentalità distorta e disinformata che contribuisce al degrado ambientale di Trani e ad una concreta minaccia igienico-sanitaria posta in essere, che nuoce alla pubblica salute.
Perché un'impresa dovrebbe "pagare" per smaltire i propri rifiuti speciali di lavorazione, quando basta recarsi in uno spiazzo o angolo in periferia e buttarli lì per terra? Un altro dato allarmante è il proliferare degli incendi di pneumatici, tomaie ed altri residui di lavorazione, che avviene quasi sempre di sera, così al buio non è visibile il fumo nero sprigionato da questi materiali. Per chi non lo sapesse i pneumatici si caratterizzano per odore acre e fumo nerissimo. Queste gomme bruciano per ore ed ore prima di estinguersi, sprigionando esalazioni tossiche: dalle diossine ai terribili Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici), tra cui il Benzopirene, cancerogeno per l'uomo, di cui sono noti gli effetti sull'apparato respiratorio.
Questo modo di agire è diventata una consuetudine nel tempo di una buona parte di piccole imprese artigianali e non, infischiandosene delle conseguenze nel tempo anche per loro stessi e per le loro famiglie che vivono in Trani. Non è civile, non è corretto, né tantomeno è utile ad alcun cittadino che si debba ricorrere agli estremi provvedimenti di denuncia di questi particolari reati ambientali, quando è possibile, assumendo una giusta attitudine di cooperazione e di buon senso, eliminare questo fenomeno di abusivismo risolvibile anche con una corretta informazione nel rispetto altrui e nel rispetto delle leggi che tutelano il nostro diritto a vivere in un ambiente sano e pulito. Tutti i cittadini hanno il diritto di essere informati ed indirizzati per un corretto comportamento in materia di soluzioni per lo smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto domestico, artigianale e industriale, così da evitare ed abbandonare l'abitudinaria tendenza alla "discarica abusiva e selvaggia". Ed ogni singolo cittadino ha il dovere di segnalare alle Autorità competenti coloro che attentano alla nostra salute, perché la Protezione Civile non è composta soltanto dalle organizzazioni di volontariato, ma da ogni singolo individuo diligente e cosciente.»