Vita di città
Rifondazione Comunista: "Restituiteci il mercatino delle pulci"
"Per l’educazione al riuso e alla riduzione degli sprechi, Per la socialità sostenibile..."
Trani - giovedì 1 settembre 2005
Intervento di Rifondazione Comunista sulla soppressione del mercatino domenicale: "L'amministrazione di questa città con la sua solita superficialità ha posto fine, dopo tanti anni, al mercatino delle pulci, un importante appuntamento per tantissime persone non solo tranesi. La grettezza culturale della destra tranese non ha per nulla compreso l'importanza di questo appuntamento domenicale:
L'importanza sociale: il mercatino era, per tante famiglie svantaggiate, una possibilità di rendere meno difficile la sopravvivenza e per i cittadini tranesi stritolati dall'euro e indeboliti dalla crisi del tessile-calzaturiero, era l'opportunità di rendere meno difficile il raggiungimento della fine del mese.
L'importanza ambientale, il mercatino dell'usato è un ottimo modo per recuperare oggetti destinati alla discarica con un risparmio economico per la collettività, e potrebbe essere un importante luogo per educazione al riuso e al riciclaggio, per questo è assurdo che una città che ha intrapreso la strada di agenda 21 abbia chiuso il mercatino invece di potenziarlo e valorizzarlo.
L'importanza culturale, pensiamo a quanti libri e dischi sono stati recuperati dal macero per ritornare a donare emozioni e sapere a tante persone, o a quante persone ogni domenica si davano appuntamento in Piazza Gradenico per passeggiare tra i ricordi di un passato non molto remoto, ma i nostri governanti hanno posto fine anche a questo.
Nell'estate delle spese miliardarie non c'è posto per i rigattieri con i loro oggetti polverosi e fuori moda. È in queste cose che forse capiamo veramente quanto siete diversi da noi, da chi per piacere o necessità il martedì mattina si sveglia presto per andare a cercare un bel vestito che qualcun altro a deciso di buttar via, da chi la domenica mattina rovistava nella ferraglia in cerca di una chiave inglese non troppo arrugginita. La differenza tra noi e voi è qui, tra chi condivide e comprende l'importanza di certi luoghi e certi appuntamenti e chi come voi si preoccupa di riservarsi un posto in prima fila al concerto di Muti.
Oggi che il mercatino non c'è più, il nostro pensiero corre alle decine di volumi che in questi anni abbiamo recuperato nelle nostre passeggiate domenicali, a quelle facce che ormai ci erano diventate familiari o a quel signore che in questi anni ha recuperato centinaia di vecchi rottami di biciclette restituendogli la funzionalità rivendendoli per pochi euro, educando, forse incosciamente, al riciclaggio e alla mobilità sostenibile. Con la scusa dell'illegalità non si puo' condannare tutti, regolari e irregolari, onesti e truffatori, invece di chiudere sarebbero bastati controlli più seri e regole migliori, ma voi non avete cercato la soluzione ad un problema ma la scusa per la cancellazione di un appuntamento di cui non comprendete l'importanza.
La città non ha bisogno del mercato professionale degli antiquari destinato a qualche collezionista benestante, ha bisogno di questi uomini e queste donne che svuotano le cantine, che frugano tra i rottami e che ridonano la vita ad oggetti che voi considerate immondizia. Noi chiediamo la riapertura immediata del mercatino delle pulci, l'eliminazione della tassa per l'occupazione del suolo, regole precise e controlli rigorosi.
Noi vogliamo il mercatino dei recuperatori non quello degli antiquari. Per l'educazione al riuso e alla riduzione degli sprechi, per la socialità e il turismo sostenibile, ridateci il mercatino delle pulci!"
Giovani Comunisti TraniPartito della Rifondazione Comunista
L'importanza sociale: il mercatino era, per tante famiglie svantaggiate, una possibilità di rendere meno difficile la sopravvivenza e per i cittadini tranesi stritolati dall'euro e indeboliti dalla crisi del tessile-calzaturiero, era l'opportunità di rendere meno difficile il raggiungimento della fine del mese.
L'importanza ambientale, il mercatino dell'usato è un ottimo modo per recuperare oggetti destinati alla discarica con un risparmio economico per la collettività, e potrebbe essere un importante luogo per educazione al riuso e al riciclaggio, per questo è assurdo che una città che ha intrapreso la strada di agenda 21 abbia chiuso il mercatino invece di potenziarlo e valorizzarlo.
L'importanza culturale, pensiamo a quanti libri e dischi sono stati recuperati dal macero per ritornare a donare emozioni e sapere a tante persone, o a quante persone ogni domenica si davano appuntamento in Piazza Gradenico per passeggiare tra i ricordi di un passato non molto remoto, ma i nostri governanti hanno posto fine anche a questo.
Nell'estate delle spese miliardarie non c'è posto per i rigattieri con i loro oggetti polverosi e fuori moda. È in queste cose che forse capiamo veramente quanto siete diversi da noi, da chi per piacere o necessità il martedì mattina si sveglia presto per andare a cercare un bel vestito che qualcun altro a deciso di buttar via, da chi la domenica mattina rovistava nella ferraglia in cerca di una chiave inglese non troppo arrugginita. La differenza tra noi e voi è qui, tra chi condivide e comprende l'importanza di certi luoghi e certi appuntamenti e chi come voi si preoccupa di riservarsi un posto in prima fila al concerto di Muti.
Oggi che il mercatino non c'è più, il nostro pensiero corre alle decine di volumi che in questi anni abbiamo recuperato nelle nostre passeggiate domenicali, a quelle facce che ormai ci erano diventate familiari o a quel signore che in questi anni ha recuperato centinaia di vecchi rottami di biciclette restituendogli la funzionalità rivendendoli per pochi euro, educando, forse incosciamente, al riciclaggio e alla mobilità sostenibile. Con la scusa dell'illegalità non si puo' condannare tutti, regolari e irregolari, onesti e truffatori, invece di chiudere sarebbero bastati controlli più seri e regole migliori, ma voi non avete cercato la soluzione ad un problema ma la scusa per la cancellazione di un appuntamento di cui non comprendete l'importanza.
La città non ha bisogno del mercato professionale degli antiquari destinato a qualche collezionista benestante, ha bisogno di questi uomini e queste donne che svuotano le cantine, che frugano tra i rottami e che ridonano la vita ad oggetti che voi considerate immondizia. Noi chiediamo la riapertura immediata del mercatino delle pulci, l'eliminazione della tassa per l'occupazione del suolo, regole precise e controlli rigorosi.
Noi vogliamo il mercatino dei recuperatori non quello degli antiquari. Per l'educazione al riuso e alla riduzione degli sprechi, per la socialità e il turismo sostenibile, ridateci il mercatino delle pulci!"
Giovani Comunisti TraniPartito della Rifondazione Comunista