Territorio
Riordino della Province, il Consiglio regionale ci scarica
«Per la Bat non vi è materia né spazio per formulare proposte o pareri». Tutte le decisioni nelle mani del Governo
BAT - martedì 23 ottobre 2012
10.23
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (astenuto Giovanni Alfarano del Pdl, voto contrario di Eupreprio Curto di Fli e Ruggiero Mennea del Pd) la relazione dell'assessore al Federalismo Marida Dentamaro sul nuovo assetto delle Province in Puglia. Il dispositivo proposto dal presidente del Consiglio, Onofrio Introna, prende atto delle deliberazioni dei Consigli comunali e delle dichiarazioni dei sindaci pervenute e chiede al governo nazionale di attenersi alle volontà espresse degli Enti locali, come rappresentate negli atti deliberativi degli stessi.
La relazione, rivista nella stesura originaria, soprattutto per quanto riguarda gli atti deliberativi assunti dai Comuni della Provincia di Brindisi con l'acquisizione dell'atto formale dell'amministrazione comunale di Francavilla Fontana, invita anche il governo e il Parlamento al superamento delle criticità rilevate in relazione alla mancanza dei requisiti minimi demo-territoriali previsti. L'assemblea ha preso atto anche del fatto che, allo stato, per la provincia di Barletta-Andria-Trani «non vi è materia né spazio per la formulazione di proposte o pareri regionali». Di conseguenza l'istituenda Città metropolitana di Bari risulta costituita dai Comuni delle Provincia di Bari, escluso il Comune di Molfetta che ha espressamente dichiarato di non voler aderire e compreso il Comune di Fasano che ha deliberato l'adesione a seguito di referendum.
La Provincia Brindisi-Taranto comprende i Comuni facenti parte delle due Province soppresse fatta eccezione per Fasano e per quelli che hanno aderito alla provincia di Lecce avendo il requisito della continuità territoriale (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna).
La Provincia di Lecce comprende i Comuni già facenti parte della stessa provincia nonché quelli delle province di Brindisi e Taranto, avendone il requisito della continuità territoriale, che hanno optato per il passaggio alla stessa provincia di Lecce: Cellino San Marco, Mesagne, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vemotico, Torre Santa Susanna, Erchie, San Donaci e Torchiarolo (Brindisi) e Avetrana (Taranto).
In allegato la copia integrale dell'ultima stesura della relazione dell'assessore Dentamaro.
La relazione, rivista nella stesura originaria, soprattutto per quanto riguarda gli atti deliberativi assunti dai Comuni della Provincia di Brindisi con l'acquisizione dell'atto formale dell'amministrazione comunale di Francavilla Fontana, invita anche il governo e il Parlamento al superamento delle criticità rilevate in relazione alla mancanza dei requisiti minimi demo-territoriali previsti. L'assemblea ha preso atto anche del fatto che, allo stato, per la provincia di Barletta-Andria-Trani «non vi è materia né spazio per la formulazione di proposte o pareri regionali». Di conseguenza l'istituenda Città metropolitana di Bari risulta costituita dai Comuni delle Provincia di Bari, escluso il Comune di Molfetta che ha espressamente dichiarato di non voler aderire e compreso il Comune di Fasano che ha deliberato l'adesione a seguito di referendum.
La Provincia Brindisi-Taranto comprende i Comuni facenti parte delle due Province soppresse fatta eccezione per Fasano e per quelli che hanno aderito alla provincia di Lecce avendo il requisito della continuità territoriale (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna).
La Provincia di Lecce comprende i Comuni già facenti parte della stessa provincia nonché quelli delle province di Brindisi e Taranto, avendone il requisito della continuità territoriale, che hanno optato per il passaggio alla stessa provincia di Lecce: Cellino San Marco, Mesagne, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vemotico, Torre Santa Susanna, Erchie, San Donaci e Torchiarolo (Brindisi) e Avetrana (Taranto).
In allegato la copia integrale dell'ultima stesura della relazione dell'assessore Dentamaro.