Politica

«Ritirate i bandi per la mobilità esterna»

Il consigliere Marinaro scrive al dirigente della 2ª ripartizione

Il consigliere comunale Leonardo Marinaro (DCA/PDL) ha invitato, con una nota indirizzata al Sindaco, all'assessore alla Polizia Municipale e al Dirigente della 2ª ripartizione, al ritiro dell'avviso di mobilità esterna (il piano 2009) pubblicato lo scorso 6 agosto:

«Questo consigliere comunale sempre nel ruolo critico costruttivo e collaborativo con la città di Trani ed i suoi cittadini, invita l'Amministrazione Comunale ed il Dirigente Comunale della 2ª ripartizione a ritirare e porre nel nulla l'avviso di mobilità esterna pubblicato il 6 agosto '09 ed eventualmente a riformularlo in maniera corretta al fine di evitare perdita di tempo, ricorsi, contenzioso e quant'altro».

La richiesta è motivata principalmente dalla mancata osservanza e descrizione nel bando di quanto deliberato dalla giunta comunale di Trani il 29 giugno 1999 (delibera 481) e l'8 novembre 2000 (numero 430). Le due delibere regolano e stabiliscono i criteri e le priorità per la mobilità.

«Appare quantomeno strano - prosegue Marinaro - che gli esperti responsabili politici ed amministrativi delle varie ripartizioni e della Polizia Municipale che anelano e sollecitano le assunzioni di personale qualificato e di Vigili Urbani, non si siano accorti di quanto innanzi, considerato che il bando pubblicato richiede, senza voler sintetizzare, una domandina senza nulla di particolare con allegato un curriculum vitae.

Ci asteniamo inoltre dal commentare "l'estiva" proposta dell'assessore alla Polizia Municipale circa l'idea di trattenere in servizio i Vigili a tempo determinato pagandoli con i proventi delle "numerose" contravvenzioni. Sia ben chiaro che trattenere i Vigili Urbani ancora in servizio è necessario ma andrebbe trovata una soluzione più ponderata. Come al solito ci riteniamo a disposizione per le ulteriori nostre considerazioni e suggerimenti ritenuto che a nostro parere il bando contiene ulteriori imperfezioni che necessariamente devono essere eliminate e che non staremo qui ad elencare».
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