Vita di città
Ritrovati nuovi esemplari di tartarughe protette nella vasca della Villa
A meno di un mese dall'intervento della Forestale, la storia si ripete
Trani - giovedì 16 luglio 2015
7.05
A distanza di poco più di un mese dall'intervento della Forestale, le tartarughe della villa comunale ritornano a far parlare di sé. E questa volta per un nuova segnalazione che ci giunge direttamente dal dott. Asl Antonio Lorusso che proprio sul caso aveva mostrato sin da subito interesse per la sua risoluzione.
Da un sopralluogo effettuato dallo stesso insieme al Comitato Bene Comune è stato notato che nella vasca centrale sono state rilasciate altre 7 specie di tartarughe ad "orecchie rosse", una specie protetta che risulta incompatibile con le altre tartarughe acquatiche, appartenenti invece ad una filiera garantita, e che pertanto meriterebbero di vivere in un habitat a parte. La storia insomma si ripete segno che coloro che abusano di questa pratica non si siano lasciati intimorire dai rischi a cui sottopongono l'intera fauna acquatica lì presente: in sostanza la vasca viene usata come un contenitore "raccogli tutto" in cui gettare qualsiasi cosa, anche specie animali di cui ci si vuole tranquillamente disfare.
Inoltre Lorusso ci ha ancche segnalato che nella vasca secondaria, quella vicino alla "Lumaca", è stato trovata una tartaruga che si cibava della carcassa di un uccello morto (vogliamo sperare che solo accidentalmente sia caduto proprio lì e non che ve lo abbia inserito qualcuno!) con tutti i relativi rischi dal punto di vista igienico, dato questo che ci permette di dedurre che le vasche vengano ripulite solo in casi di emergenza e non costantemente come invece richiederebbero le norme igienico-sanitarie. Allertata nuovamente la Forestale dai denuncianti, rimaniamo in attesa di eventuali sviluppi nella vicenda.
Da un sopralluogo effettuato dallo stesso insieme al Comitato Bene Comune è stato notato che nella vasca centrale sono state rilasciate altre 7 specie di tartarughe ad "orecchie rosse", una specie protetta che risulta incompatibile con le altre tartarughe acquatiche, appartenenti invece ad una filiera garantita, e che pertanto meriterebbero di vivere in un habitat a parte. La storia insomma si ripete segno che coloro che abusano di questa pratica non si siano lasciati intimorire dai rischi a cui sottopongono l'intera fauna acquatica lì presente: in sostanza la vasca viene usata come un contenitore "raccogli tutto" in cui gettare qualsiasi cosa, anche specie animali di cui ci si vuole tranquillamente disfare.
Inoltre Lorusso ci ha ancche segnalato che nella vasca secondaria, quella vicino alla "Lumaca", è stato trovata una tartaruga che si cibava della carcassa di un uccello morto (vogliamo sperare che solo accidentalmente sia caduto proprio lì e non che ve lo abbia inserito qualcuno!) con tutti i relativi rischi dal punto di vista igienico, dato questo che ci permette di dedurre che le vasche vengano ripulite solo in casi di emergenza e non costantemente come invece richiederebbero le norme igienico-sanitarie. Allertata nuovamente la Forestale dai denuncianti, rimaniamo in attesa di eventuali sviluppi nella vicenda.