Speciale
Rosanna Gaeta racconta i Dialoghi di Trani
La storia, le novità e il tema della diciassettesima edizione
Trani - sabato 15 settembre 2018
Inizierà il 18 Settembre la XVII edizione dei Dialoghi di Trani che trasformerà la nostra città per sei giorni nel luogo del dibattito e del confronto tra intellettuali provenienti da ogni angolo d'Italia. Abbiamo incontrato Rosanna Gaeta, ideatrice dei Dialoghi, per raccontarci la storia di questa manifestazione culturale e le novità di questa ultima edizione.
«La storia di questi diciassette anni parte dalla mia libreria "La Maria del porto", dove organizzavo incontri con autori e dalla mia curiosità per i primi festival di letteratura che ho più volte frequentato come quello di Mantova, il Salone del libro di Torino e vari saloni dell'editoria. Vedendo la folla che ha sempre frequentato quegli eventi, mi sono sempre chiesta perché dovessimo spostarci verso il nord e come poter diventare un attrattore per le attività culturali, non avendo da sola le forze per farlo- racconta Rosanna- Poi c'è stato un fortunato incontro con Angela Tannoia, oggi dirigente del Liceo Scientifico V.Vecchi, che ha da sempre creduto fortemente in questa iniziativa. In quei tempi anche l'editore Giuseppe Laterza aveva la volontà di diffondere il presidio del libro, un giorno ci siamo incontrati ed è venuta fuori questa idea di approfondimento culturale e così sono nati "I Dialoghi di Trani"».
Il confronto costruttivo e un tema per ogni anno sono gli elementi che nel corso del tempo hanno reso questa manifestazione unica nel suo genere e capace di attirare, fin dalla prima edizione, una gran folla e nomi importanti della cultura italiana: «La capacità di mettere a confronto due o tre persone che hanno un orientamento diverso, mostrare intorno ad un argomento posizioni differenti senza patteggiare per uno o per l'altro, portare il pubblico a partecipare senza creare situazioni tipiche della televisione come urla e scontri, rende effettivamente efficace il dialogo che avviene sempre con la presenza di un mediatore. La loro capacità di raccordare e di fare domande è fondamentale per far funzionare il dialogo, per questo ci sono persone che fin dagli inizi sono con noi come tutti i giornalisti della Rai, di Radio1 e Radio3.
Il confronto dura quasi un'ora e mezza, questo caratterizza anche i Dialoghi di Trani, maggior tempo per approfondire il tema trattato, in genere gli incontri in altre manifestazioni durano 20-25 minuti. Ogni anno c'è un tema pensato,il 23 verrà annunciato quello della XVIII edizione, non posso svelare troppo ma sarà sicuramente una conseguenza del tema di quest'anno».
"Paure" è il tema intorno al quale psichiatri, sociologi, medici, magistrati, giornalisti, scrittori professori si confronteranno nel corso di cinque giorni nella splendida cornice di Trani e non solo. Il 18 settembre lo psichiatria Eugenio Borgna aprirà i dialoghi con una lectio sulla paura rivolta al futuro. Saranno affrontante tante sfumature della paura come quella della malattia e del contagio, la paura dell'inconscio, della democrazia e a conclusione di tutto il percorso la paura della costituzione trattata da Gustavo Zagrebelsky e Paolo Flores d'Arcais. Ma qual è la paura che sta invadendo l'Italia in questo momento?
«Sicuramente la paura degli immigrati, siamo un Paese che sta andando in rovina per tanti problemi ma sembra che se risolvessimo la questione immigrazione l'Italia si riprenderebbe, questo accade perché non si governa ma si fa propaganda- risponde Rosanna- L'incapacità di comprendere la diversità ha da sempre caratterizzato l'uomo, dalle lotte con le clave alle ultime guerre».
Molte le novità di questa edizione: la collaborazione con Repubblica Bari che avrà un suo spazio quotidiano, un nuovo laboratorio di danza a cura dell'associazione culturale BoaOnda, un laboratorio di scacchi, la presenza della scuola di Coaching che terrà un workshop e la collaborazione con la scuola Holden, un loro docente terrà lezioni gratuitamente per trenta partecipanti, numero ampliato dopo le tantissime richieste di iscrizione arrivate. Regalare un momento di condivisione e confronto alla comunità, questo è il vero scopo dei Dialoghi di Trani, dal 18 al 23 Settembre possiamo cogliere questa opportunità.
«La storia di questi diciassette anni parte dalla mia libreria "La Maria del porto", dove organizzavo incontri con autori e dalla mia curiosità per i primi festival di letteratura che ho più volte frequentato come quello di Mantova, il Salone del libro di Torino e vari saloni dell'editoria. Vedendo la folla che ha sempre frequentato quegli eventi, mi sono sempre chiesta perché dovessimo spostarci verso il nord e come poter diventare un attrattore per le attività culturali, non avendo da sola le forze per farlo- racconta Rosanna- Poi c'è stato un fortunato incontro con Angela Tannoia, oggi dirigente del Liceo Scientifico V.Vecchi, che ha da sempre creduto fortemente in questa iniziativa. In quei tempi anche l'editore Giuseppe Laterza aveva la volontà di diffondere il presidio del libro, un giorno ci siamo incontrati ed è venuta fuori questa idea di approfondimento culturale e così sono nati "I Dialoghi di Trani"».
Il confronto costruttivo e un tema per ogni anno sono gli elementi che nel corso del tempo hanno reso questa manifestazione unica nel suo genere e capace di attirare, fin dalla prima edizione, una gran folla e nomi importanti della cultura italiana: «La capacità di mettere a confronto due o tre persone che hanno un orientamento diverso, mostrare intorno ad un argomento posizioni differenti senza patteggiare per uno o per l'altro, portare il pubblico a partecipare senza creare situazioni tipiche della televisione come urla e scontri, rende effettivamente efficace il dialogo che avviene sempre con la presenza di un mediatore. La loro capacità di raccordare e di fare domande è fondamentale per far funzionare il dialogo, per questo ci sono persone che fin dagli inizi sono con noi come tutti i giornalisti della Rai, di Radio1 e Radio3.
Il confronto dura quasi un'ora e mezza, questo caratterizza anche i Dialoghi di Trani, maggior tempo per approfondire il tema trattato, in genere gli incontri in altre manifestazioni durano 20-25 minuti. Ogni anno c'è un tema pensato,il 23 verrà annunciato quello della XVIII edizione, non posso svelare troppo ma sarà sicuramente una conseguenza del tema di quest'anno».
"Paure" è il tema intorno al quale psichiatri, sociologi, medici, magistrati, giornalisti, scrittori professori si confronteranno nel corso di cinque giorni nella splendida cornice di Trani e non solo. Il 18 settembre lo psichiatria Eugenio Borgna aprirà i dialoghi con una lectio sulla paura rivolta al futuro. Saranno affrontante tante sfumature della paura come quella della malattia e del contagio, la paura dell'inconscio, della democrazia e a conclusione di tutto il percorso la paura della costituzione trattata da Gustavo Zagrebelsky e Paolo Flores d'Arcais. Ma qual è la paura che sta invadendo l'Italia in questo momento?
«Sicuramente la paura degli immigrati, siamo un Paese che sta andando in rovina per tanti problemi ma sembra che se risolvessimo la questione immigrazione l'Italia si riprenderebbe, questo accade perché non si governa ma si fa propaganda- risponde Rosanna- L'incapacità di comprendere la diversità ha da sempre caratterizzato l'uomo, dalle lotte con le clave alle ultime guerre».
Molte le novità di questa edizione: la collaborazione con Repubblica Bari che avrà un suo spazio quotidiano, un nuovo laboratorio di danza a cura dell'associazione culturale BoaOnda, un laboratorio di scacchi, la presenza della scuola di Coaching che terrà un workshop e la collaborazione con la scuola Holden, un loro docente terrà lezioni gratuitamente per trenta partecipanti, numero ampliato dopo le tantissime richieste di iscrizione arrivate. Regalare un momento di condivisione e confronto alla comunità, questo è il vero scopo dei Dialoghi di Trani, dal 18 al 23 Settembre possiamo cogliere questa opportunità.