Attualità
Saldi estivi, Confesercenti: «Non siamo d'accordo all'inizio dei saldi fissato per sabato 2 luglio»
Per l'associazione di categoria la decisione assunta dalla Regione non rispecchia il volere dei piccoli commercianti
Trani - giovedì 23 giugno 2022
10.22
Una promozione istituzionale a tappeto attraverso uno spot pubblicitario in cui si invitano i cittadini ad acquistare a saldo nei negozi cittadini. E' la proposta lanciata dalla FISMO Confesercenti Prov. Le BAT in occasione dei saldi estivi che in Puglia partiranno sabato 2 luglio e termineranno il 15 settembre così come scritto nel regolamento regionale del 2017.
Il presidente regionale di Confesercenti, Benny Campobasso, in linea con la proposta suggerita da Anna Blasi, in rappresentanza di Fismo Confesercenti prov.le B.A.T sez. di Trani, durante la riunione di presidenza regionale del 16 luglio scorso a Bari, si farà portavoce in Regione della proposta affinchè possa essere supportata economicamente dalla stessa Regione e realizzata in tempi brevissimi a favore di una categoria sempre più bistrattata.
"Un ritorno all'antico che non tiene assolutamente conto che in realtà esiste un problema saldi a cui bisogna trovare una soluzione condivisa. Un compromesso tra le associazioni di categoria che chiedono la posticipazione dei saldi e i consumatori e la Grande distribuzione Organizzata che invece vogliono anticiparli"; per non parlare delle vendite 'on line' in saldo perenne", dichiara il direttore della Confesercenti Provinciale BAT, Mario Landriscina.
Non dimentichiamo che l'anno scorso e quello precedente la Fismo Confesercenti Provinciale BAT, sostenne il lavoro della Confesercenti Regionale Puglia, condividendo la proposta del posticipo dei saldi, che fu accolta, almeno in parte, dall'Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Delli Noci, subito dopo fortemente contestato da più parti sugli Organi di Stampa.
Confesercenti prov.le BAT, da oltre 10 anni, si è resa conto della complessità di tale materia e della frammentazione della categoria, oltre che del cambiamento dei tempi e delle tipologie della Distribuzione Commerciale.
Nonostante ciò l'associazione di categoria aveva avanzato una proposta di adeguamento normativo da consentire di lasciare liberi i commercianti di scegliere come e quando effettuare i saldi, a seconda delle loro singole esigenze di vendita, comunicandoli formalmente al Comune onde consentire il controllo da parte delle Forze dell'Ordine. Naturalmente ciò presuppone un'attività di controllo a tappeto da parte delle Forze dell'Ordine. Una novità utile a far diventare il periodo del saldo uno strumento utile alla costruzione di percorsi di fidelizzazione della clientela abituale e/o un modo per farsene di nuova.
Un messaggio che i dirigenti della Federazione Italiana Settore Moda (FISMO) di Confesercenti prov.le BAT aveva già lanciato alla sua organizzazione e agli attori del Settore, ma che è rimasto inascoltato.
"Abbiamo, dunque, ritenuto di provare a sostenere con forza, ancora una volta ciò che i piccoli commercianti del settore abbigliamento richiedevano, supportando con forza la decisione dell'Assessorato di venire incontro alle loro esigenze di posticipazione, aggiunge Landriscina, per cui, nonostante le prevedibili proteste pervenute, si pensava che l'Assessore continuasse a sperimentare per almeno due tre anni ancora la strada intrapresa lo scorso anno, almeno per comprendere appieno se la categoria fosse veramente unanime sul tema. Anche perché sarebbe stato impensabile raggiungere lo scopo dopo decenni di anticipazione del periodo dei saldi.
Ma non possiamo che prendere atto della decisione assunta dall'assessore circa la modifica dei periodi individuati per i saldi estivi e quelli dell'inverno prossimo, dichiarando la nostra contrarietà alla decisione assunta per tutto quanto espresso dal nostro presidente regionale, Benny Campobasso, e con una amara considerazione finale: "la verità è che passano gli anni e il problema saldi resta".
Sarebbe ora di trovare una nuova soluzione regolamentare, la più condivisa possibile affinchè si dia una opportunità vera al piccolo commercio di prossimità di non morire e di continuare a svolgere il suo ruolo di animazione e coesione sociale delle nostre Città meridionali.
Certamente non siamo d'accordo all'inizio dei saldi fissato per sabato 2 luglio. La decisione della Regione Puglia non rispecchia la volontà della Confesercenti Puglia e B.A.T., dichiara Anna Blasi, in rappresentanza di Fismo Confesercenti prov.le B.A.T sez. di Trani.
Come associazione di categoria avevamo chiesto di posticipare i saldi a fine luglio e invece non siamo stati ascoltati. Una decisione che danneggia i commercianti sempre più oppressi dalle vendite on line selvagge e a prezzi vantaggiosi perchè non controllati.
Il presidente regionale di Confesercenti, Benny Campobasso, in linea con la proposta suggerita da Anna Blasi, in rappresentanza di Fismo Confesercenti prov.le B.A.T sez. di Trani, durante la riunione di presidenza regionale del 16 luglio scorso a Bari, si farà portavoce in Regione della proposta affinchè possa essere supportata economicamente dalla stessa Regione e realizzata in tempi brevissimi a favore di una categoria sempre più bistrattata.
"Un ritorno all'antico che non tiene assolutamente conto che in realtà esiste un problema saldi a cui bisogna trovare una soluzione condivisa. Un compromesso tra le associazioni di categoria che chiedono la posticipazione dei saldi e i consumatori e la Grande distribuzione Organizzata che invece vogliono anticiparli"; per non parlare delle vendite 'on line' in saldo perenne", dichiara il direttore della Confesercenti Provinciale BAT, Mario Landriscina.
Non dimentichiamo che l'anno scorso e quello precedente la Fismo Confesercenti Provinciale BAT, sostenne il lavoro della Confesercenti Regionale Puglia, condividendo la proposta del posticipo dei saldi, che fu accolta, almeno in parte, dall'Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Delli Noci, subito dopo fortemente contestato da più parti sugli Organi di Stampa.
Confesercenti prov.le BAT, da oltre 10 anni, si è resa conto della complessità di tale materia e della frammentazione della categoria, oltre che del cambiamento dei tempi e delle tipologie della Distribuzione Commerciale.
Nonostante ciò l'associazione di categoria aveva avanzato una proposta di adeguamento normativo da consentire di lasciare liberi i commercianti di scegliere come e quando effettuare i saldi, a seconda delle loro singole esigenze di vendita, comunicandoli formalmente al Comune onde consentire il controllo da parte delle Forze dell'Ordine. Naturalmente ciò presuppone un'attività di controllo a tappeto da parte delle Forze dell'Ordine. Una novità utile a far diventare il periodo del saldo uno strumento utile alla costruzione di percorsi di fidelizzazione della clientela abituale e/o un modo per farsene di nuova.
Un messaggio che i dirigenti della Federazione Italiana Settore Moda (FISMO) di Confesercenti prov.le BAT aveva già lanciato alla sua organizzazione e agli attori del Settore, ma che è rimasto inascoltato.
"Abbiamo, dunque, ritenuto di provare a sostenere con forza, ancora una volta ciò che i piccoli commercianti del settore abbigliamento richiedevano, supportando con forza la decisione dell'Assessorato di venire incontro alle loro esigenze di posticipazione, aggiunge Landriscina, per cui, nonostante le prevedibili proteste pervenute, si pensava che l'Assessore continuasse a sperimentare per almeno due tre anni ancora la strada intrapresa lo scorso anno, almeno per comprendere appieno se la categoria fosse veramente unanime sul tema. Anche perché sarebbe stato impensabile raggiungere lo scopo dopo decenni di anticipazione del periodo dei saldi.
Ma non possiamo che prendere atto della decisione assunta dall'assessore circa la modifica dei periodi individuati per i saldi estivi e quelli dell'inverno prossimo, dichiarando la nostra contrarietà alla decisione assunta per tutto quanto espresso dal nostro presidente regionale, Benny Campobasso, e con una amara considerazione finale: "la verità è che passano gli anni e il problema saldi resta".
Sarebbe ora di trovare una nuova soluzione regolamentare, la più condivisa possibile affinchè si dia una opportunità vera al piccolo commercio di prossimità di non morire e di continuare a svolgere il suo ruolo di animazione e coesione sociale delle nostre Città meridionali.
Certamente non siamo d'accordo all'inizio dei saldi fissato per sabato 2 luglio. La decisione della Regione Puglia non rispecchia la volontà della Confesercenti Puglia e B.A.T., dichiara Anna Blasi, in rappresentanza di Fismo Confesercenti prov.le B.A.T sez. di Trani.
Come associazione di categoria avevamo chiesto di posticipare i saldi a fine luglio e invece non siamo stati ascoltati. Una decisione che danneggia i commercianti sempre più oppressi dalle vendite on line selvagge e a prezzi vantaggiosi perchè non controllati.