Associazioni
Sale slot, il Codacons chiede l’apertura di un’inchiesta
«Fanno perdere la percezione della realtà». Esposto notificato a procura, Nas e Guardia di Finanza
Puglia - martedì 21 maggio 2013
19.05
Il Codacons ha presentato un esposto ai Nas, alla procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di Bari, chiedendo di aprire una indagine sulle sale Vlt (videolottery) aperte in Puglia.
La dipendenza da gioco d'azzardo è diventata ormai una vera e propria epidemia – spiega l'associazione, che proprio ieri ha presentato i dati relativi al fenomeno – Il 30% dei giocatori italiani ha problemi di gioco patologico, percentuale che sale al 50% tra i disoccupati; il problema riguarda inoltre il 25% delle casalinghe e il 17% degli studenti. Tutto ciò, mentre aumenta in modo impressionante il numero di sale dedite al gioco aperte in regione.
«Il giocatore patologico – scrive l'associazione - mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche e trascurando i normali impegni della vita per dedicarsi al gioco. Tra le conseguenze più evidenti provocate da tale patologia vi sono sicuramente quelle legate alle perdite finanziarie e dei propri beni, oltre alle ripercussioni sull'ambiente di lavoro, le separazioni e i divorzi; a ciò si aggiungano i rischi di associazioni ed altre dipendenze, soprattutto alcool e stupefacenti, oltre allo sviluppo di disturbi legati allo stress. Si consideri, inoltre, che la diffusione di massa del gioco d'azzardo è tra le prime cause di indebitamento delle famiglie ed è l'anticamera del ricorso al prestito usuraio».
«Vi sono, nel caso dell'azzardo con apparecchiature informatiche, tre fattori che nella realtà rendono vulnerabili le persone che si accostano a tale tipo di scommessa puntata: l'esiguità della singola giocata, che abbassa la soglia di percezione del danno che deriva dal comportamento; l'affrettata ripetitività del tentativo successivo che non consente la rielaborazione del quanto si è appena svolto; la somiglianza o l'identità con il mezzo impiegato per i fun games, cioè per i videogiochi di abilità senza vincita. Il gioco elettronico – scrive ancora il Codacons nell'esposto - è ripetitivo e ipnotico con un ritmo serrato che permette di comunicare difficilmente anche con le persone sedute accanto, non permette alcun divertimento né incentiva la voglia di socializzare».
Il Codacons ha dunque chiesto a procura, Nas e Gdf di aprire una indagine volta ad accertare l'eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti e ogni altra fattispecie criminosa che venisse individuata, quali il gioco d'azzardo, riciclaggio, estorsione, e di valutare, laddove necessario, il sequestro delle sale vlt presenti sul territorio regionale.
La dipendenza da gioco d'azzardo è diventata ormai una vera e propria epidemia – spiega l'associazione, che proprio ieri ha presentato i dati relativi al fenomeno – Il 30% dei giocatori italiani ha problemi di gioco patologico, percentuale che sale al 50% tra i disoccupati; il problema riguarda inoltre il 25% delle casalinghe e il 17% degli studenti. Tutto ciò, mentre aumenta in modo impressionante il numero di sale dedite al gioco aperte in regione.
«Il giocatore patologico – scrive l'associazione - mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche e trascurando i normali impegni della vita per dedicarsi al gioco. Tra le conseguenze più evidenti provocate da tale patologia vi sono sicuramente quelle legate alle perdite finanziarie e dei propri beni, oltre alle ripercussioni sull'ambiente di lavoro, le separazioni e i divorzi; a ciò si aggiungano i rischi di associazioni ed altre dipendenze, soprattutto alcool e stupefacenti, oltre allo sviluppo di disturbi legati allo stress. Si consideri, inoltre, che la diffusione di massa del gioco d'azzardo è tra le prime cause di indebitamento delle famiglie ed è l'anticamera del ricorso al prestito usuraio».
«Vi sono, nel caso dell'azzardo con apparecchiature informatiche, tre fattori che nella realtà rendono vulnerabili le persone che si accostano a tale tipo di scommessa puntata: l'esiguità della singola giocata, che abbassa la soglia di percezione del danno che deriva dal comportamento; l'affrettata ripetitività del tentativo successivo che non consente la rielaborazione del quanto si è appena svolto; la somiglianza o l'identità con il mezzo impiegato per i fun games, cioè per i videogiochi di abilità senza vincita. Il gioco elettronico – scrive ancora il Codacons nell'esposto - è ripetitivo e ipnotico con un ritmo serrato che permette di comunicare difficilmente anche con le persone sedute accanto, non permette alcun divertimento né incentiva la voglia di socializzare».
Il Codacons ha dunque chiesto a procura, Nas e Gdf di aprire una indagine volta ad accertare l'eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti e ogni altra fattispecie criminosa che venisse individuata, quali il gioco d'azzardo, riciclaggio, estorsione, e di valutare, laddove necessario, il sequestro delle sale vlt presenti sul territorio regionale.