Ospedale Trani
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Sanità

Cup Trani, richieste visite urgenti anche a 420 giorni, pratiche infinite per ottenere ausili...e la Sanità è sempre più un lusso

Mara Gisotti, (Tribunale dei diritti del malato) : «È un problema diffuso ma cerchiamo sistemi per aiutare chi non può ricorrere alle visite private»

Di racconti, testimonianze e disavventure sanitarie ne riceviamo di continuo e sono diffuse sui social: e la giustificazione di un problema è diffuso in tutta Italia, comincia a non essere più accettata da tempo dai cittadini. Quel che si rileva alla fine è che ormai troppa gente rinuncia a curarsi o a chiedere assistenza perché non può permettersi la sanità privata. Che riguardino la difficoltà di recuperare una spondina per un anziano disabile al 100% e affetto da Alzheimer, con meandri burocratici che sarebbero degni di un racconto di Buzzati; o uno dei tanti casi per i quali il medico di base prescrive una visita urgente e il paziente si vede fissare un appuntamento a oltre un anno di distanza, ormai le storie si assomigliano tutte, pur portando con sé aspetti tristi, drammatici, una diversa dall'altra.

Contattata, l'avv. Mara Gisotti - referente del Tribunale dei diritti del Malato (presidio Trani-Bisceglie) , associazione di volontariato che si occupa di assistere e supportare tanti cittadini che si sentono abbandonati, spesso disperati - ha confermato la triste, insostenibile situazione: "Le prenotazioni si protraggono nel tempo anche in presenza di patologie serie e finiscono, quando economicamente possibile e a costo di immensi sacrifici, per essere affidate alle visite e cure private e con l'intra moenia, pratica offensiva nei riguardi di coloro che voce non hanno e che non hanno possibilità economiche. E sono i più deboli, i più poveri, gli emarginati, persone sole, coloro che rinunciano a curarsi o a prevenire perché non possono permetterselo. Il Tribunale dei Diritti del Malato fa presente quanto segue perché ogni giorno vive il dramma di queste persone che cerca di sostenere per quanto possibile, ovviamente auspicando che la situazione possa trovare possibili soluzioni.
Pubblichiamo integralmente integralmente due testimonianze.
il RACCONTO:
un 85enne con problemi di deambulazione, parkinson, demenza senile e quindi con "INVALIDITÀ AL 100%", ha necessità di una semplice "sponda per il letto" al fine di non cadere per terra.
Ecco come si fa...ad impazzire:
1. Richiesto al medico curante una "visita di controllo neurologica".
2. Prendere appuntamento (fuori città) da Neurologo ASL per rilascio autorizzazione... (da precisare che il nuovo medico curante, non sapendo, ha scritto PRIMA VISITA e non VISITA DI CONTROLLO, quindi tornato e fatta rifare la richiesta....avanti e dietro per 2 giorni)
3. Andato ad un negozio di vendita ausili protesici, per rilascio di un foglio con il "preventivo di spesa" della sponda.
4. Recato all'Ufficio Protesico ASL competente, mi richiede il documento di INVALIDITÀ CIVILE poiché il loro (cartaceo) era non valido (un database sulla piattaforma ASL, NOOOO? vabbé!!!).
5. Ritornato all'ufficio protesico dopo 2 giorni per lasciare il nuovo documento di invalidità e qui mi danno un OK e...dicono che devo tornare il 16.2 per ritirare l'autorizzazione
6. Dopo il 16.2, dovrô riandare al negozio (FORSE) per poter ritirare la Sbarra di protezione.... sperando il paziente non sia caduto dal letto altre volte!
Carissimi politici competenti, ma le conoscete queste vicissitudini?... a voi sicuramente non succedono, chissà perché!"



"Dopo aver trascorso una nottata con dolore atroce all'occhio, in mattinata mi sono recato presso il mio medico curante che mi ha prescritto una visita oculistica con priorità entro 10 giorni. Avendo una esperienza di 45 anni nel campo infermieristico ho provveduto a lenire il dolore e la lacrimazione con una terapia "fai da te". Recatomi presso il CUP dell'ex Ospedale di Trani la gentilissima addetta allo sportello mi ha programmato la visita oculistica di cui necessitavo. Ebbene la prima visita oculistica disponibile presso tutti gli ambulatori di oculistica di tutta la ASL BAT è risultata.......( udite, udite!!!!) ...il 29 DICEMBRE esattamente dopo 348 gg dall'inizio della sintomatologia oculistica della patologia, presso l'Ambulatorio dell'Ex Ospedale di Barletta. Ebbene sarei potuto andare presso il PS di Andria o Barletta o altro ma ero consapevole di aver ulteriormente intasato il lavoro del medico di PS che deve gestire patologie più serie ed importanti e che sicuramente avrebbe fatto diagnosi di PTERIGIO che è una patologia oculare che oltre che di terapia medica necessita principalmente di terapia CHIRURGICA oculare. Opterò o meglio sono costretto ad optare per una visita ambulatoriale oculistica "A PAGAMENTO" ma sono sicuro che i miei occhi continuerebbero a lacrimare vedendo che gli stessi medici che operano negli ambulatori ospedalieri sono gli stessi medici che operano negli ambulatori PRIVATI. Orbene le lista di attese di ogni qualsivoglia prestazione sanitaria, a mio parere, si potrebbe accorciare drasticamente separando le carriere dei medici ospedalieri dai medici che svolgono la professione dirottando passivamente e/o attivamente i pazienti ( o meglio " i poveri cristi") presso i propri ambulatori privati a volte aperti anche 18 ore al giorno".
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