Politica
«Sanità, contro i tagli bisogna scendere in piazza»
La pensa così Michele Rizzi, esponente di Alternativa comunista. «Piano di attacco durissimo alla sanità pubblica pugliese»
BAT - mercoledì 13 giugno 2012
10.41
«Alternativa comunista è impegnata da mesi contro il piano sanitario ammazza ospedali e posti letto della Regione e ritiene che se la giunta regionale guidata da Vendola ed Attolini non dovesse ritirare i tagli agli ospedali di Trani e Canosa, si dovrà scendere in piazza per difendere il diritto alla sanità pubblica che il centrosinistra pugliese sta mettendo pesantemente in discussione». Michele Rizzi (Alternativa comunista) ipotizza dunque una protesta di piazza.
«Il piano di attacco durissimo alla sanità pubblica pugliese - scrive Rizzi - tocca anche la Provincia di Barletta Andria Trani e nella fattispecie gli ospedali di Canosa e Trani dove si chiudono interi reparti e si tagliano posti letto. A Canosa, in particolare, si chiude il reparto di ostetricia e ginecologia, cancellando in un solo colpo un nuovissimo reparto inaugurato solo qualche anno fa. Un vero e proprio scandalo ed oltraggio ai diritti di migliaia di lavoratori della Provincia, perchè gli effetti di questo piano sanitario varato dalla Giunta di centrosinistra pugliese non colpisce solo le città interessate dai tagli dei reparti, in questo caso Canosa e Trani, ma anche i lavoratori delle altre città. Attolini che sicuramente dorme su un comodo guanciale fatto di privilegi derivanti dalla sua carica di assessore regionale alla sanità, finge di ignorare che così le liste d'attesa diventeranno chilometriche, dovendo tutti andarsi a curare in pochi ospedali e che tutto andrà a beneficio della sanità privata, che come abbiamo visto anche nello scandalo dellle forniture della Asl di Foggia, spesso ha anche legami stretti con la politica interna al palazzo di Via Capruzzi».
«Il piano di attacco durissimo alla sanità pubblica pugliese - scrive Rizzi - tocca anche la Provincia di Barletta Andria Trani e nella fattispecie gli ospedali di Canosa e Trani dove si chiudono interi reparti e si tagliano posti letto. A Canosa, in particolare, si chiude il reparto di ostetricia e ginecologia, cancellando in un solo colpo un nuovissimo reparto inaugurato solo qualche anno fa. Un vero e proprio scandalo ed oltraggio ai diritti di migliaia di lavoratori della Provincia, perchè gli effetti di questo piano sanitario varato dalla Giunta di centrosinistra pugliese non colpisce solo le città interessate dai tagli dei reparti, in questo caso Canosa e Trani, ma anche i lavoratori delle altre città. Attolini che sicuramente dorme su un comodo guanciale fatto di privilegi derivanti dalla sua carica di assessore regionale alla sanità, finge di ignorare che così le liste d'attesa diventeranno chilometriche, dovendo tutti andarsi a curare in pochi ospedali e che tutto andrà a beneficio della sanità privata, che come abbiamo visto anche nello scandalo dellle forniture della Asl di Foggia, spesso ha anche legami stretti con la politica interna al palazzo di Via Capruzzi».