Enti locali

Sanità e ospedale di Trani, parla Rocco Canosa

Il direttore della Asl Bat intervistato da Traniweb. Report ospedali BAT in pdf.

Il direttore generale della Asl Bat, Rocco Canosa, ha incontrato questa mattina cittadini e dipendenti dell'Ospedale di Trani per un momento di confronto e dibattito sulla situazione della sanità nella Bat. Canosa ha presentato un report (che trovate in allegato, in formato pdf) sulla situazione ospedaliera nella sesta provincia pugliese, concedendo a Traniweb un'intervista per analizzare il "caso Trani". «Non vogliamo sottrarci alle critiche - ha detto Canosa - e siamo pronti a rispondere in prima persona su ogni questione, consapevoli di aver incontrato finora delle criticità di comunicazione, mortificata dall'eccessivo burocratismo che affligge la sanità, a qualsiasi latitudine».

L'emergenza in cardiologia può dirsi risolta?
Il problema reale è che, oggi, dobbiamo registrare una preoccupante carenza di medici cardiologi. Assumendomi una responsabilità forte, più volte mi sono espresso favorevolmente circa l'assunzione di cardiologi per chiamata diretta e senza espletare le procedure di evidenza pubblica, proprio per far fronte, celermente, a questa necessità. Il problema adesso è provvisoriamente risolto, attraverso l'utilizzo, a turno, di un cardiologo di Andria ed un altro di Barletta. Per quanto ci riguarda, abbiamo adempiuto a tutte le procedure di nostra competenza per l'espletamento del concorso. Siamo in attesa della nomina del componente regionale della commissione di concorso che sta, oggettivamente, tardando, a causa di problemi burcoratici. Il nostro appello resta comunque sempre valido: se ci sono cardiologi che vogliono venire a lavorare qui, noi siamo pronti ad accoglierli con il principio dell'assunzione a chiamata diretta.

Intanto i lavori di ristrutturazione dell'ospedale vanno a rilento.
Abbiamo risolto anche questo problema. Siamo stati costretti, in corso d'opera, a fare una sostanziale variante al progetto, elaborato nel 2003 con evidenti carenze strutturali, emerse in fase di esecuzione dei lavori. Questa perizia di variante, presentata il 18 luglio in Regione, è stata approvata il 4 agosto e dal 26 settembre la ditta ha ripreso a lavorare. Non c'erano altre soluzioni possibili, l'unica alternativa era quella di mandare tutto a monte e rifare la gara, ma potete immaginare la dilatazione dei tempi. Sciolto questo grande nodo derivante da errori progettuali pregressi, i lavori sono finalmente ripresi e consistono in interventi di adeguamento alle reti esterne, al gruppo operatorio ed al pronto soccorso. La ristrutturazione del pronto soccorso comincerà tra 60 giorni in virtù di un programmato piano di esecuzione dei lavori che prevede, nei primi due mesi, altri interventi. I lavori dovranno terminare nei 550 giorni previsti dal contratto sottoscritto con la ditta aggiudicatrice. Ribadisco, da parte nostra, il massimo impegno nel seguirne da vicino lo svolgimento ed il rispetto dei tempi.

Ginecologia ed ostetricia?

Per ginecologia la strada è in discesa già da tempo. Il primo segnale è l'assidua attività dei medici che fanno day hospital. Stiamo procedendo all'assunzione di nuovi medici, stiamo rafforzando il day hospital in termini di attività, abbiamo bandito il concorso per l'assunzione del direttore di struttura complessa. E' nostra intenzione potenziare il dipartimento donna, legando la chirurgia senologica con la ginecologia propriamente intesa, senza tralasciare il discorso dei consultori, strettamente connessi al circuito virtuoso. Sull'ostetricia i tempi non sono immediati.

E' credibile un futuro comune degli ospedali di Trani e Bisceglie?
Non so perché avverto tanto scetticismo sulla nascita di uno stabilimento unico. Non vogliamo costruire castelli di sabbia o fare discorsi a vanvera. La possibilità di costruirlo è più che concreta attingendo le risorse dalla permuta a privati delle aree su cui, oggi, sono presenti i due ospedali. E' un progetto che può essere perseguito in maniera concreta, consapevoli del fatto che un ospedale unico risolverebbe tutti i problemi di entrambe le strutture.

Allo stato attuale, i due ospedali garantiscono degli standard di eccellenza per i pazienti?

Dobbiamo sfatare un mito. La parola «eccellenza» non è presente nel piano della salute regionale che classifica gli ospedali in intermedi, di riferimento e di base. Ogni ospedale può e deve avere dei centri di eccellenza, intesi come attività di eccellenza. Trani, tanto per fare un esempio, ha un ottimo centro di ematologia che va rinforzato e valorizzato. A Barletta invece c'è la radioterapia, Bisceglie si distingue per la cura delle malattie infettive. Parlare di «eccellenza» in termini strutturali è poco corretto, dobbiamo invece puntare sulle attività di eccellenza dei singoli ospedali.


Il report in formato PDF: REPORT OSPEDALI ASL BAT
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