Vita di città
Sant'Agostino, nella piazza del degrado spuntano i tubi del gas
Le strutture servono per la distribuzione del metano
Trani - sabato 18 marzo 2017
10.08
Una volta si scolpivano statue per abbellire le piazze. Oggi bastano i tubi del gas. Non si tratta, però, di una innovativa forma d'arte. I tubi del gas spuntati ieri, dalla mattina alla sera, in piazza Gradenico (più nota come piazza Sant'Agostino), ad angolo con corso Vittorio Emanuele, sono veri. Si tratta di un gruppo di riduzione per la distribuzione del gas metano in città ed è stato impiantato da 2i Rete Gas con apposita autorizzazione.
Il primo cittadino Amedeo Bottaro, di quello che è spuntato in piazza Sant'Agostino, ieri, non sapeva nulla. Ma i lavori fanno parte di quelli annunciati nel corso della conferenza, tenutasi ai primi di marzo, per la metanizzazione dell'area Capirro a cura della società 2i Rete Gas, concessionaria del servizio di distribuzione del gas naturale nella città di Trani. Allora fu annunciata anche la sostituzione di cinque gruppi di riduzione nelle piazze Gradenico, Garibaldi e della Repubblica, nonché in via Annibale Maria di Francia e via dei Cappuccini.
Ma nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato quello che ora c'è in piazza Gradenico: grossi tubi di colore giallo che stonano con il complesso ancora incontaminato della zona, dal momento che oltre alla chiesa e al convento di Sant'Agostino qui si affacciano solo palazzi ottocenteschi. Certo, le condizioni della piazza non sono delle migliori, con una pavimentazione ancora da rifare e un arredo urbano che lascia a desiderare. Ma il degrado attuale dell'area non può, in alcun modo, giustificare le brutture di opere pubbliche, anche se necessarie.
L'impatto visivo è dei peggiori e non sono poche le polemiche in corso da ieri. Qualcuno dei residenti ha già chiesto conto a palazzo di città di questi lavori. Probabilmente una diversa collocazione dei tubi, magari mimetizzati dietro strutture già esistenti nella zona, sarebbe stata più opportuna. Difficile capire se, ora, si possa in qualche modo correre ai ripari. E, a questo punto, bisognerà capire se, anche negli altri contesti storici in cui sono previsti lavori (vedi piazza della Repubblica) possa accadere la stessa cosa.
Il primo cittadino Amedeo Bottaro, di quello che è spuntato in piazza Sant'Agostino, ieri, non sapeva nulla. Ma i lavori fanno parte di quelli annunciati nel corso della conferenza, tenutasi ai primi di marzo, per la metanizzazione dell'area Capirro a cura della società 2i Rete Gas, concessionaria del servizio di distribuzione del gas naturale nella città di Trani. Allora fu annunciata anche la sostituzione di cinque gruppi di riduzione nelle piazze Gradenico, Garibaldi e della Repubblica, nonché in via Annibale Maria di Francia e via dei Cappuccini.
Ma nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato quello che ora c'è in piazza Gradenico: grossi tubi di colore giallo che stonano con il complesso ancora incontaminato della zona, dal momento che oltre alla chiesa e al convento di Sant'Agostino qui si affacciano solo palazzi ottocenteschi. Certo, le condizioni della piazza non sono delle migliori, con una pavimentazione ancora da rifare e un arredo urbano che lascia a desiderare. Ma il degrado attuale dell'area non può, in alcun modo, giustificare le brutture di opere pubbliche, anche se necessarie.
L'impatto visivo è dei peggiori e non sono poche le polemiche in corso da ieri. Qualcuno dei residenti ha già chiesto conto a palazzo di città di questi lavori. Probabilmente una diversa collocazione dei tubi, magari mimetizzati dietro strutture già esistenti nella zona, sarebbe stata più opportuna. Difficile capire se, ora, si possa in qualche modo correre ai ripari. E, a questo punto, bisognerà capire se, anche negli altri contesti storici in cui sono previsti lavori (vedi piazza della Repubblica) possa accadere la stessa cosa.