Politica
Santorsola “Assessore regionale in stand-by”
«Sono a disposizione, resto un Consigliere Regionale»
Trani - venerdì 24 luglio 2015
6.20
Domenico Santorsola nuovo assessore regionale? Quasi sospesa nel limbo, la sua nomina ruota ancora intorno ad un alone di mistero e soprattutto di attesa. Il tranese, attualmente nel ruolo di consigliere regionale, ha chiarito così la sua posizione: «Io non so se Emiliano prende tempo o se sta riflettendo sulla qualità dell'incaricando. Dal giorno successivo alla mia elezione, mi è stata posta la domanda: quando diventi assessore? Senza neanche potermi permettere, per un giorno, di godermi la gioia di essere stato eletto consigliere regionale».
«Non ho parlato con il presidente Emiliano - ha puntualizzato - e non gli ho chiesto di diventare assessore. Non mi sono posto, nello specifico, il progetto o il programma di diventare tale. Aspetto le sue determinazioni con pazienza. Sarei contento nel ruolo di assessore, soprattutto per la mia città, tanto quanto lo sono nel ruolo di consigliere perché comunque darò il giusto apporto, in tutti i modi, a migliorare la situazione attuale».
«Come consigliere regionale - ha raccontato nel frattempo l'esponente di Noi a Sinistra - si tratta sicuramente di un buon inizio. Quasi una festa con tanta cordialità, nonostante le differenze di "bandiera" e la consapevolezza di avere un compito difficile da assolvere. Ho percepito tanta voglia di incominciare subito a lavorare senza per forza sentirsi nemici, ma avendo per obiettivo il bene comune. Una bella relazione programmatica da parte del presidente Emiliano, piena di spunti di riflessione che lasciano ben sperare per il futuro della Puglia. Un promettente staff di presidenza, votato quasi all'unanimità dai colleghi, pronto a supportare l'esecutivo.
Unico neo: un piccolo gruppo di "non partecipanti" capace solo di vedere la pagliuzza nell'occhio dell'altro ignorando la trave conficcata nel proprio. Non so quanto sia utile nascondersi dietro una misera riduzione di stipendio per mascherare l'incapacità a collaborare ed a dare un vero valore al denaro pubblico investito in ogni singolo consigliere regionale. Strano modo di pensare: se gli offri un assessorato od un posto di responsabilità lo rifiutano indignati e se invece non li voti per le presidenze... si indignano infuriati! Peccato: tante belle potenzialità sottratte ad altre nobili attività».
«Non ho parlato con il presidente Emiliano - ha puntualizzato - e non gli ho chiesto di diventare assessore. Non mi sono posto, nello specifico, il progetto o il programma di diventare tale. Aspetto le sue determinazioni con pazienza. Sarei contento nel ruolo di assessore, soprattutto per la mia città, tanto quanto lo sono nel ruolo di consigliere perché comunque darò il giusto apporto, in tutti i modi, a migliorare la situazione attuale».
«Come consigliere regionale - ha raccontato nel frattempo l'esponente di Noi a Sinistra - si tratta sicuramente di un buon inizio. Quasi una festa con tanta cordialità, nonostante le differenze di "bandiera" e la consapevolezza di avere un compito difficile da assolvere. Ho percepito tanta voglia di incominciare subito a lavorare senza per forza sentirsi nemici, ma avendo per obiettivo il bene comune. Una bella relazione programmatica da parte del presidente Emiliano, piena di spunti di riflessione che lasciano ben sperare per il futuro della Puglia. Un promettente staff di presidenza, votato quasi all'unanimità dai colleghi, pronto a supportare l'esecutivo.
Unico neo: un piccolo gruppo di "non partecipanti" capace solo di vedere la pagliuzza nell'occhio dell'altro ignorando la trave conficcata nel proprio. Non so quanto sia utile nascondersi dietro una misera riduzione di stipendio per mascherare l'incapacità a collaborare ed a dare un vero valore al denaro pubblico investito in ogni singolo consigliere regionale. Strano modo di pensare: se gli offri un assessorato od un posto di responsabilità lo rifiutano indignati e se invece non li voti per le presidenze... si indignano infuriati! Peccato: tante belle potenzialità sottratte ad altre nobili attività».