Nightlife
Scie cosmiche e viaggi interstellari: i Soviet Soviet stasera a Trani
Seconda tappa del progetto artistico Must Be the Place
Trani - venerdì 3 gennaio 2014
17.01
Dopo il successo degli M+A, il Collettivo Famelico presenta la seconda tappa del progetto artistico Must Be the Place. Venerdì 3 gennaio, alle ore 22:00, la Lampara Club di Trani ospiterà i Soviet Soviet in concerto, in occasione del tour promozionale per il lancio dell'album Fate.
I Soviet Soviet sono figli di quella Pesaro che negli ultimi anni ha dato molto alla musica: Brothers In Law, Be Forest ma anche Death In Plains e molti altri. Suonano insieme ormai dal cinque anni e ne hanno fatta di strada! Hanno all'attivo un EP e svariati concerti in giro per l'Italia (a Roma hanno aperto i concerti dei P.I.L. mica roba così), ma anche un tour in Messico e una capatina negli USA tra West Cost e East Cosat per presentare oltre oceano quello che per molti è stato il disco dell'anno: Fate!
Il loro sound, ricco di atmosfere che richiamano i Joy Division mescolate con un tocco di shoegaze, ha portato il trio pesarese sulla bocca di tutti. Riff di chiatarra che si rincorrono, feedback e ritmo incalzante sono gli ingredienti giusti: a partire dal singolo di lancio 1990 si era capito che questo sarebbe stato un successo. Poi ci sono pezzi come Gone Fast ed Ecstasy dove il basso e la voce di Andrea Giometti ci regalano quel sound new wave capace di catturare e trasportare. Non mancano poi le note più malinconiche come Together e Something You Can't Forget che ci riportano alle sonorità tipiche di Ian Curtis & Co. Non manca poi un assaggio di dark stile Cure in pezzi come Hidden: batteria e chitarra si mescolano con la voce per scuotere anche l'ascoltatore più esigente.
Questo album ha consacrato i Soviet Soviet come rivelazione (o conferma se preferite), certamente hanno davanti a loro strade ancora inesplorate ma se le premesse sono queste possiamo solo immaginare che il futuro sarà molto promettente!
I Soviet Soviet sono figli di quella Pesaro che negli ultimi anni ha dato molto alla musica: Brothers In Law, Be Forest ma anche Death In Plains e molti altri. Suonano insieme ormai dal cinque anni e ne hanno fatta di strada! Hanno all'attivo un EP e svariati concerti in giro per l'Italia (a Roma hanno aperto i concerti dei P.I.L. mica roba così), ma anche un tour in Messico e una capatina negli USA tra West Cost e East Cosat per presentare oltre oceano quello che per molti è stato il disco dell'anno: Fate!
Il loro sound, ricco di atmosfere che richiamano i Joy Division mescolate con un tocco di shoegaze, ha portato il trio pesarese sulla bocca di tutti. Riff di chiatarra che si rincorrono, feedback e ritmo incalzante sono gli ingredienti giusti: a partire dal singolo di lancio 1990 si era capito che questo sarebbe stato un successo. Poi ci sono pezzi come Gone Fast ed Ecstasy dove il basso e la voce di Andrea Giometti ci regalano quel sound new wave capace di catturare e trasportare. Non mancano poi le note più malinconiche come Together e Something You Can't Forget che ci riportano alle sonorità tipiche di Ian Curtis & Co. Non manca poi un assaggio di dark stile Cure in pezzi come Hidden: batteria e chitarra si mescolano con la voce per scuotere anche l'ascoltatore più esigente.
Questo album ha consacrato i Soviet Soviet come rivelazione (o conferma se preferite), certamente hanno davanti a loro strade ancora inesplorate ma se le premesse sono queste possiamo solo immaginare che il futuro sarà molto promettente!