Eventi e cultura
"Scritture illegali", successo per la rassegna letteraria pro-lotta alle mafie
Gli organizzatori: «E' stato un po' come rompere il silenzio»
Trani - martedì 2 maggio 2017
Comunicato Stampa
«In un Sud in cui la lettura continua ad essere poco diffusa rispetto al resto del Paese, in un mezzogiorno in cui una persona su tre ha letto un libro – scrivono gli organizzatori -, proporre una rassegna letteraria che tratta di lotta alle mafie e di legalità non è semplice». Un percorso che ha condotto i partecipanti tra le mura dell'Asharam di Castellammare di Stabia con Carmine Iovine, passando tra le pagine di Narcomafie, le strade del Cep di Bari con Nicola Schingaro e finendo a dare uno sguardo a tutta l'Italia affossata dal sistema di Mafia Caporale con Leonardo Palmisano. La rassegna è stata organizzata ed ideata dal Circolo HastArci, l'associazione Libera ed il circolo cittadino di Legambiente.
«Abbiamo voluto questa rassegna letteraria per poter presentare, anche ad un pubblico più giovane, una sorta di antologia delle diverse sfumature che la mafia assume nel Paese. Grazie alla collaborazione tra le nostre diverse realtà associative abbiamo coinvolto molti cittadini e soprattutto tanti studenti».
«Ascoltare vicende di personaggi tristemente noti e parlare dei meccanismi che ingabbiano il riscatto culturale, è stato un po' rompere il silenzio. Ci ha regalato grande emozione ascoltare le domande spinte da vivo interesse di giovanissimi ai nostri ospiti e da questi ultimi siamo convinti abbiano ricevuto gli stimoli necessari per non mollare e non lasciarsi sopraffare dalla paura» concludono.
«Abbiamo voluto questa rassegna letteraria per poter presentare, anche ad un pubblico più giovane, una sorta di antologia delle diverse sfumature che la mafia assume nel Paese. Grazie alla collaborazione tra le nostre diverse realtà associative abbiamo coinvolto molti cittadini e soprattutto tanti studenti».
«Ascoltare vicende di personaggi tristemente noti e parlare dei meccanismi che ingabbiano il riscatto culturale, è stato un po' rompere il silenzio. Ci ha regalato grande emozione ascoltare le domande spinte da vivo interesse di giovanissimi ai nostri ospiti e da questi ultimi siamo convinti abbiano ricevuto gli stimoli necessari per non mollare e non lasciarsi sopraffare dalla paura» concludono.