Scuola e Lavoro
«Scuola Palumbo, accorpamento inevitabile»
L’assessore Lovato: «Ciò non significa la perdita della sede o di posti di lavoro»
Trani - lunedì 26 ottobre 2009
In merito al rischio di scomparsa della scuola tranese Orazio Palumbo come istituto autonomo, argomento denunciato dai Verdi nei giorni scorsi, l'assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Lovato, ha voluto fare delle precisazioni:
«E' da anni che la scuola Palumbo vive una situazione di instabilità dovuta all'esiguo numero degli studenti iscritti, nonostante l'ottima qualità dell'insegnamento impartito dal valoroso personale docente. E' da altrettanto tempo che l'Amministrazione comunale di Trani si è impegnata per salvare la scuola, che ha alle spalle una solida tradizione di insegnamento.Purtroppo la situazione è oggi divenuta insostenibile alla luce degli indirizzi normativi espressi, da ultimo, attraverso una recente delibera di giunta regionale la quale prevede che il numero degli iscritti in una scuola di competenza comunale non possa essere inferiore alle cinquecento unità, numero suscettibile di deroga in ribasso ma assolutamente non al di sotto delle trecento unità. A fronte di questo limite minimo sancito, ripeto, dalla Regione Puglia, la scuola Palumbo possiede un numero di iscritti che attualmente non supera di molto le cento unità.
Gli organi collegiali competenti della scuola Palumbo hanno manifestato la volontà unanime in favore dell'accorpamento. L'Assessorato alla Pubblica istruzione ha inteso condividere tale orientamento quale unica scelta praticabile in concreto, date le circostanze e le disposizioni normative esistenti. L'opzione rappresentata dalla creazione di un istituto comprensivo avrebbe significato l'imposizione forzata delle iscrizioni alla Palumbo per centinaia di studenti, sottraendoli al loro attuale e naturale inserimento in altri istituti scolastici, con ciò violando il sacrosanto diritto di libertà nella scelta dell'istituto scolastico, diritto riconosciuto da tanti anni agli studenti tranesi ed alle loro famiglie: in pratica, un anacronistico passo indietro.
L'accorpamento della scuola Palumbo ad altro istituto non significa assolutamente la perdita della sede o di posti di lavoro, anzi quella sede potrà continuare a vivere e lavorare in misura più ampia, anche con funzioni didattiche rivolte agli studenti più piccoli, qualora venissero stanziati finanziamenti europei, destinati agli asili nido, in base a progetti già presentati ed in corso di approvazione. Ciò si tradurrà in un incremento dell'offerta formativa e del presidio civile così come da tempo auspicato dal governo cittadino.
La decisione di convocare, in un incontro all'uopo destinato, solo le forze politiche di maggioranza è stata dettata esclusivamente da ragioni di opportunità e correttezza "istituzionale", trattandosi di decisione la cui responsabilità grava necessariamente su chi ha compiti di governo della città».
Andrea Lovato
Assessore alla Pubblica Istruzione
«E' da anni che la scuola Palumbo vive una situazione di instabilità dovuta all'esiguo numero degli studenti iscritti, nonostante l'ottima qualità dell'insegnamento impartito dal valoroso personale docente. E' da altrettanto tempo che l'Amministrazione comunale di Trani si è impegnata per salvare la scuola, che ha alle spalle una solida tradizione di insegnamento.Purtroppo la situazione è oggi divenuta insostenibile alla luce degli indirizzi normativi espressi, da ultimo, attraverso una recente delibera di giunta regionale la quale prevede che il numero degli iscritti in una scuola di competenza comunale non possa essere inferiore alle cinquecento unità, numero suscettibile di deroga in ribasso ma assolutamente non al di sotto delle trecento unità. A fronte di questo limite minimo sancito, ripeto, dalla Regione Puglia, la scuola Palumbo possiede un numero di iscritti che attualmente non supera di molto le cento unità.
Gli organi collegiali competenti della scuola Palumbo hanno manifestato la volontà unanime in favore dell'accorpamento. L'Assessorato alla Pubblica istruzione ha inteso condividere tale orientamento quale unica scelta praticabile in concreto, date le circostanze e le disposizioni normative esistenti. L'opzione rappresentata dalla creazione di un istituto comprensivo avrebbe significato l'imposizione forzata delle iscrizioni alla Palumbo per centinaia di studenti, sottraendoli al loro attuale e naturale inserimento in altri istituti scolastici, con ciò violando il sacrosanto diritto di libertà nella scelta dell'istituto scolastico, diritto riconosciuto da tanti anni agli studenti tranesi ed alle loro famiglie: in pratica, un anacronistico passo indietro.
L'accorpamento della scuola Palumbo ad altro istituto non significa assolutamente la perdita della sede o di posti di lavoro, anzi quella sede potrà continuare a vivere e lavorare in misura più ampia, anche con funzioni didattiche rivolte agli studenti più piccoli, qualora venissero stanziati finanziamenti europei, destinati agli asili nido, in base a progetti già presentati ed in corso di approvazione. Ciò si tradurrà in un incremento dell'offerta formativa e del presidio civile così come da tempo auspicato dal governo cittadino.
La decisione di convocare, in un incontro all'uopo destinato, solo le forze politiche di maggioranza è stata dettata esclusivamente da ragioni di opportunità e correttezza "istituzionale", trattandosi di decisione la cui responsabilità grava necessariamente su chi ha compiti di governo della città».
Andrea Lovato
Assessore alla Pubblica Istruzione