Eventi e cultura
Se l'Alzheimer incontra la poesia: una serata di emozione e sorrisi su una malattia da imparare a curare
Le associazioni Alzheimer BAT ODV e L'Ebanista con Universo Salute "PoeticaMente Insieme" alla Lega navale di Trani
Trani - sabato 20 luglio 2024
09.48
Mercoledì 17 luglio le associazioni Alzheimer BAT ODV e L'Ebanista, in collaborazione con Universo Salute, hanno organizzato presso la Lega Navale di Trani l'iniziativa dal titolo "PoeticaMente Insieme", nata da un'idea del dott. Ruggiero Garofalo.
E' stata una serata gradevole e ricca di emozioni e di sorrisi, regalati ai presenti attraverso la lettura di poesie in vernacolo, per lo più originali, di Domenico Nenna, Francesco Pagano, Francesco Pansitta e Sebastiano Monopoli, i quali hanno mostrato autentica passione per il dialetto e le tradizioni, non disgiunta da uno studio storico rigoroso e una preparazione meticolosa.
In particolare, essi hanno allietato la serata con i propri componimenti su Trani, sugli Statuti Marittimi, su San Nicola, sul Crocifisso di Colonna e su storie, aneddoti e personaggi del passato, più o meno recente, nel quale, talvolta, erano uniti ricordi ed esperienze personali degli stessi autori.
L'esibizione vera e propria è stata preceduta dai saluti del presidente della Lega Navale di Trani, il dott. Luigi Ventura, dichiaratosi lieto di ospitare un evento del genere, perché rientrante in pieno tra le finalità del sodalizio, e da un dialogo a tema, recitato da Giuseppe Curci, conduttore della serata, e Antonio Notarpietro.
Con molta delicatezza, Giuseppe Curci ha sollecitato nei presenti un momento di riflessione sul senso del prendersi cura del malato di Alzheimer, su come approcciarsi, soprattutto, quando la malattia si fa drammatica e sembra che non sia più possibile alcun tipo di terapia.
Per chi riconosce il senso di dignità in ogni persona accompagnare gli anziani ammalati, specialmente quando sembrano non avere più possibilità di guarigione, è un grande atto di amore. Perché significa continuare a essere loro vicini e affrontare con pazienza e coraggio le difficoltà che la loro condizione presenta.
Poi è stata la volta del giovane Antonio Notarpietro, neo-laureato in filosofia, che riprendendo queste considerazioni, con esposizione davvero brillante, chiara ed essenziale, ha voluto citare il pensiero il pensiero dei filosofi tedeschi Kant e Heidegger, del quale ha declamato la poesia intitolata appunto "La cura".
La manifestazione è proseguita con la lettura da parte di Giuseppe Laurora, valente presidente dell'associazione culturale "L'Ebanista", di tre poesie tratte dal suo penultimo libro, dal titolo: "L'ottavo mare", che hanno alimentato con leggerezza e, allo stesso tempo, con profondità la riflessione sul punto.
Ha dichiarato che anche davanti alla malattia la felicità è un diritto che spetta a tutti e, talvolta, la poesia quando riesce a toccare le corde dell'anima, può essere usata come cura.
Poi sono intervenute l'assessora ai servizi sociali del Comune di Trani, l'avv. Alessandra Rondinone, che ha voluto rimarcare la necessità di prestare maggiore attenzione alle persone con demenza, e la presidente nazionale della Federazione Alzheimer, la dott.ssa Katia Pinto, la quale ha espresso vivo compiacimento per l'iniziativa e auspicato di annoverare anche Trani tra le comunità amiche della demenza, illustrando i tanti modi in cui si può concretizzare i relativi servizi e l'utilità intrinseca che presenta per i malati e i loro familiari. Inoltre, ha proseguito esprimendo il desiderio di vedere realizzato a Trani, spiegandone le finalità, anche un giardino amico della demenza.
Infine, è intervenuto Nicola Ulisse, presidente dell'Alzheimer BAT ODV, che ha voluto sottolineare il filo conduttore della serata che è quello di vivere un'occasione d'incontro e di svago soprattutto per quanti vivono l'esperienza dell'Alzheimer, per far uscire pazienti e familiari e caregiver dalla cappa di isolamento in cui la stessa malattia li costringe. E se oggi dalla malattia di Alzheimer non si può guarire, non significa che non si può curare attraverso gesti e comportamenti semplici che attestano quel senso di prossimità e di vicinanza al proprio caro, perché, in fondo, l'amore è una cosa semplice. E' una carezza, una parola, un abbraccio, un bacio, uno stringere la mano, un cantare insieme le canzoni del passato o semplicemente lo stare insieme, perché è il tempo la cosa più preziosa che ciascuno può donare a chi ama, soprattutto, se infermo e non importa se un'ora o una vita… perché, anche nella sofferenza c'è spazio per la cura dello spirito e la speranza (Papa Francesco lo scorso 3 luglio, nell'intenzione di preghiera mensile).
E' stata una serata gradevole e ricca di emozioni e di sorrisi, regalati ai presenti attraverso la lettura di poesie in vernacolo, per lo più originali, di Domenico Nenna, Francesco Pagano, Francesco Pansitta e Sebastiano Monopoli, i quali hanno mostrato autentica passione per il dialetto e le tradizioni, non disgiunta da uno studio storico rigoroso e una preparazione meticolosa.
In particolare, essi hanno allietato la serata con i propri componimenti su Trani, sugli Statuti Marittimi, su San Nicola, sul Crocifisso di Colonna e su storie, aneddoti e personaggi del passato, più o meno recente, nel quale, talvolta, erano uniti ricordi ed esperienze personali degli stessi autori.
L'esibizione vera e propria è stata preceduta dai saluti del presidente della Lega Navale di Trani, il dott. Luigi Ventura, dichiaratosi lieto di ospitare un evento del genere, perché rientrante in pieno tra le finalità del sodalizio, e da un dialogo a tema, recitato da Giuseppe Curci, conduttore della serata, e Antonio Notarpietro.
Con molta delicatezza, Giuseppe Curci ha sollecitato nei presenti un momento di riflessione sul senso del prendersi cura del malato di Alzheimer, su come approcciarsi, soprattutto, quando la malattia si fa drammatica e sembra che non sia più possibile alcun tipo di terapia.
Per chi riconosce il senso di dignità in ogni persona accompagnare gli anziani ammalati, specialmente quando sembrano non avere più possibilità di guarigione, è un grande atto di amore. Perché significa continuare a essere loro vicini e affrontare con pazienza e coraggio le difficoltà che la loro condizione presenta.
Poi è stata la volta del giovane Antonio Notarpietro, neo-laureato in filosofia, che riprendendo queste considerazioni, con esposizione davvero brillante, chiara ed essenziale, ha voluto citare il pensiero il pensiero dei filosofi tedeschi Kant e Heidegger, del quale ha declamato la poesia intitolata appunto "La cura".
La manifestazione è proseguita con la lettura da parte di Giuseppe Laurora, valente presidente dell'associazione culturale "L'Ebanista", di tre poesie tratte dal suo penultimo libro, dal titolo: "L'ottavo mare", che hanno alimentato con leggerezza e, allo stesso tempo, con profondità la riflessione sul punto.
Ha dichiarato che anche davanti alla malattia la felicità è un diritto che spetta a tutti e, talvolta, la poesia quando riesce a toccare le corde dell'anima, può essere usata come cura.
Poi sono intervenute l'assessora ai servizi sociali del Comune di Trani, l'avv. Alessandra Rondinone, che ha voluto rimarcare la necessità di prestare maggiore attenzione alle persone con demenza, e la presidente nazionale della Federazione Alzheimer, la dott.ssa Katia Pinto, la quale ha espresso vivo compiacimento per l'iniziativa e auspicato di annoverare anche Trani tra le comunità amiche della demenza, illustrando i tanti modi in cui si può concretizzare i relativi servizi e l'utilità intrinseca che presenta per i malati e i loro familiari. Inoltre, ha proseguito esprimendo il desiderio di vedere realizzato a Trani, spiegandone le finalità, anche un giardino amico della demenza.
Infine, è intervenuto Nicola Ulisse, presidente dell'Alzheimer BAT ODV, che ha voluto sottolineare il filo conduttore della serata che è quello di vivere un'occasione d'incontro e di svago soprattutto per quanti vivono l'esperienza dell'Alzheimer, per far uscire pazienti e familiari e caregiver dalla cappa di isolamento in cui la stessa malattia li costringe. E se oggi dalla malattia di Alzheimer non si può guarire, non significa che non si può curare attraverso gesti e comportamenti semplici che attestano quel senso di prossimità e di vicinanza al proprio caro, perché, in fondo, l'amore è una cosa semplice. E' una carezza, una parola, un abbraccio, un bacio, uno stringere la mano, un cantare insieme le canzoni del passato o semplicemente lo stare insieme, perché è il tempo la cosa più preziosa che ciascuno può donare a chi ama, soprattutto, se infermo e non importa se un'ora o una vita… perché, anche nella sofferenza c'è spazio per la cura dello spirito e la speranza (Papa Francesco lo scorso 3 luglio, nell'intenzione di preghiera mensile).