Politica
Seconda replica dell'avv. Fabrizio Ferrante
«Credevo che la Sua caduta di stile fosse un incidente di percorso»
Trani - martedì 22 maggio 2007
«Egregio dottor Laurora credevo che la Sua caduta di stile fosse un incidente di percorso, ma purtroppo debbo constatare che non è cosi'. Nel 2002 ero iscritto presso l'ordine degli Avvocati di Trani nel registro speciale dei praticanti Avvocato abilitatati all'esercizio della professione forense; quindi ero abilitato a difendere anche Lei.
Poi, come avrà scoperto (lo intuisco dal fatto che si rivolge a me finalmente col giusto titolo di avvocato) e come Le ho io rammentato, mi sono iscritto all'Albo degli Avvocati nel 2003. Le ricordo che il mio studio professionale, se non sbaglio anche Lei ne ha avviato uno in passato, come credo tutti gli studi professionali non è mai stato luogo di incontri politici, pertanto, me lo consentirà, non L'avrei neanche fatta accomodare dinanzi a me per farLe esporre il suo caso. Tra l'altro gli incarichi professionali li assumo direttamente dai clienti e non per conto terzi.
Per quanto concerne la volontà di estinguere il debito è apprezzabilissima e quindi sarà mia cura darLe i recapiti dell'ente benefico al quale ho deciso di devolvere quanto vorrà a me corrispondere. Per il futuro gradirei, se possibile, che il confronto avvenisse su temi e programmi politico/amministrativi e non su questioni che non interessano ad alcuno se non a chi, evidentemente, mostra solamente rancori di carattere personale.
Mi sarà difficile nei prossimi giorni replicarLe ulteriormente; come Lei ben saprà sono candidato al Consiglio Comunale e questa è una campagna elettorale estremamente difficile per tutti; se si fosse candidato anche Lei se ne sarebbe accorto, ma non mi pare visto tutto il tempo che ha deciso di dedicarmi. Con la consueta cordialità»
Fabrizio Ferrante, avvocato
Poi, come avrà scoperto (lo intuisco dal fatto che si rivolge a me finalmente col giusto titolo di avvocato) e come Le ho io rammentato, mi sono iscritto all'Albo degli Avvocati nel 2003. Le ricordo che il mio studio professionale, se non sbaglio anche Lei ne ha avviato uno in passato, come credo tutti gli studi professionali non è mai stato luogo di incontri politici, pertanto, me lo consentirà, non L'avrei neanche fatta accomodare dinanzi a me per farLe esporre il suo caso. Tra l'altro gli incarichi professionali li assumo direttamente dai clienti e non per conto terzi.
Per quanto concerne la volontà di estinguere il debito è apprezzabilissima e quindi sarà mia cura darLe i recapiti dell'ente benefico al quale ho deciso di devolvere quanto vorrà a me corrispondere. Per il futuro gradirei, se possibile, che il confronto avvenisse su temi e programmi politico/amministrativi e non su questioni che non interessano ad alcuno se non a chi, evidentemente, mostra solamente rancori di carattere personale.
Mi sarà difficile nei prossimi giorni replicarLe ulteriormente; come Lei ben saprà sono candidato al Consiglio Comunale e questa è una campagna elettorale estremamente difficile per tutti; se si fosse candidato anche Lei se ne sarebbe accorto, ma non mi pare visto tutto il tempo che ha deciso di dedicarmi. Con la consueta cordialità»
Fabrizio Ferrante, avvocato