Politica
Sesta provincia / 2
Interviene la Margerita
Trani - martedì 4 ottobre 2005
«Apprendiamo dalla stampa, con preoccupazione e rammarico, che alcuni esponenti istituzionali e politici delle città di Andria e Barletta si sarebbero incontrati per determinare scelte ed assetti che riguardano l'intero territorio della nuova Provincia che, è bene ricordarlo, è denominata non a caso Barletta Andria Trani.
Non riusciamo a comprendere come, questa strana commistione politico-istituzionale, pur navigata ed esperta, abbia potuto ipotizzare di fare scelte ed accordi che per la delicatezza della materia, andrebbero affrontate in ben altro modo. Due sono i livelli di discussione: uno politico ed uno, istituzionale. In entrambi la Città di Trani, che pure è co-capoluogo al pari delle altre due città, è stata ignorata.
La Margherita di Trani esprime indignazione per questo modo di procedere che cancella di colpo anni di paziente lavoro teso alla creazione di un soggetto istituzionale nuovo, nella forma e nei contenuti: la provincia Policentrica. Stiamo invece, purtroppo, assistendo alla rinascita di vecchie rivendicazioni campanilistiche, che credevamo scomparse, e che stanno facendo degenerare il dibattito. La politica sta abdicando al suo naturale ruolo di mediazione e di guida delle istanze provenienti dalle città, per farsi trascinare nel terreno minato delle medioevali lotte tra i comuni.
E' molto pericoloso avventurarsi lungo queste scorciatoie di accordi pasticciati, in luogo del paziente dialogo che deve vedere coinvolte tutte le componenti, politiche ed istituzionali, di tutte le città della Provincia. Ci auguriamo che possa prevalere negli uomini di buona volontà, cui sono affidati i destini della nostra gente, lo spirito di saggezza ed unità che ha consentito la nascita della nostra Provincia.»La Margherita democrazia e libertà Trani
Non riusciamo a comprendere come, questa strana commistione politico-istituzionale, pur navigata ed esperta, abbia potuto ipotizzare di fare scelte ed accordi che per la delicatezza della materia, andrebbero affrontate in ben altro modo. Due sono i livelli di discussione: uno politico ed uno, istituzionale. In entrambi la Città di Trani, che pure è co-capoluogo al pari delle altre due città, è stata ignorata.
La Margherita di Trani esprime indignazione per questo modo di procedere che cancella di colpo anni di paziente lavoro teso alla creazione di un soggetto istituzionale nuovo, nella forma e nei contenuti: la provincia Policentrica. Stiamo invece, purtroppo, assistendo alla rinascita di vecchie rivendicazioni campanilistiche, che credevamo scomparse, e che stanno facendo degenerare il dibattito. La politica sta abdicando al suo naturale ruolo di mediazione e di guida delle istanze provenienti dalle città, per farsi trascinare nel terreno minato delle medioevali lotte tra i comuni.
E' molto pericoloso avventurarsi lungo queste scorciatoie di accordi pasticciati, in luogo del paziente dialogo che deve vedere coinvolte tutte le componenti, politiche ed istituzionali, di tutte le città della Provincia. Ci auguriamo che possa prevalere negli uomini di buona volontà, cui sono affidati i destini della nostra gente, lo spirito di saggezza ed unità che ha consentito la nascita della nostra Provincia.»La Margherita democrazia e libertà Trani