Sesta Provincia e Aree Metropolitane

«Il discorso sulla sesta provincia pugliese nacque proprio quando si cominciò a parlare di AREE METROPOLITANE che furono sancite dalla famosa legge 142 del 1990. Sono stato per cinque anni (dall'87 al '91) addetto stampa di quel Consorzio di Comuni del Nord Barese che fu prodromo della nuova provincia Barletta-Andria-Trani, perciò mi permetto intervenire nel dibattito che si è aperto in questi giorni appena appresa la notizia della intenzione governativa di voler abolire le province concomitanti con le Aree Metropolitane.
Per cui è accaduto che, mentre molti si affrettavano a correre al capezzale della neonata sesta provincia per farla morire sul nascere, da Roma giungeva l'inattesa notizia che per il momento a morire dovrà essere proprio la Provincia di Bari che coincide con l'Area Metropolitana che avrà (ope legis) un suo Consiglio Metropolitano con una Giunta Metropolitana ed un Sindaco Metropolitano! Anzi, va subito detto che furono proprio molti politici baresi dell'epoca ad affannarsi perché anche Bari (che in un primo tempo era rimasta esclusa) rientrasse nel novero delle Aree Metropolitane con Torino,Milano,Venezia,Genova,Bologna,Firenze,Roma e Napoli. Purtroppo oggi gran parte della nuova classe politica ha la "memoria corta" e non ricorda questo precedente storico risalente a 18 anni orsono: suggerisco umilmente di andarsi a rileggere la Parte Prima della Gazzetta Ufficiale di Martedì 12 giugno 1990 n.42 là dove si parla diffusamente della legge 8 giugno 1990 n.142. All'art.17 del Capo VI dedicato alle aree metropolitane è espressamente scritto che " Nell'area metropolitana la provincia si configura come autorità metropolitana con specifica potestà statutaria ed assume la denominazione di "città metropolitana". Tradotto, significa che la Provincia di Bari non avrà più motivo di esistere, e che dovrà essere dato spazio alla nascita di nuove province a cominciare da quella che già esiste per legge da 4 anni e cioè la Barletta-Andria-Trani. Desidero semplicemente rammentare che il discorso sulla sesta provincia riprese quota in quegli anni proprio in seguito a quella legge, perchè molti cominciarono a chiedersi se restare nel gran calderone di un'area metropolitana coincidente con l'intera provincia di Bari dove storici e popolosi Comuni avrebbero continuato a svolgere un ruolo assolutamente marginale, o non era piuttosto arrivata l'ora di ripartire proprio da quella legge per riprendere il discorso mai sopito della sesta provincia pugliese per affermare finalmente in sede legislativa l'autonomia di questo vasto territorio a nord di Bari che storicamente fu capoluogo di provincia molti secoli prima di Bari sino a quando Gioacchino Murat trasferì il capoluogo da Trani a Bari.! (sia detto per inciso!) Come si vede, dunque, la ripresa negli anni '90 del discorso sulla necessità della istituzione di una nuova provincia fu consequenziale alla necessità di una revisione delle stesse riveniente da questa nuova legge statale, e non da mere esigenze campanilistiche,come si continua a dire. Ed è infatti sempre in quella legge, nel precedente articolo 16, che si parla della istituzione di nuove province che "non comporta necessariamente l'istituzione di uffici provinciali delle amministrazioni dello Stato e degli altri enti pubblici" (comma f dell'art,16) perché " le province preesistenti debbono garantire alle nuove, in proporzione al territorio ed alla popolazione trasferiti, personale, beni, strumenti operativi e risorse finanziarie adeguati". Cioè Bari e Foggia avrebbero dovuto sino ad oggi trasferire alla nuova provincia di Barletta-Andria-Trani personale, beni, strumenti operative e risorse finanziarie adeguate", tutte cose riscritte dalla legge istitutiva 148 dell'11 giugno 2004 ma di cui nessuno si è mai preoccupato più di tanto, a cominciare dal Commissario Governativo nominato ad hoc, per cui oggi siamo ancora all'anno zero e continuiamo ancora a farci del male distruggendo tutto ciò che di buono si è riusciti a costruire dimenticando che dietro ogni passo in avanti fatto ci sono decenni di studi, di impegni e di lotte. Per ora è sufficiente fermarsi qui, per ribadire quanto già fortemente ha detto il Sindaco di Trani Pinuccio Tarantini: la sesta provincia pugliese non si tocca perché è già legge di Stato da 4 anni; se proprio la si vorrà toccare sarà solo quando saranno abolite tutte le province italiane, moltissime delle quali hanno oggi una popolazione nettamente inferiore alla nostra!! Ma se è semplice abolire le Province là dove nasce l'Area Metropolitana, non lo è altrettanto per le altre province già esistenti perché si tratterà di affrontare il gravosissimo impegno di ridisegnare tutto l'assetto territoriale di ogni singola regione italiana e riscrivere l'intera geografia nazionale che non si può cancellare con un tratto di matita!!! Del resto, la dice lunga il fatto che dopo 18 anni da quella legge non è stato ancora definito l'assetto giuridico ed istituzionale delle Aree Metropolitane. Perciò è assolutamente prematuro e fuorviante recitare il "de profundis" di una nuova provincia appena nata i cui organi elettivi dovremo eleggere l'anno venturo per la prima volta: e questa è una data assolutamente da rispettare se si crede nella democrazia!»Franco Di Pinto
Ex addetto stampa del Comprensorio del Nord Barese