Territorio
«Si all'ospedale unico Trani-Bisceglie»
Mennea critica la proposta del direttore generale dell'azienda sanitaria. «La sede della Asl Bat deve essere trasferita a Barletta»
Trani - mercoledì 12 ottobre 2011
11.36
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, non digerisce affatto la proposta che sarebbe stata avanzata dal direttore generale della Asl Bat nel corso dell'ultima riunione della conferenza dei sindaci (e che dovrebbe riproporre nel corso dell'incontro fissato per sbaato a San Luigi), ossia di chiudere l'ospedale di Trani e di riconvertire il San Nicola Pellegrino in un poliambulatorio con annessa la sede della Asl. «Se è vero che la politica non deve interferire con la sanità - sottolinea Mennea - è vero anche che la sanità deve lasciare alla politica le decisioni che le competono e spettano».
«La sede della Asl Bat - scrive Mennea - deve essere immediatamente trasferita da Andria a Barletta. Ad Andria paghiamo un fitto che pesa sulle tasche dei contribuenti, mentre a Barletta non c'è bisogno di svuotare un ospedale per far spazio agli uffici: i locali ci sono già e non costerebbero nulla alla Regione e, di conseguenza, ai cittadini. Il direttore generale della Asl Bat deve sapere che quattro consiglieri regionali del territorio si sono già espressi al riguardo, presentando un ordine del giorno al Consiglio regionale sin dal 18 aprile scorso».
«Il direttore generale della Asl - prosegue Mennea - accantoni idee strampalate, peraltro non supportate da indirizzi specifici del governo regionale: chi gli ha detto, infatti, che l'ospedale di Trani deve essere chiuso? Lo sa il direttore generale che esiste un piano per la costruzione di un ospedale tra Trani e Bisceglie, mai ufficialmente accantonato? Personalmente continuo a credere che quella sia una giusta direzione, che quel progetto sia assolutamente valido e chiunque, compreso l'assessore Fiore, prima di cambiare i piani deve discuterne con i rappresentanti territoriali del territorio. Trani è una città importante, in cui vivono 60.000 persone, co-capoluogo della provincia Bat: può essere privata dell'ospedale solo ed esclusivamente a fronte di un progetto importante come l'ospedale unico Trani-Bisceglie. E comunque il direttore generale deve sapere che l'Asl Bat ha un credito di posti letto rispetto al piano precedente, mai attivati dalle precedenti gestioni, quindi piuttosto che a chiudere ospedali pensi ad attivare i posti letto mancanti».
«Invito quindi il direttore generale della Asl - conclude Mennea - a dismettere i panni del politico e a pensare unicamente a come eliminare gli sprechi, a partire dalla sede della Asl, che può essere trasferita anche domani mattina a Barletta, sino all'accorpamento dei reparti-doppione, come urologia ad Andria e Trani, per razionalizzare la spesa e per migliorare il servizio sanitario, a cominciare dall'abbattimento delle liste d'attesa, che purtroppo, anche nel nostro territorio, continuano ad essere vergognosamente lunghe».
«La sede della Asl Bat - scrive Mennea - deve essere immediatamente trasferita da Andria a Barletta. Ad Andria paghiamo un fitto che pesa sulle tasche dei contribuenti, mentre a Barletta non c'è bisogno di svuotare un ospedale per far spazio agli uffici: i locali ci sono già e non costerebbero nulla alla Regione e, di conseguenza, ai cittadini. Il direttore generale della Asl Bat deve sapere che quattro consiglieri regionali del territorio si sono già espressi al riguardo, presentando un ordine del giorno al Consiglio regionale sin dal 18 aprile scorso».
«Il direttore generale della Asl - prosegue Mennea - accantoni idee strampalate, peraltro non supportate da indirizzi specifici del governo regionale: chi gli ha detto, infatti, che l'ospedale di Trani deve essere chiuso? Lo sa il direttore generale che esiste un piano per la costruzione di un ospedale tra Trani e Bisceglie, mai ufficialmente accantonato? Personalmente continuo a credere che quella sia una giusta direzione, che quel progetto sia assolutamente valido e chiunque, compreso l'assessore Fiore, prima di cambiare i piani deve discuterne con i rappresentanti territoriali del territorio. Trani è una città importante, in cui vivono 60.000 persone, co-capoluogo della provincia Bat: può essere privata dell'ospedale solo ed esclusivamente a fronte di un progetto importante come l'ospedale unico Trani-Bisceglie. E comunque il direttore generale deve sapere che l'Asl Bat ha un credito di posti letto rispetto al piano precedente, mai attivati dalle precedenti gestioni, quindi piuttosto che a chiudere ospedali pensi ad attivare i posti letto mancanti».
«Invito quindi il direttore generale della Asl - conclude Mennea - a dismettere i panni del politico e a pensare unicamente a come eliminare gli sprechi, a partire dalla sede della Asl, che può essere trasferita anche domani mattina a Barletta, sino all'accorpamento dei reparti-doppione, come urologia ad Andria e Trani, per razionalizzare la spesa e per migliorare il servizio sanitario, a cominciare dall'abbattimento delle liste d'attesa, che purtroppo, anche nel nostro territorio, continuano ad essere vergognosamente lunghe».