Territorio
«Si sopprimano tutte le province o si salvi la Bat»
Per il consigliere Pd, il riordino procura danni solo in alcuni territori. Deroghe, «Si sarebbe potuto fare la stessa cosa per la Bat»
BAT - lunedì 12 novembre 2012
10.18
«Voglio subito sgombrare il campo da equivoci: sono per la soppressione delle Province. Tutte, nessuna esclusa». Si è espresso così Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico.
«Se si vuole davvero dare un taglio netto alla spesa pubblica - dice Mennea - se si vuole davvero snellire il funzionamento dello Stato. Le funzioni delle Province possono essere assorbite dai Comuni e dalle Regioni, quindi il Governo farebbe bene a sopprimerle tutte. Evitando così di penalizzare alcuni territori in favore di altri. Come quello che sta accadendo con la Bat. La legge "arlecchino" che prevede la soppressione delle Province ha infatti procurato danni irreversibili solo in alcuni territori. Nel caso della Bat ha prodotto una grave sperequazione e un'ingiustizia politica e istituzionale a scapito di un territorio che, come sa chi conosce la storia, ha impiegato oltre cento anni per autodeterminarsi e diventare Provincia. Credo, quindi, che il territorio più penalizzato sia quello di Barletta, Andria e Trani ed è su questo che avrei gradito un impegno più significativo e determinate da parte del Governo regionale e dell'Aula consiliare. Si è sbagliato a limitarsi a fare i passacarte e a trasmettere la volontà dei territori, non aggiungendo niente. La Puglia avrebbe dovuto fare come l'Abruzzo, l'Emilia-Romagna, la Liguria, le Marche, il Veneto, la Lombardia, la Toscana e la Campania, che hanno affrontato le tematiche dal punto di vista territoriale e istituzionale e hanno chiesto deroghe. Si sarebbe potuto fare la stessa cosa per la Bat».
«I dieci Comuni - prosegue il consigliere del Pd - si sono espressi chiaramente: non vogliono appartenere a una Provincia in modo quasi occasionale, senza considerare l'assoluta disomogeneità e l'enorme estensione territoriale di tale Provincia, che ha poco in comune. I dieci Comuni della Bat hanno chiesto formalmente la formazione di un nuovo ente provinciale composto dai Comuni della Provincia originaria e dai Comuni della Provincia di Bari che non vogliono appartenere alla città metropolitana e che hanno già formalizzato questa ipotesi. Non possiamo impedire a un territorio di compiere una scelta alternativa, come hanno fatto le comunità di Taranto e Brindisi. Non possono costringere un territorio ad appartenere solo ed esclusivamente alla Provincia contigua. Ritengo sia ancora possibile proporre al Governo di avere la città metropolitana al centro della regione unitamente a due Province nel sud e due nel nord. Sarebbe una proposta di riordino ragionevole, politicamente corretta e per noi sostenibile».
«Se si vuole davvero dare un taglio netto alla spesa pubblica - dice Mennea - se si vuole davvero snellire il funzionamento dello Stato. Le funzioni delle Province possono essere assorbite dai Comuni e dalle Regioni, quindi il Governo farebbe bene a sopprimerle tutte. Evitando così di penalizzare alcuni territori in favore di altri. Come quello che sta accadendo con la Bat. La legge "arlecchino" che prevede la soppressione delle Province ha infatti procurato danni irreversibili solo in alcuni territori. Nel caso della Bat ha prodotto una grave sperequazione e un'ingiustizia politica e istituzionale a scapito di un territorio che, come sa chi conosce la storia, ha impiegato oltre cento anni per autodeterminarsi e diventare Provincia. Credo, quindi, che il territorio più penalizzato sia quello di Barletta, Andria e Trani ed è su questo che avrei gradito un impegno più significativo e determinate da parte del Governo regionale e dell'Aula consiliare. Si è sbagliato a limitarsi a fare i passacarte e a trasmettere la volontà dei territori, non aggiungendo niente. La Puglia avrebbe dovuto fare come l'Abruzzo, l'Emilia-Romagna, la Liguria, le Marche, il Veneto, la Lombardia, la Toscana e la Campania, che hanno affrontato le tematiche dal punto di vista territoriale e istituzionale e hanno chiesto deroghe. Si sarebbe potuto fare la stessa cosa per la Bat».
«I dieci Comuni - prosegue il consigliere del Pd - si sono espressi chiaramente: non vogliono appartenere a una Provincia in modo quasi occasionale, senza considerare l'assoluta disomogeneità e l'enorme estensione territoriale di tale Provincia, che ha poco in comune. I dieci Comuni della Bat hanno chiesto formalmente la formazione di un nuovo ente provinciale composto dai Comuni della Provincia originaria e dai Comuni della Provincia di Bari che non vogliono appartenere alla città metropolitana e che hanno già formalizzato questa ipotesi. Non possiamo impedire a un territorio di compiere una scelta alternativa, come hanno fatto le comunità di Taranto e Brindisi. Non possono costringere un territorio ad appartenere solo ed esclusivamente alla Provincia contigua. Ritengo sia ancora possibile proporre al Governo di avere la città metropolitana al centro della regione unitamente a due Province nel sud e due nel nord. Sarebbe una proposta di riordino ragionevole, politicamente corretta e per noi sostenibile».