Enti locali
Sicurezza Amiu, nota dei rappresentanti Filcams Cgil
Ancora polemiche sul caso delle otto guardie. Emergenza dietro l'angolo
Trani - lunedì 21 settembre 2009
Diamo diffusione di una nota trasmessa in redazione da Michele Marulli e Gabriele di Toma, rappresentanti sindacali della Filcams Cgil, sulla situazione delle otto guardie giurate in servizio presso l'Amiu di Trani:
"Abbiamo l'impressione che non è oro tutto ciò che sta luccicando in questo momento ma è anche vero che, in questo mare di tempesta, rimanere a galla è già qualcosa, così come è anche vero che è meglio avere dei nemici amici che amici traditori. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Da tutta questa vicenda delle otto guardie giurate che per due settimane ha tenuto l'opinione pubblica con il fiato sospeso ed otto famiglie sull'orlo della disperazione e della mortificazione, abbiamo capito che non bisogna assolutamente abbassare la guardia, perché il lupo cambia il pelo ma non il vizio e che il nuovo appalto scade il 31 dicembre prossimo.
Il nostro diritto al lavoro doveva essere garantito da un bando nel quale pareva non dovessero esserci dubbi. Poi, invece, si sono verificate delle grosse falle, inadempienze e non disponibilità ad assumerci, è emersa l'intenzione di sbarazzarsi di noi, volere di qualche fantasma di turno che non ha neanche il coraggio di mostrarsi all'opinione pubblica che ringraziamo per la solidarietà mostrataci in questi momenti difficili.
Nella speranza che i governanti di turno (ad iniziare dal primo cittadino, già a conoscenza di quello che ci stava per accadere) si mostrino coscienziosi e solerti affinché non si ripeti più una vicenda così sconcertante, ci auguriamo che il prossimo bando ponga particolare attenzione alla sicurezza di chi lavora, tenuto conto che gli operatori (giornalmente e specialmente nelle ore notturne) prestano servizio in discarica, un sito ad alto rischio.
Concludiamo la nota con una domanda: a chi vanno attribuite le varie colpe e responsabilità di venti giorni in cui otto famiglie non hanno percepito alcun reddito?".
"Abbiamo l'impressione che non è oro tutto ciò che sta luccicando in questo momento ma è anche vero che, in questo mare di tempesta, rimanere a galla è già qualcosa, così come è anche vero che è meglio avere dei nemici amici che amici traditori. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Da tutta questa vicenda delle otto guardie giurate che per due settimane ha tenuto l'opinione pubblica con il fiato sospeso ed otto famiglie sull'orlo della disperazione e della mortificazione, abbiamo capito che non bisogna assolutamente abbassare la guardia, perché il lupo cambia il pelo ma non il vizio e che il nuovo appalto scade il 31 dicembre prossimo.
Il nostro diritto al lavoro doveva essere garantito da un bando nel quale pareva non dovessero esserci dubbi. Poi, invece, si sono verificate delle grosse falle, inadempienze e non disponibilità ad assumerci, è emersa l'intenzione di sbarazzarsi di noi, volere di qualche fantasma di turno che non ha neanche il coraggio di mostrarsi all'opinione pubblica che ringraziamo per la solidarietà mostrataci in questi momenti difficili.
Nella speranza che i governanti di turno (ad iniziare dal primo cittadino, già a conoscenza di quello che ci stava per accadere) si mostrino coscienziosi e solerti affinché non si ripeti più una vicenda così sconcertante, ci auguriamo che il prossimo bando ponga particolare attenzione alla sicurezza di chi lavora, tenuto conto che gli operatori (giornalmente e specialmente nelle ore notturne) prestano servizio in discarica, un sito ad alto rischio.
Concludiamo la nota con una domanda: a chi vanno attribuite le varie colpe e responsabilità di venti giorni in cui otto famiglie non hanno percepito alcun reddito?".