
Politica
Silenzio sui lavori nell'area ex Angelini, Articolo97: «Cittadini in attesa di risposte»
Si attende chiarezza sulla ripresa delle opere e sulle varianti al progetto
Trani - venerdì 11 aprile 2025
14.07 Comunicato Stampa
«Il preoccupante silenzio sulla vicenda della seconda villa sul mare nella zona della ex Angelini impone all'amministrazione comunale di spiegare ai residenti e non solo, quali sono i prossimi passi per la bonifica della zona e la realizzazione del parco naturalistico di cui si è tanto parlato.
Per quanto comunicato dallo stesso Sindaco, alla base della inopinata interruzione delle opere di demolizione dei manufatti della ex Angelini ci sarebbero due diverse problematiche: da un lato, il sottosuolo e l'inquinamento, dall'altro il vincolo imposto dalla Soprintendenza sui due corpi di fabbrica speculari, con tetto a capriate, in prossimità dell'ingresso originario fra via San Giovanni Russo e via Maiorano, in virtù del quale occorreva presentare uno specifico progetto di restauro (…da ammettere a finanziamento per altri cinque milioni di euro!).
I cittadini del quartiere hanno diritto ad avere delle risposte in merito alla ripresa dei lavori considerato che all'impresa appaltatrice è stato versato un congruo acconto ed è stato anche acceso un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti per procedere alla demolizione.
La zona che sembrava essere adibita ad un grande parco naturalistico vedrà sorgere anche delle palazzine. Ci chiediamo se queste novità in senso negativo possano condizionare la liquidazione delle restanti somme del finanziamento PINQUA che, si rammenta, era previsto per diciotto milioni di euro.
Sono state previste delle varianti al progetto in considerazione di quanto emerso? Quali sono i tempi per la ripresa delle opere? Qual è la situazione del contenzioso con la ex proprietaria del suolo che aveva avanzato una ingentissima richiesta di risarcimento dei danni?
Il nostro movimento è sempre dalla parte dei cittadini ed, in particolare, di coloro che qualche settimana fa ebbero a riporre, insieme a noi, fiducia nell'amministrazione».
Per quanto comunicato dallo stesso Sindaco, alla base della inopinata interruzione delle opere di demolizione dei manufatti della ex Angelini ci sarebbero due diverse problematiche: da un lato, il sottosuolo e l'inquinamento, dall'altro il vincolo imposto dalla Soprintendenza sui due corpi di fabbrica speculari, con tetto a capriate, in prossimità dell'ingresso originario fra via San Giovanni Russo e via Maiorano, in virtù del quale occorreva presentare uno specifico progetto di restauro (…da ammettere a finanziamento per altri cinque milioni di euro!).
I cittadini del quartiere hanno diritto ad avere delle risposte in merito alla ripresa dei lavori considerato che all'impresa appaltatrice è stato versato un congruo acconto ed è stato anche acceso un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti per procedere alla demolizione.
La zona che sembrava essere adibita ad un grande parco naturalistico vedrà sorgere anche delle palazzine. Ci chiediamo se queste novità in senso negativo possano condizionare la liquidazione delle restanti somme del finanziamento PINQUA che, si rammenta, era previsto per diciotto milioni di euro.
Sono state previste delle varianti al progetto in considerazione di quanto emerso? Quali sono i tempi per la ripresa delle opere? Qual è la situazione del contenzioso con la ex proprietaria del suolo che aveva avanzato una ingentissima richiesta di risarcimento dei danni?
Il nostro movimento è sempre dalla parte dei cittadini ed, in particolare, di coloro che qualche settimana fa ebbero a riporre, insieme a noi, fiducia nell'amministrazione».