Cronaca
"Sistema Trani", interrogato anche Antonello Ruggiero
L'ex presidente Amiu ultimo ad essere ascoltato, i quattro indagati passeranno le feste in carcere
Trani - giovedì 25 dicembre 2014
7.26
Con l'interrogatorio dell'ex presidente dell'Amiu Antonello Ruggiero si è conclusa la seconda lunga giornata degli interrogatori di garanzia dei quattro indagati finiti in carcere nell'ambito della cosiddetta inchiesta "Sistema Trani". Così come era accaduto per l'ex consigliere comunale Maurizio Musci, l'ex vice sindaco Peppino Di Marzio e il consigliere comunale Nico Damascelli, anche Antonello Ruggiero ha contestato gli addebiti.
Assistito dall'avvocato Mario Malcangi, Ruggiero, in tre ore di interrogatorio ha dato spiegazioni sui vari profili d'accusa. Ha evidenziato come non fosse diritto di un giovane essere assunto alle dipendenze di una cooperativa che lavorava con l'Amiu, contrariamente a quanto invece ritenuto dal padre, un infermiere professionale in pensione, che aveva deposto alla polizia giudiziaria, ritenendo che la mancata assunzione del figlio fosse dipesa dall'amicizia con il consigliere comunale Beppe Corrado, quand'era entrato in attrito con la maggioranza.
Evidentemente la complessiva versione di Antonello Ruggiero ha soddisfatto l'omonimo pm Michele Ruggiero più di quanto non sia accaduto per gli interrogatori degli altri tre indagati in carcere. Infatti, all'esito del suo interrogatorio di garanzia, il pm ha espresso parere favorevole al suo passaggio agli arresti domiciliari. In ogni caso, la decisione del gip su tutte e quattro le istanze di revoca giungerà dopo Natale. Pertanto i quattro restano in carcere durante queste festività.
Assistito dall'avvocato Mario Malcangi, Ruggiero, in tre ore di interrogatorio ha dato spiegazioni sui vari profili d'accusa. Ha evidenziato come non fosse diritto di un giovane essere assunto alle dipendenze di una cooperativa che lavorava con l'Amiu, contrariamente a quanto invece ritenuto dal padre, un infermiere professionale in pensione, che aveva deposto alla polizia giudiziaria, ritenendo che la mancata assunzione del figlio fosse dipesa dall'amicizia con il consigliere comunale Beppe Corrado, quand'era entrato in attrito con la maggioranza.
Evidentemente la complessiva versione di Antonello Ruggiero ha soddisfatto l'omonimo pm Michele Ruggiero più di quanto non sia accaduto per gli interrogatori degli altri tre indagati in carcere. Infatti, all'esito del suo interrogatorio di garanzia, il pm ha espresso parere favorevole al suo passaggio agli arresti domiciliari. In ogni caso, la decisione del gip su tutte e quattro le istanze di revoca giungerà dopo Natale. Pertanto i quattro restano in carcere durante queste festività.