Cronaca
"Sistema Trani", in corso l'interrogatorio di Riserbato
Insieme a lui anche il funzionario Savoiardo, entrambi ai domiciliari
Trani - sabato 27 dicembre 2014
10.54
È iniziato di buon ora l'interrogatorio del sindaco di Trani Luigi Riserbato che, questa mattina, viene sentito nell'ambito dell'inchiesta denominata "Sistema Trani". Come immaginabile, Riserbato sta parlando per raccontare la sua versione dei fatti, assistito dagli avvocati Alvisi e Malcangi. L'interrogatorio si sta tenendo nel Tribunale di Trani, dove subito dopo parlerà il funzionario comunale Edoardo Savoiardo, ascoltati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Francesco Messina e dal Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica, Michele Ruggiero. I due, entrambi agli arresti domiciliari dallo scorso sabato, sono gli ultimi ad essere ascoltati e concluderanno il ciclo degli interrogatori di garanzia.
Il ciclo era iniziato lo scorso martedì, quando furono sentiti i 4 indagati per cui la Procura della Repubblica ha chiesto l'interdizione dai pubblici uffici: Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia (membri della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali) e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani).
Nello stesso giorno, il pomeriggio è stata la volta di Maurizio Musci e Giuseppe Di Marzio, rispettivamente ex capogruppo del Pdl e ex vicesindaco dell'amministrazione Riserbato, entrambi in carcere ed entrambi sotto torchio per diverse ore. Il primo, assistito dall'avvocato Mario Malcangi, sembrerebbe avere la posizione più delicata: la sua versione dei fatti sarebbe stata definita "ai limiti del ridicolo" dal Pm Ruggiero. L'ex vicesindaco di Trani, Peppino Di Marzio, invece, ha ribattuto colpo su colpo le contestazioni mossegli dal pubblico ministero, seguendo una precisa linea difensiva fornita dall'avvocato Domenico Di Terlizzi.
Il giorno seguente, mercoledì 24, alla vigilia di Natale è toccato al consigliere comunale Nico Damascelli fornire la sua versione. Anche lui ha negato gli addebiti contestatigli dal pubblico ministero, dicendo di non sapere a chi ricondurre il grave episodio, che danneggiò pesantemente la sua azienda di Via Barletta, ma senza smentire che la matrice di questo episodio è legata alla sua attività politica.
Stesso giorno, ma orario diverso ed è toccato anche all'ex Amministratore Unico di Amiu, Antonello Ruggero. Anche lui ha contestato gli addebiti e, assistito dall'avvocato Mario Malcangi, Ruggiero, in tre ore di interrogatorio ha dato spiegazioni sui vari profili d'accusa.
La complessiva versione dei fatti fornita da Antonello Ruggiero ha soddisfatto l'omonimo pm Michele Ruggiero più di quanto non sia accaduto per gli interrogatori degli altri tre indagati in carcere. Infatti, all'esito del suo interrogatorio di garanzia, il pm ha espresso parere favorevole al suo passaggio agli arresti domiciliari. Mentre per gli altri si sarebbe opposto chiedendo la conferma di quanto già disposto.
In ogni caso un valido banco di prova per la tenuta dell'ordinanza custodiale (4 arresti in carcere e 2 domiciliari: il sindaco Gigi Riserbato ed il funzionario degli uffici appalti Edoardo Savoiardo) giungerà lunedì 29 dal Tribunale del Riesame di Bari, dove tutte le difese hanno impugnato il provvedimento restrittivo.
Nel frattempo, proprio come anticipato dalla nostra testata nei giorni precedenti, è arrivato il procedimento di sospensione per i due indagati ancora impegnati in cariche elettive: il nome del sindaco Luigi Riserbato e quello del consigliere Nico Damascelli non sarà chiamato lunedì in consiglio comunale.
Il ciclo era iniziato lo scorso martedì, quando furono sentiti i 4 indagati per cui la Procura della Repubblica ha chiesto l'interdizione dai pubblici uffici: Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia (membri della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali) e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani).
Nello stesso giorno, il pomeriggio è stata la volta di Maurizio Musci e Giuseppe Di Marzio, rispettivamente ex capogruppo del Pdl e ex vicesindaco dell'amministrazione Riserbato, entrambi in carcere ed entrambi sotto torchio per diverse ore. Il primo, assistito dall'avvocato Mario Malcangi, sembrerebbe avere la posizione più delicata: la sua versione dei fatti sarebbe stata definita "ai limiti del ridicolo" dal Pm Ruggiero. L'ex vicesindaco di Trani, Peppino Di Marzio, invece, ha ribattuto colpo su colpo le contestazioni mossegli dal pubblico ministero, seguendo una precisa linea difensiva fornita dall'avvocato Domenico Di Terlizzi.
Il giorno seguente, mercoledì 24, alla vigilia di Natale è toccato al consigliere comunale Nico Damascelli fornire la sua versione. Anche lui ha negato gli addebiti contestatigli dal pubblico ministero, dicendo di non sapere a chi ricondurre il grave episodio, che danneggiò pesantemente la sua azienda di Via Barletta, ma senza smentire che la matrice di questo episodio è legata alla sua attività politica.
Stesso giorno, ma orario diverso ed è toccato anche all'ex Amministratore Unico di Amiu, Antonello Ruggero. Anche lui ha contestato gli addebiti e, assistito dall'avvocato Mario Malcangi, Ruggiero, in tre ore di interrogatorio ha dato spiegazioni sui vari profili d'accusa.
La complessiva versione dei fatti fornita da Antonello Ruggiero ha soddisfatto l'omonimo pm Michele Ruggiero più di quanto non sia accaduto per gli interrogatori degli altri tre indagati in carcere. Infatti, all'esito del suo interrogatorio di garanzia, il pm ha espresso parere favorevole al suo passaggio agli arresti domiciliari. Mentre per gli altri si sarebbe opposto chiedendo la conferma di quanto già disposto.
In ogni caso un valido banco di prova per la tenuta dell'ordinanza custodiale (4 arresti in carcere e 2 domiciliari: il sindaco Gigi Riserbato ed il funzionario degli uffici appalti Edoardo Savoiardo) giungerà lunedì 29 dal Tribunale del Riesame di Bari, dove tutte le difese hanno impugnato il provvedimento restrittivo.
Nel frattempo, proprio come anticipato dalla nostra testata nei giorni precedenti, è arrivato il procedimento di sospensione per i due indagati ancora impegnati in cariche elettive: il nome del sindaco Luigi Riserbato e quello del consigliere Nico Damascelli non sarà chiamato lunedì in consiglio comunale.