Vita di città
Convenzioni con gli asili nido privati, riaperti i termini per le domande
Solo una la struttura a Trani che effettuerà il servizio
Trani - mercoledì 25 novembre 2015
1.19
L'ufficio del Piano di zona Trani-Bisceglie ha riaperto i termini per le domande delle strutture private interessate a effettuare servizio di asilo nido nei due Comuni. Alla scadenza del bando il 6 novembre erano state presentate solo tre domande: due per Bisceglie (centro ludico Il Ranocchio e asilo comunale gestito da Prometeo) e una per Trani (del Kindergarten Villa Dragonetti). Solo l'asilo Prometeo di Bisceglie il Kindergarten Villa Dragonetti sono stati ammessi. Ma l'ufficio Piano di zona ha deciso di riaprire i termini dell'avviso pubblico per dare piena attuazione al piano d'intervento "servizi di cura per l'infanzia" finaziato attraverso il Piano di azione e coesione.
Naturalmente la convenzione con le strutture private è di non poco conto a Trani, dove quelle pubbliche non sono più operative dopo un esperimento durato tre anni. I due asili nido comunali, allestiti nelle scuole Cezza e Palumbo, non riapriranno perché mancano le autorizzazioni di sicurezza adeguate mai ottenute. Questo non ha consentito di inoltrare le domande per il rifinanziamento delle attività, che erano costata 800mila euro di cui 550mila di fondi regionali e il resto del Comune di Trani.
Il progetto educativo durato 25 mesi educativi ha consentito di accogliere complessivamente 77 bambini. Al momento, però, l'amministrazione non è in possesso della disponibilità economica per ottenere tutte le certificazioni necessarie e, di conseguenza, una definitiva agibilità per i locali.
Naturalmente la convenzione con le strutture private è di non poco conto a Trani, dove quelle pubbliche non sono più operative dopo un esperimento durato tre anni. I due asili nido comunali, allestiti nelle scuole Cezza e Palumbo, non riapriranno perché mancano le autorizzazioni di sicurezza adeguate mai ottenute. Questo non ha consentito di inoltrare le domande per il rifinanziamento delle attività, che erano costata 800mila euro di cui 550mila di fondi regionali e il resto del Comune di Trani.
Il progetto educativo durato 25 mesi educativi ha consentito di accogliere complessivamente 77 bambini. Al momento, però, l'amministrazione non è in possesso della disponibilità economica per ottenere tutte le certificazioni necessarie e, di conseguenza, una definitiva agibilità per i locali.