Vita di città
Sospensione del mercato settimanale: la posizione dell'Italia dei Valori
De Feudis: "Cittadini o sudditi?"
Trani - mercoledì 9 novembre 2005
Pubblichiamo integralmente una nota del capogruppo de "l'Italia dei Valori" Avv. Sebastiano de Feudis: «Cittadini o sudditi? Solo l'arroganza, l'incultura, la mancanza di rispetto connaturata alla destra, poteva sospendere sine die il mercato a Trani.
Questa giunta, con la sicumera del suo piccolo potere arruffone, ci priva di una nostra consolidata possibilità da un giorno all'altro, senza alcuna considerazione per il danno non solo economico che ci arreca. Non è in discussione la necessità di spostare il mercato dalla sua decennale sede, ma il problema non nasce ora, e un'amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini avrebbe dovuto spostarlo nella sede più idonea quando quest'ultima fosse stata disponibile.
La maggioranza di centro-destra aveva non solo trovato una nuova area (quella di via Superga) ma l'aveva anche attrezzata; salvo poi interrompere i lavori e decidere che quell'area era inidonea e con una delibera di Giunta Comunale utilizzare i fondi per terminare i lavori di via Superga per restaurare la lumaca della villa con evidente spreco di denaro pubblico.
Possiamo concordare sull'inidoneità dell'area individuata ma non certo sullo spreco del nostro denaro. Le città sono nate e si sono sviluppate intorno ad un mercato, centro di aggregazione e di scambi non solo economici. Anche dopo tanti secoli il mercato non ha perso né la sua natura, né la sua funzione.
I mercatini rionali nascono come centro di aggregazione rionale, quello cittadino come punto d'incontro per la città. Perché solo a Trani il tradizionale mercato cittadino dovrebbe, sulla testa dei cittadini. essere declassato a mercatino rionale. Chi, fra noi cittadini residenti e non, ha mai resistito al desiderio di fare un giro al mercato non solo nella propria città , ma in qualsiasi città ci troviamo a passare?
E' nel DNA soprattutto delle donne. Chiunque debba provvedere ai bisogni di una famiglia sa quanto si possa risparmiare e per l'abbigliamento e per la verdura, concentrando al martedì il giorno degli acquisti. Per non parlare di tutti quei commercianti che dai mercati, sopportando disagi evidenti, riescono a ricavare il sostentamento per la propria famiglia.
Solo l'attuale amministrazione pare non avere alcuna considerazione per i bisogni degli altri; nessun bisogno di risparmio, né considerazione per la funzione sociale del mercato, uno dei rari punti di incontro dove ancora si può trovare a chiacchierare amichevolmente con estranei. L'aver perso il nostro appuntamento del martedì ci ha reso un po' più poveri e più soli.» Avv. Sebastiano de Feudis
Capogruppo IDV Consiglio Comunale di Trani
Questa giunta, con la sicumera del suo piccolo potere arruffone, ci priva di una nostra consolidata possibilità da un giorno all'altro, senza alcuna considerazione per il danno non solo economico che ci arreca. Non è in discussione la necessità di spostare il mercato dalla sua decennale sede, ma il problema non nasce ora, e un'amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini avrebbe dovuto spostarlo nella sede più idonea quando quest'ultima fosse stata disponibile.
La maggioranza di centro-destra aveva non solo trovato una nuova area (quella di via Superga) ma l'aveva anche attrezzata; salvo poi interrompere i lavori e decidere che quell'area era inidonea e con una delibera di Giunta Comunale utilizzare i fondi per terminare i lavori di via Superga per restaurare la lumaca della villa con evidente spreco di denaro pubblico.
Possiamo concordare sull'inidoneità dell'area individuata ma non certo sullo spreco del nostro denaro. Le città sono nate e si sono sviluppate intorno ad un mercato, centro di aggregazione e di scambi non solo economici. Anche dopo tanti secoli il mercato non ha perso né la sua natura, né la sua funzione.
I mercatini rionali nascono come centro di aggregazione rionale, quello cittadino come punto d'incontro per la città. Perché solo a Trani il tradizionale mercato cittadino dovrebbe, sulla testa dei cittadini. essere declassato a mercatino rionale. Chi, fra noi cittadini residenti e non, ha mai resistito al desiderio di fare un giro al mercato non solo nella propria città , ma in qualsiasi città ci troviamo a passare?
E' nel DNA soprattutto delle donne. Chiunque debba provvedere ai bisogni di una famiglia sa quanto si possa risparmiare e per l'abbigliamento e per la verdura, concentrando al martedì il giorno degli acquisti. Per non parlare di tutti quei commercianti che dai mercati, sopportando disagi evidenti, riescono a ricavare il sostentamento per la propria famiglia.
Solo l'attuale amministrazione pare non avere alcuna considerazione per i bisogni degli altri; nessun bisogno di risparmio, né considerazione per la funzione sociale del mercato, uno dei rari punti di incontro dove ancora si può trovare a chiacchierare amichevolmente con estranei. L'aver perso il nostro appuntamento del martedì ci ha reso un po' più poveri e più soli.» Avv. Sebastiano de Feudis
Capogruppo IDV Consiglio Comunale di Trani